domenica 29 aprile 2012

Genova 120 anni dopo

Ieri a Genova, nella sala Sivori, sono stati celebrati i 120 anni dalla nascita del PSI, fondato proprio negli stessi locali il 15 agosto 1892 dopo la scissione con gli anarchici contrari alla partecipazione alle elezioni.
Da all'ora di acqua ne è passata sotto i ponti, abbiamo fatto tante cose buone e giuste  e qualcuna meno buona, ma il bilancio è assolutamente positivo. Abbiamo fatto avanzare la civiltà di questo paese. I principi che spinsero quel gruppo di uomini e donne fin da quel lontano agosto recandosi a Genova gratis approfittando delle agevolazioni ferroviarie in occasione delle celebrazioni Colombiane, sono sempre attuali e mai conquistati definitivamente, libertà e giustizia sociale, per tutti gli esseri umani.

Fiorenzo

mercoledì 25 aprile 2012

Quel Pertini censurato dall’ANPI di Rimini.

Quando con grande soddisfazione vengo a sapere che quest’anno la festa del 25 aprile è dedicato a Pertini mi precipito a Rimini per approfittare del microfono aperto dove, penso io ingenuamente , tutti i cittadini potranno  leggere discorsi  o dichiarazioni fatte da un grande socialista nonché Presidente di tutti gli italiani.     
Nel mentre mi accingo a prendere la parola, dopo varie letture dedicate a rispettabilissimi personaggi (Gramsci-Berlinguer  e altri )  tra i quali Pertini risultava a mio parere un po’ trascurato ( ma non era la giornata dedicata a Pertini ?)  vengo  invitato ad allontanarmi dal microfono con la motivazione che non ero prenotato in una fantomatica lista che nessuno aveva visto, e che avrei potuto parlare dopo le 17,30 a conclusione della programmazione prevista. Ma non era microfono aperto?  Ma che razza di concezione della libertà ha questa gente che si riempie tanto la bocca di democrazia, rispetto dei diritti ecc. ecc.                                                                                                         La libertà delle caserme?
Tra l’altro rappresento, nella mia città, il partito politico erede di quello in cui ha sempre militato Pertini , il PSI,  anche presente nell’organizzazione dell’evento , ma volutamente mi ero presentato come semplice cittadino a causa,  se volete di un esercizio intellettuale;  mettere alla prova queste persone fino in fondo.  E la conclusione è sconfortante , questa gente non accetterà mai ciò che non rientra nel loro rigido protocollo, questa gente ha paura della libertà!!
Non a caso le parole di Pertini che avrei voluto leggere riguardano proprio la libertà e sono state pronunciate in un’intervista rilasciata a Enzo Biagi il 21 marzo nel 1981, pubblicata sul settimanale Epoca.  Dopo aver affermato che la libertà senza giustizia sociale, diventa una conquista fragile e vuota,  Pertini dichiarava:
“  Ma nello stesso tempo devo affermare che la giustizia sociale, senza libertà, io la respingo decisamente : non mi basta, non mi interessa. Dirò di più: se a me socialista offrissero la più radicale delle riforme sociali al prezzo della libertà, io la rifiuterei , senza esitare . Alla libertà non posso rinunciare. “
Avevate l’occasione di fare conoscere anche questo aspetto del pensiero di un grande italiano ma l’avete buttata al vento.
Fiorenzo Faini    Seg. PSI  Santarcangelo di Romagna.

Largo consenso alla mozione socialista

La mozione socialista in difesa dell'ospedale " Franchini " nel consiglio comunale del 20 aprile è stata approvata quasi all'unanimità ( una sola astensione ) grazie sopratutto al nostro consigliere Angelo Trezza che con un intervento magistrale ha saputo catturare l'attenzione dell'intero consiglio, del numeroso pubblico e dei vertici dell'ASL, annunciando anche l'imminente interrogazione in Regione. Il gruppo del PD non ha potuto fare altro che modificare l'annunciata astensione in un voto favorevole a cui si è aggiunto quello del sindaco.

venerdì 20 aprile 2012

Invece dello scontro sull’Art.18, i sindacati dovevano puntare ad altro


Posto che per assumere di più (se c’è qualcuno che assume in Italia) sarebbero stati sufficienti i già esistenti contratti a tempo determinato di un anno (rinnovabili), si ha l’impressione che sulla riforma dell’art. 18 il Governo abbia pretestuosamente cercato lo scontro su un tema notoriamente caldissimo.
Concentrandoci sulla reazione dei sindacati, l’immagine che questi hanno dato è stata del tutto in linea con le radici ideologiche di ognuno di essi, senza sorprese, senza passi in avanti.
I sindacati, anziché protestare, avrebbero potuto negoziare e portare a casa un risultato ben più grande dell’ormai superato art. 18 (francamente indifendibile), vale a dire la cogestione delle imprese.
In Italia, ma anche in altri Paesi, non si ha ancora la percezione, tuttavia, della importanza della cogestione per il tessuto economico-sociale e per la crescita economica.
La tendenza ad inquadrare i fenomeni di democrazia industriale (Cogestione) nella sfera del diritto del lavoro è tenace in molti settori della cultura italiana, da quello accademico, dei think tank e quello politico, che insistono nel considerare la cogestione quale diritto dei lavoratori ad intervenire su temi “minori”, quali l’orario di lavoro, gli straordinari, i congedi paternità e maternità.
Ma si sbagliano, perché la cogestione è un esperimento giuridico-economico-sociale appartenente alla sfera più alta della gestione dell’impresa e delle relazioni industriali, diversa e più estesa anche della c.d. concertazione.
La cogestione si inserisce nel controllo e nella gestione dell’impresa o del gruppo di imprese determinando il potere-dovere dei lavoratori di sapere e decidere insieme ai proprietari/azionisti la vita, le strategie e gli investimenti dell’impresa stessa.  Un esempio: tecniche di finanza spericolata e di breve termine, tese a lucrare un guadagno cospicuo a rischio dell’intera impresa potrebbero essere impedite da un consiglio di amministrazione in cui siedono rappresentanti dei lavoratori che difendono invece una strategia di lungo termine con meno rischi. Si tratta di cambiare prospettiva. Cogestione significa la fine del conflitto fra proprietà e lavoratori.
L’impresa non appartiene esclusivamente agli azionisti, ma anche ai lavoratori che ogni giorno ci vanno a lavorare. Ora un Paese con tassi crescenti di disoccupazione, crescita ferma e debito pubblico galoppante, dovrebbe riportare al centro del dibattito il soggetto deputato a creare occupazione, crescita economica e gettito fiscale, vale a dire l’impresa.
Una volta posta in cima all’agenda l’impresa occorre determinare un quadro giuridico economico che ne determini il successo. Il successo è determinato dall’aumento della efficienza, produttività, innovazione e quindi competitività dell’impresa, e del Paese, come studi empirici hanno dimostrato in Germania, dove appunto la cogestione è legge dal 1951.
Tra le privatizzazioni degli anni 90 e le nazionalizzazioni oramai relegate ai casi estremi di salvataggio, la terza via è rappresentata dalla cogestione dell’impresa, un progetto che cambia il Paese e lo rende più unito, invece di dividerlo, come sempre, su questioni ideologiche quali l’art. 18.

domenica 15 aprile 2012

Valmarecchia: dove la natura è poesia

Finalmente parliamo di turismo, anzi forse a parlare abbiamo iniziato già da tempo ora è giunta l’ora di passare ai fatti se veramente crediamo nel grande potenziale che può avere e le notevoli ricadute positive sull’economia dell’intera Valmarecchia.
Occorre un progetto di marketing territoriale dell’intera Valmarecchia ed individuare un’agenzia/consorzio alla quale partecipino tutte le realtà locali e le associazioni di categoria della vallata,  ed essere convinti che la Valmarecchia non ha niente da invidiare ad esempio alla Val d’Orcia o al Salento… e che le bellezze naturali, gli itinerari storico/culturali, i borghi, le rocche, i prodotti enogastronomici e l’artigianato possono conquistare (non solo turisti di una giornata in fuga dalla spiaggia d’estate) ma turisti italiani e stranieri tutto l’anno.
La promozione dei singoli comuni con strategie unitarie (ricordo quando i comuni di Santarcangelo e Verucchio partecipavano singolarmente alla Borsa delle Città d’Arte di Ferrara ) sono poco efficaci, comportano uso di risorse con risultati poco rilevanti, mettendo insieme risorse ed energie si potranno invece raggiungere risultati davvero importanti.
Tonino Guerra (al quale mi sono ispirato in quello che potrebbe essere un possibile brand della Valmarecchia) nei suoi Avvisi al Sindaco diceva: “La Valle sarà più bella se sarete uniti” facciamo tesoro delle parole di colui che è stato e continuerà ad essere il miglior ambasciatore di romagnolità e meglio di chiunque altro rappresenta l’unione della Valmarecchia.
Il turismo enogastronomico ad esempio al quale ci siamo avvicinati già da alcuni anni è in continua crescita ma sta anche cambiando, il turista oltre ad un’offerta enogastronomica elevata cerca un viaggio di conoscenza complessivo del territorio, quindi potremo pensare di fare Turismo solo se promuoveremo tutto il territorio che si estende attorno al suo fiume ricco di tradizioni e cultura che lo rendono unico: mettendo insieme il già ricco cartellone di eventi che si tengono durante tutto l’anno (evitando sovrapposizioni o addirittura concorrenza fra vicini ), promuovere itinerari lungo tutta la valle e non itinerari “comunali” e ricordando che in tutto questo il web ha un ruolo di primaria importanza. Tornando al fiume, che rappresenta il centro del nostro straordinario Territorio, questo offre dei buoni itinerari ciclo-pedonali, in progetto c’è addirittura la realizzazione di una pista ciclabile sino alla sorgente del Marecchia, sarà così possibile transitare lungo il fiume dalla sorgente al mare ! Si parla poi di un futuro centro sportivo e del benessere all’ex cava Santarini … ci rendiamo conto di che offerta disponiamo ?. E’ possibile che le migliaia di cicloturisti che vengono in Romagna per solcare il nostro entroterra devono stare in strutture ricettive della costa e non siamo capaci di portarli a dormire, mangiare e far shopping sul nostro territorio ? insomma è come dire che altri vendono il nostro prodotto ! durante la Nove Colli siamo forse presenti per far conoscere e promuovere il nostro territorio ? Alla Fiera di Rimini si tengono due importanti eventi del mondo del turismo il TTG secondo solo alla BIT e la BTC numero uno in Italia per il turismo congressuale, due vetrine eccezionali per far conoscere alle migliaia di operatori presenti il territorio che li ospita……… la fiera di S.Martino è un tripudio di enogastronomia ( e non solo) da tutta Italia, ma uno stand di promozione della Valmarecchia del suo territorio e  delle sue eccellenze quando ce lo mettiamo ?
Se non facciamo sinergia nemmeno con importanti  realtà locali come queste difficilmente potremo pensare di fare Turismo ecco perché continuo a dire che occorre un progetto unitario del territorio, un brand che lo identifica e un soggetto che lo sappia far funzionare, naturalmente servono anche imprenditori che sappiano cogliere al balzo questa opportunità.
Allora veramente la nostra valle potrebbe trarne grande beneficio, e quindi anche l’occupazione, a cominciare dall’agricoltura: pensiamo alla Collina dei Poeti (la sede che ha  ospitato il convegno), qualche anno fa era in stato di abbandono, ora per merito di persone che ci hanno creduto l’hanno trasformata in un fiore all’occhiello per la nostra città. Naturalmente se si innesca un progetto importante possono essere importanti anche gli interventi in tutta la valle,  con la nascita di strutture ricettive agrituristiche e non, perché sino a quando non c’è un’idea di turismo forte molti imprenditori rimangono alla finestra, è inutile dare bonus nel Psc per la costruzione di alberghi senza la prospettiva di riempirli. Pensiamo anche agli Alberghi Diffusi (camere sparse nei centri storici/borghi con un’unica direzione ) potrebbero ridare slancio a piccoli centri che rischiano l’abbandono, come stava succedendo ad esempio a Montebello. Finalmente verrebbero fatte anche adeguate aree camper e campeggi. Naturalmente una buona politica turistica sarebbe anche un’ottimo aiuto ai centri commerciali naturali della Valmarecchia. Abbiamo sentito nei giorni scorsi come Città Viva ed altre associazioni hanno confermato l’importanza di rimanere uniti per raggiungere traguardi di più ampio respiro. Turismo in Valmarecchia è valorizzazione del patrimonio storico, culturale, paesaggistico, enogastronomico, quindi puntare sul turismo è anche la miglior difesa del nostro territorio e difesa delle tradizioni, non solo in un momento di forte crisi economica potrebbe sicuramente dare nuova linfa all’economia…. infatti come ha confermato una ricerca pubblicata da La Voce in questi giorni il turismo dell’entroterra è quello più in salute che ha meno di altri risentito della crisi, oltretutto è un turismo che solitamente non richiede grandi infrastrutture (come per il balneare o il congressuale) ma chiede di mantenere il territorio così com’è.
Ho citato all’inizio il Salento, perché rappresenta sicuramente una storia di successo del territorio italiano. Negli ultimi anni un notevole aumento di turismo, con conseguente aumento dell’occupazione e riqualificazione del territorio (in particolare con iniziative di sviluppo eco sostenibile ). Alcuni anni fa amministratori avveduti hanno lanciato il marchio “Salento d’Amare” come brand territoriale, la nascita dell’Unione dei Comuni della Grecia Salentina, la presenza di imprenditori locali coraggiosi e il marketing territoriale hanno fatto il resto.
L’Unione dei Comuni deve pensare in grande all’intera Valmarecchia, pensando ad un’Unione non solo sulla carta ma vera (lo dico perché fino pochi mesi fa ero consigliere all’Unione e il turismo non scaldava gli animi di nessuno) . Se davvero il vento è cambiato lanciamo un concorso di idee per realizzare il brand della Valmarecchia, il suo manifesto, poi creiamo la struttura necessaria per mettere in piedi un progetto importante, ma solo se ci crediamo altrimenti sarà solo un altro ente inutile. Finalizzare gli investimenti e i finanziamenti pubblici verso aggregazioni territoriali così come succede già ora per determinati settori eviterebbe sprechi ed incentiverebbe l’aggregazione.
….ho letto nei giorni scorsi della creazione di un’associazione/consorzio per la promozione dell’enogastronomia romagnola “Cuordiromagna.it”, alla quale aderisce anche Santarcangelo…..  probabilmente è una buona iniziativa, come lo sono sicuramente tante altre serve però il progetto territoriale ecc… …

Tonini Eros
resp. Commercio e Turismo
PSI di Santarcangelo

domenica 8 aprile 2012

Attacchi premeditati

Ubbidendo ad una precisa strategia che non ci pare casuale, negli ultimi giorni sono partiti attacchi a freddo indirizzati a noi Socialisti da parte della Lista Civica e del Consigliere ex IDV Bertipagani , colpevoli a loro dire di non essere abbastanza coerenti tra il dire e il fare.
A parte il fatto che la gara della coerenza è “ una gara dura “ e come diceva il vecchio Nenni  “c’è sempre un puro più puro che ti epura “quello che colpisce in questi attacchi premeditati è la monotonia  degli argomenti che oramai triti e ritriti si ripetono  immutati da quasi tre anni.
Sempre noi Socialisti abbiamo prontamente risposto portando le nostre argomentazioni giuste o sbagliate che siano lo decideranno  i santarcangiolesi e non intendiamo ritornarci anche per non tediare i lettori oltremisura.( vedi PSC - RUE ecc).
Tra i nostri censori c’è una marionetta etero diretta che risponde a comando, avremo voluto rivolgerci al suo partito,  ma non esiste,  per cui nostro malgrado siamo costretti a rivolgerci alla persona , cosa che in politica non si dovrebbe mai fare.                                                                                                                                        Caro consigliere, hai dimostrato una gran fantasia negli acronimi  (Partito Spesso Incoerente )  ma non altrettanta nel copiare le mozioni socialiste ( Vedi  Servizio idrico ). Possibile che tu non sia in grado di cogliere la portata politica per  l’intero consiglio  comunale di un confronto aperto e libero nella massima sede istituzionale su temi così importanti?  E  invece di spingere insieme a noi perche le promesse fatte siano mantenute te la prendi con chi per primo ha avanzato questa  richiesta solo e unicamente per il fatto che siede sui banchi della maggioranza.
E mai possibile avere a che fare con una simile miopia politica?
D’altro canto la prima avvisaglia di quale cultura politica si nutra il  gruppo della Lista Civica fu un episodio sgradevole risalente a oltre un anno fa in cui ad opera di alcuni sui esponenti si fecero pubbliche insinuazioni gratuite e infamanti, mai smentite, nei confronti di persone al di fuori di ogni logica di lotta politica che a nostro parere, per quanto dura,  deve rimanere sempre nei binari della civiltà e mai scendere sul piano personale.  A meno che dietro tutto questo non ci sia una strategia ben precisa e cioè quella di indebolire un piccolo partito quale noi siamo per poi prendere il nostro posto sul carro della maggioranza che governa la città magari dopo il 2013.
Se è così si accomodino pure e vedremo se sapranno fare meglio di noi.                 

sabato 7 aprile 2012

Le donne del PES accolgono con favore le priorità della Presidenza Danese sulla parità di genere per combattere la disoccupazione giovanile

La Presidente PES Zita Gurmai con il primo ministro danese Helle Thorning-Schmidt e l’onorevole Rasmus Langhoff durante la riunione statutaria Women PES a Copenaghened in presenza del Ministro danese per l'uguaglianza Manu Sareen ha accolto con favore le  priorità della Presidenza Danese per affrontare la disuguaglianza di genere all’interno dell'Unione europea. 
Le priorità danesi comprendono:  affrontare la segregazione di genere nel campo dell'istruzione, la creazione di posti di lavoro “verdi” per le donne e l'adozione della direttiva sul congedo maternità (che stabilisce un minimo di 4 mesi di congedo di maternità nella UE) a livello di Consiglio. 
Zita Gurmai ha dichiarato: "Accolgo con favore l'impegno Presidenza danese per la parità di genere, uno dei pilastri fondamentali di una società equa e giusta; credo fermamente che il programma danese contribuirà ad affrontare uno dei problemi maggiori che incombono attualmente sull'UE: la disoccupazione giovanile. In alcuni paesi dell'UE una persona giovane su due non riesce a trovare un lavoro."   
Nel 2012 i socialisti PES e ECOSY-Young hanno lanciato la campagna "Il tuo futuro è il mio futuro - una garanzia europea della gioventù ora!". La campagna prevede la realizzazione di un sistema di garanzie per i giovani in grado di assicurare ad ogni ragazzo un lavoro, l'istruzione o formazione-lavoro  al più tardi quattro mesi dopo aver lasciato la scuola o dopo lo stesso tempo di disoccupazione.
Durante la riunione statutaria di PES Women, Zita Gurmai ha presentato la campagna per i rappresentanti della Presidenza danese, sottolineando la prospettiva di genere della disoccupazione giovanile.  Ha dichiarato "le cause specifiche e le conseguenze a lungo termine della disoccupazione giovanile tra le donne non dovrebbero essere trascurate nella dichiarazione che stiamo adottando oggi; dobbiamo affrontare queste cause - vale a dire la segregazione di genere nell'istruzione e la mancanza di lavoro e di equilibrio tra vita privata e lavorativa - e proporre azioni concrete per affrontarle. Dobbiamo mettere in pratica queste proposte, se vogliamo fermare la crescente disuguaglianza tra donne e uomini nel mercato del lavoro. "  
La dichiarazione, sostenuta dai socialdemocratici danesi, invita l'UE a: 
• Sviluppare politiche di genere di orientamento nelle scuole e nelle università, al fine di combattere gli stereotipi di genere e settori di lavoro a prevalenza maschile o femminile dominato;
• Stabilire l'occupazione giovanile come un sub-target della strategia europea 2020; 
• Sviluppare nuovi posti di lavoro qualificati e ben pagati, posti di lavoro in particolare nella green economy e nel settore dell'assistenza per le donne e gli uomini; 
• Rafforzare le politiche di conciliazione fra vita professionale e privata, in particolare attraverso la promozione della direttiva Maternità a livello europeo e fornire servizi di assistenza per bambini e adulti non autosufficienti accessibili, abbordabili e di buona qualità; 
• Creare formazione per sviluppare nuove competenze per le donne.

domenica 1 aprile 2012

Mozione in difesa dell' Ospedale


PARTITO SOCIALISTA ITALIANO
Santarcangelo di Romagna


MOZIONE

Oggetto: Ospedale di Santarcangelo “Achille Franchini”.

- Al Signor Sindaco del Comune di Santarcangelo di R.
Signor Mauro Morri
- Al Signor Presidente del Consiglio Comunale
 Signor Luigi Berlati
- Ai Signori Consiglieri
                    
PREMESSO CHE
-  dal 31 marzo 2012 sarà vacante il posto di Primario di Chirurgia Generale dell’ospedale civile di Santarcangelo di R. “A. Franchini”,
- che l’equipe medico-sanitaria si è distinta in questi anni per la qualità e quantità di interventi chirurgici di alta specializzazione in Senologia e in Chirurgia di media e bassa complessità

CONSIDERATO CHE
- in questi anni la struttura Ospedaliera di Santarcangelo ha sopperito in modo egregio al fabbisogno della popolazione di Rimini Nord sgravando l’ospedale di Rimini da interventi di Chirurgia di media e bassa complessità;
- che il bacino di utenza afferente l’ospedale di Santarcangelo è molto vasto, va dalla costa alla Valle Marecchia, dalla Valle dell’Uso sino al comprensorio del Rubicone;
- che gli interventi specialistici in chirurgia senologica hanno raggiunto traguardi ambiziosi ed all’avanguardia nazionale;
- che l’attuale équipe opera, se pur in sottorganico e carenza di specialisti di supporto, in perfetto affiatamento ed armonia;
- che i risultati ottenuti in quantità: primi nel 2010 in area vasta; qualità: tecniche all'avanguardia (membrane biologiche); capacità lavorativa: 500 ore in più nel 2010 per coprire il gap di personale (3 contro gli 8 di Forlì); ricerca: linfonodo sentinella con verde indocianina; mission: fedeltà e responsabilità al SSN senza scopo di lucro; compliance medici-collaboratori: riconoscimento e stima del Capo Dipartimento Chirurgico e Oncologico, del Primario di Anatomia Pat., dei Medici di base; compliance associazioni crisalide e punto rosa: alta; chirurgia generale: chirurgia generale di medio-basso livello e chirurgia Laparoscopica;
- che il buon rapporto costi-benefici per l’AUSL sono riconosciuti dalla stessa direzione,

RILEVATO CHE
- per mantenere il livello di qualità raggiunto e per dare un futuro all’Ospedale “A. Franchini” sia necessario individuare un Primario di Chirurgia Generale che oltre alla capacità di condurre interventi di alta specializzazione in Senologia, sia in grado di operare con le proprie mani interventi di chirurgia generale di bassa e media complessità, oltre che gestire come responsabile l’intera equipe chirurgica;
- solo attraverso una scelta netta e definitiva della AUSL di Rimini e della Regione Emilia Romagna è possibile individuare per l’Ospedale “A. Franchini” una collocazione per il futuro che tranquillizzi i cittadini e gli operatori socio-sanitari;
-  l’attuale équipe di chirurgia generale deve essere potenziata con un organico che integri quelle figure professionali attualmente in difetto.
- attrezzature costose e sofisticate di cui la chirurgia dell’Ospedale è attrezzata possono essere rese disponibili anche per altre chirurgia dell’area vasta;

PER TUTTO CIO’ CHIEDIAMO
- che l’Amministrazione Comunale di Santarcangelo ed il Sindaco si impegnino ad intervenire sulla AUSL di Rimini perché provveda nell’individuare la figura professionale idonea per tali mansioni chirurgiche come sopra indicate ed al potenziamento della Chirurgia Generale del Franchini anche attraverso l'integrazione dell'organico.
- che l'Amministrazione comunale di Santarcangelo ed il Sindaco intervengano per attivare i competenti organi regionali affinché giunga da essi una risposta definitiva circa il futuro del nostro Ospedale all'interno del piano sanitario regionale. 

Santarcangelo di R.,

I consiglieri comunali  Angelo Trezza