sabato 17 novembre 2012

Primarie del centro-sinistra

Il 25 novembre si svolgerà il primo turno delle primarie del centro-sinistra alle quali come sapete partecipiamo anche noi Socialisti con l'indicazione di votare per Bersani.
Leggete con attenzione l'allegato che metterò nel post a seguire il quale offre una risposta alle principali domande sulle modalità di voto. Voglio aggiungere che gli uffici elettorali nei quali fare la preiscrizione e ritirare il certificato di elettore del centrosinistra nonchè sottoscrivere la carta di intenti  sono così ubicati:
Santarcangelo di R. p.zza Ganganelli 17 ( sotto i portici Unicredit vicino all'edicola ) tutti i giorni dalle 15 alle 19.
Verucchio sede PD Via Gramsci 1 sabato 17/11 dalle 9 alle 13 - sabato 24/11 dalle 9 alle 13.
Novafeltria sede PD p.zza Kennedy 1 tutti i giorni dalle 10 alle 12,30
I residenti negli altri comuni della vallata devono rivolgersi per informazioni o al nostro provinciale a alla locale sede del PD.
Al momento della preiscrizione ad ogni elettore munito di documento di identità e tessera elettorale sarà data indicazione in quale seggio elettorale dovrà recarsi il giorno 25 per il voto.
Sull 'Avanti della domenica n°37 che vi ho inviato a fine ottobre trovate il testo integrale del documento " Italia bene comune" che dovrete sottoscrivere al momento della preiscrizione la quale potrà essere fatta anche lo stesso giorno prima del voto.

Per ogni altra domanda o chiarimento sono come sempre a vostra disposizione a questo indirizzo email o al 3384207120.


Il presidente del Comitato Socialista per Bersani
Prof. Gabriele Boselli 
 

lunedì 12 novembre 2012

Peggio della legge truffa

L'Unità del 1953 chiamava alla mobilitazione generale contro il premio di maggioranza previsto dalla cosiddetta  Legge Truffa (De Gasperi-Scelba) che attribuiva seggi alla coalizione già forte del consenso della maggioranza  assoluta degli elettori, il 50 per cento più uno.
Al comunicato seguirono manifestazioni e un sciopero generale della Cgil.
Cosa sarebbe successo oggi – a parti rovesciate -  se anziché il 40-42,5 per cento come quorum per il premio, si fosse riproposta la legge del ’53, che premia chi ha la maggioranza e non chi non ce l’ha? Una rivoluzione contro il principio della sovranità popolare?
Se la preoccupazione di Bersani è il problema della governabilità, questo lo risolse a suo tempo Benito Mussolini con la Legge Acerbo….
Ma se era una truffa il 50%+1, ogni percentuale inferiore cos’è?.
Maggiore coerenza. Se si vuol sapere subito dopo lo spoglio chi governerà un paese, l’abbiamo visto  tutti in TV il 6 novembre scorso: si adotta una forma di governo presidenziale come gli USA.  Ma in Italia è un tabù, specialmente  a sinistra. Non basta neppure un semipresidenziale alla francese, perché Hollande una volta eletto, ha dovuto vincere persino le legislative, aspettando un secondo turno. Bersani non ne avrebbe la pazienza.
Non si può dare la maggioranza, pardon il coraggio, a che non ce l’ha: lo sapeva persino Don Abbondio.  Eppure la soluzione è semplice, basta convincere la metà di quelli che hanno deciso di non votare (secondo i sondaggi correnti) sulla bontà della propria proposta politica e programmatica per uscire dalla crisi economica, politica e morale, nella quale ci dibattiamo.

Critica Sociale

giovedì 8 novembre 2012

L'AGENDA RIFORMISTA DOPO LA VITTORIA DI OBAMA

Dopo tanto discutere sulle possibilità di Mitt Romney di conquistare gli swing states che gli avrebbero garantito la vittoria, il voto reale ha premiato Barack Obama. Nonostante il peso delle difficoltà economiche, spesso letali per il presidente in carica, i Repubblicani non sono riusciti a riconquistare la Casa Bianca. Il fattore demografico ha senz’altro contato, come nel 2008. L’America cambia ed è innegabile che il voto delle minoranze etniche (ma ha senso parlare di minoranze etniche negli Usa?) abbia avuto un peso nelle due vittorie del candidato Obama. Ma l’associazione automatica e ineluttabile del “voto etnico” al campo progressista è una semplificazione e il futuro potrebbe riservare delle sorprese, sia in America che in Europa.
La vittoria di Obama potrebbe, e dovrebbe, rinvigorire le prospettive riformiste e progressiste anche in Europa. Ovviamente con le dovute differenze di contesto. Se in America il termine “socialismo” evoca l’intrusione incontrollata dello Stato nella vita privata dei cittadini, in Europa assume una connotazione ben diversa. A parere di Kevin Hickson (Fabian Society), la riaffermazione della cultura politica socialista dovrebbe poggiare sulla sua natura intrinsecamente liberale e sulla riscoperta dei valori democratici. Quello stesso socialismo liberale che il celebre sociologo Zygmunt Bauman considera utile ispirazione per una politica chiamata a riscattarsi per evitare che la crisi globale degeneri in una “guerra per le risorse”. Per scongiurare i peggiori scenari, i principi della buona politica dovranno tuttavia essere accompagnati da proposte specifiche su come risollevare le economia nazionali in nome della giustizia sociale (e generazionale) e delle pari opportunità di partenza.
Del resto, come rileva Jacob Funk Kirkegaard del Peterson Institute, i livelli della disoccupazione in diversi paesi europei, Grecia, Spagna e Italia in particolare, mettono in rilievo la necessità di interventi governativi per facilitare l’accesso all’impiego dei giovani. Secondo un altro stimolante punto di vista espresso da Sharun Mukand, professore di Economia alla Warwick University, in un mondo sempre più integrato a livello tecnologico e culturale, e in cui la globalizzazione del commercio di beni e capitali sta rapidamente raggiungendo i limiti di saturazione, non è più concepibile che i decisori politici ignorino gli enormi benefici che deriverebbero da una maggiore mobilità internazionale dei lavoratori.

Critica Sociale - Anno 2012, numero 5/6
http://www.criticasociale.net/index.php?

lunedì 5 novembre 2012

Comitato Socialista per Bersani



In vista delle primarie del centro-sinistra in programma il 25 novembre e 5 dicembre p.v. si è costituito a Santarcangelo e Valmarecchia  il “ COMITATO SOCIALISTA PER BERSANI" presieduto dal prof. Gabriele Boselli.
Con la firma della "Carta di intenti" tra PD - SEL e PSI si apre una nuova pagina del centro-sinistra ( notare il trattino) che vede una alleanza politica tra partiti autonomi ma che si riconoscono, anche se con sfumature e sensibilità diverse, in una sinistra riformista e di governo.
Con l'esclusione, ci auguriamo definitiva sia dell'estremismo ( PRC - PDCI) che del giustizialismo (IDV) sono definitivamente tramontate sia la stagione dell' Unione di prodiana memoria ( 2006) crollata per le proprie contraddizioni interne che del PD veltroniano a vocazione maggioritaria ( 2008) miseramente sconfitto, nonostante l'appello al voto utile e la desertificazione a sinistra.
Entrambe le strategie erano destinate alla sconfitta perchè costruite solo per ottenere la vittoria alle urne, ma entrambe deficitarie nella proposta di governo.
Ora si cambia pagina nella direzione  indicata fin dal congresso socialista di Montecatini ( 2008), a dimostrazione che le buone idee prima o poi hanno la meglio e chi pesca nel torbido presto o tardi paga le conseguenze e spesso cade vittima dei propri metodi.

Per il Comitato Socialista per Bersani di Santarcangelo e Valmarecchia
Gabriele Boselli  presidente - Fiorenzo Faini – Piero Ricci  – Valerio Orazietti
338-4207120 -  partitosocialistasantarcangelo.blogspot.com