In una congiuntura economica
particolarmente critica come quella attuale, non è più accettabile che sui
Comuni si riversino gli oneri e i sovra costi
di un sistema di gestione dei servizi pubblici locali che vede nel Comune
l’ultimo “anello” della catena.
Dunque, in questo contesto s’impone
una revisione strutturale dei costi, su tutta la filiera delle Società cui
prende parte il Comune, evitando che il prezzo della crisi si scarichi sui
cittadini e sulle imprese da cui dipende in gran parte la ripresa economica.
I cittadini di Santarcangelo, così come tutti
quelli della Provincia di Rimini, hanno il diritto di reclamare la riduzione
delle tariffe sulla nettezza urbana perché in questi anni è aumentata la
raccolta differenziata. Da qui un ritorno economico non indifferente dalla
vendita, di carta, plastica, vetro, ferro, legno, ecc. si è riversato nelle casse di HERA. Parimenti è diminuita la raccolta
dell’indifferenziato, prodotto che ha un costo per lo smaltimento. Inoltre la
crisi ha portato anche ad una diminuzione del quantitativo complessivo del rifiuto.
Negli anni scorsi è stato chiesto un aumento
tariffario per acquistare i cassonetti e-gate con la promessa che una volta
ammortizzato il costo ciò avrebbe portato alla riduzione della tariffa, ma questo non
è avvenuto.
Ora è giunto il momento di dimostrare nei
programmi elettorali di ogni partito o lista civica che sia che le intenzioni sono
serie. Basterebbe accettare l’appello del Presidente della Provincia Vitali per
le “scelte condivise”, rimuovere quella cappa di sudditanza nei confronti di
Hera che i partiti maggiori hanno dimostrato in questi anni permettendo che la raccolta e lo
smaltimento fossero effettuate dallo stesso soggetto (è recente la sanzione da
parte dell'Unione Europea).
1) Chiediamo
ai Sindaci riminesi che hanno insieme agli altri comuni emiliano-romagnoli la
maggioranza nel Gruppo HERA di pretendere più sobrietà nelle gestione di questa
azienda, partendo dalla riduzione dei
compensi del Consiglio di Amministrazione, dei Revisori dei conti e dei
Direttori dei settori Energia, Acqua, Ambiente e Servizi; solo per questo si
arriva ad un risparmio di circa 2 milioni di euro. Per il compenso di questi
amministratori deve essere usato lo stesso parametro di contenimento che si è
stabilito per quelli delle aziende statali.
2) Chiediamo una
maggiore oculatezza nella vendita del materiale riciclato con gare trasparenti,
un controllo sulla quantità conferita, una attenta valutazione sul costo dello
smaltimento del rifiuto indifferenziato (l'aumento
della raccolta differenziata fa incrementare i ricavi del prodotto riciclato e
diminuire i costi del conferito all'inceneritore!!)
Un modello diverso per la gestione dei rifiuti non
solo è possibile ma è già in atto in diverse realtà. Non ci si può accontentare dei dividendi che servono per rimpinguare le
casse comunali e con questi mettere a tacere le proteste.
Promuoveremo un accordo programmatico
fra i Sindaci ed i candidati-Sindaco dell'Unione dei Comuni perchè questo punto
rientri tra le priorità degli Amministratori, presenti e futuri.
I Socialisti santarcangiolesi e della provincia di
Rimini da anni svolgono un’azione di denuncia e di proposta per risolvere i
problemi della gestione del ciclo dei rifiuti e per raggiungere un sistema più
razionale ed efficiente. Da vicesegretaria regionale del Partito Socialista mi
impegnerò personalmente per smuovere le inerzie presenti a livello bolognese in
tutti i partiti, compreso il mio.
Monica Ricci - Capolista del PSI -
Elezioni Comunali di Santarcangelo di R.