La
gestione privata del Supercinema?
“Una scelta fatta non solo per risparmiare,
ma anche per garantire più serate di apertura, che come fondazione non eravamo in
grado di coprire”.
Con questo
spirito, spiega l’ex assessore Monica Ricci, presidente della Fondazione
Cultura Santarcangelo
“si è deciso di affidare il Supercinema
ai privati”
La Ricci, dopo le
accuse mosse ieri dalla lista civica Una mano per Santarcangelo, secondo cui il
risparmio con la gestione privata è irrisorio, snocciola poi i dati del
Supercinema.
“La civica non dice che oltre ai 25mila euro
della gestione, si aggiunge il costo del personale della fondazione. Noi
avevamo una persona dedicata all’attività del cinema, che ci costa 40mila euro” Non solo: “La gestione del Supercinema nell’ultimo anno ha tolto risorse alla
biblioteca, che non ha potuto fare acquisti di nuovi libri, e ai musei. I
20mila euro appena stanziati dal Comune servono a coprire le spese che dovevano
ancora pagare per le utenze e i primi lavori per lo schermo digitale”. Ma la scelta
di dare il Supercinema ai privati “è
stata fatta anche per migliorare l’offerta. L’associazione Dogville (che ha vinto il bando) garantirà
l’apertura per sei serate, farà un’intensa attività culturale e trasformerà il
Supercinema in un centro vero e proprio dedicato alla cultura cinematografica”.
Infine “non esiste contenzioso con il Consorzio
sociale romagnolo. Il contratto resta valido per biblioteca e musei, e la
Dogville incontrerà a breve il
Consorzio, perché potrebbe continuare a usufruire di alcuni loro servizi”.