pubblicata da Rita Pani il giorno venerdì 29 ottobre 2010 alle ore 15.20
Questo è il governo che fece ricoprire una tetta su un quadro del Tiepolo. Non ce lo dimentichiamo. Quella rosea rotondità metteva in imbarazzo i ministri seduti al tavolo della sala stampa. E le ministre! La carfagna o la gelmini, arrossivano sapendo quel piccolo seno alle loro spalle. “La verità svelata dal tempo” s’intitola l’opera che appare dietro il tizio debosciato, quando seduto su un paio di cuscini racconta balle agli italioti. Che paese paradossale.
È il governo della libertà, anzi, delle libertà. Loro abbondano sempre. Per esempio ora se ti apparti in auto per scambiare qualche effusione da innamorato brufoloso rischi fino a tre anni di carcere. Questa notizia è stata presa molto male un po’ da tutti, ma poi il governo, nella sala stampa della tetta ricoperta, ha spiegato che era un atto necessario a contrastare l’orripilante fenomeno della prostituzione. (30 euro in macchina, 5.000 ad Arcore.)
Grazie a tutti gli imbecilli che hanno votato questo governo.
L’Italia è pronta ad avere un premier gay? È una bella domanda. Più prende piede l’ipotesi di Niki Vendola presidente, più a giovanardi viene l’orticaria. In Italia c’è ancora tanta gente che non comprende l’amore tra persone dello stesso genere, al punto che a volte gli omosessuali vengono massacrati da nazisti puritani, solo perché trovati a scambiarsi effusioni. No, davvero non so se l’Italia sia pronta ad un premier gay, ma in compenso vedo che sopporta bene un premier pedofilo.
Il governo delle libertà, è molto proibizionista. Niente sesso, niente libertà sessuale, niente droga. La droga uccide. Da quando si rischia la galera se trovato a farti una canna, anche quando si va al tabacchino a comprare le cartine ci si guarda le spalle per essere certi che giovanardi non ti stia spiando. Comprare le Rizla grandi è un gesto adrenalinico. Fumare erba è immorale. Lo pensano anche ad Arcore, e forse per questo preferiscono far pippare coca alle prostitute minorenni.
Grazie a tutti gli imbecilli che hanno votato questo governo. (leghisti compresi)
L’immigrazione è una piaga. Girano gli autobus prigione nelle città, e la badante uscita da casa senza documenti non tornerà mai dalla vecchina che assiste. I clandestini dopo essere stati messi per un tempo congruo in un lager saranno rispediti nei loro paesi di origine, e chi se ne frega se c’è la fame o la guerra? L’Italia padana non riconosce più lo status di rifugiato, non concede più asilo politico: inutile far domanda, persino se rechi ancora sulla pelle le cicatrici dell’oppressione. Salvo il caso che tu sia minorenne, avviabile alla prostituzione, e che ti capiti in sorte il tizio assistente sociale, il quale non solo ti farà uscire dalla Questura, ma ti regalerà un Audi e almeno una comparsata in Tv. Questione di culo.
È bello davvero che ci siano stati tanti italioti che col loro voto ci hanno assicurato tanta morigeratezza, tanto amor patrio da farci un paio di guerre, tanta moralità da farci vergognare se guardiamo con cupidigia un sedere che non ci appartiene. È bello sapere che noi donne siamo tutelate da un ministro come la carfagna, che la scuola è in mano alla gelmini, che l’igienista maitresse del debosciato stia insieme al figlio scemo di bossi nel consiglio regionale della Lombardia, magari anche lei (non lo so) ad occuparsi di pari opportunità.
Se non son affari di mafia, sono affari di sesso, e se non è sesso è soltanto deboscia. Intanto tutto intorno il paese muore.
Rita Pani (APOLIDE)
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