domenica 31 luglio 2011

Il viale del Cimitero

Oggetto: Interrogazione con risposta in Consiglio Comunale.


Premesso  che il recupero e la tutela dei luoghi della memoria cittadina costituisce un impegno prioritario di questa maggioranza di centro sinistra;
Preso atto che il cimitero rappresenta per una comunità e in particolare per quella santarcangiolese un luogo altamente simbolico della propria identità collettiva;
Costatato che il Comune di Santarcangelo ha inserito nei propri documenti programmatici per il triennio  2011-2013 il progetto di restauro del cimitero monumentale;
Considerato che il viale del cimitero detto anche “viale delle rimembranze” è parte integrante di tale contesto avendo lungo il proprio percorso custodito la memoria di diverse decine di militari, giovani santarcangiolesi vittime innocenti della follia delle guerre;
Constatato lo stato di incuria e di degrado in cui tale viale si trova da anni rappresentando ciò una dolorosa ferita alla sensibilità dei nostra comunità;
Preso atto che nel programma di mandato di questa amministrazione proprio su specifica sollecitazione del PSI vi è l’impegno del recupero e riqualificazione del viale delle rimembranze;
Che il sig. Sindaco e l’assessore competente in diverse occasioni hanno espresso pubblicamente la necessità dell’intervento;
che grazie alla mobilitazione di alcune associazione cittadine come l’associazione combattenti e reduci e la SOMS, che da anni hanno sollevato il problema, è stato offerto all’amministrazione un progetto preliminare adeguato alle necessità;

Con la presente si interroga:
1)    Se è stata verificata la possibilità di attingere ad aventuali finanziamenti pubblici nazionali o regionali per il restauro e la riqualificazione dei cimiteri monumentali e le loro pertinenze;
2)    A che punto si trova l’iter di realizzazione dell’opera;
3)    Se sarà  mantenuta l’integrità del progetto eventualmente anche procedendo alla sua realizzazione per stralci;
4)    Se si intende procedere anche a una modifica della viabilità introducendo lungo il viale un unico senso di marcia e in tal caso se in entrata o in uscita.
Cordialmente.

Angelo Trezza
Consigliere Comunale

martedì 26 luglio 2011

LA SPECULAZIONE COLPISCE QUANDO LA POLITICA HA PAURA

di Rino Formica
 
 
Probabilmente i mercati, verso cui molti in Italia oggi sono col fiato sospeso, avranno un comportamento d' attesa.Essi attendono, al di la' di eventuali segnali più o meno minacciosi, la vera scadenza, quella di giovedì prossimo con la riunione del Consiglio europeo dei Capi di Stato e di Governo. Se in quella sede prevarrà la consapevolezza, soprattutto da parte della Germania, che la difesa dell'euro e' di natura politica più che contabile, allora l'Europa potrà ancora sperare di avere un futuro.La speculazione finanziaria attende al varco la politica, e in questo si dimostra superiore alla politica stessa che non sempre si dimostra consapevole della natura prevalente della sua volontà rispetto alla vicenda finanziaria. La speculazione aspetta per colpire che la politica abbia paura. Se la politica non avrà paura, giovedì si dovranno adottare strumenti come gli Eurobond proposti da Tremonti per stabilizzare i punti di crisi, una soluzione che da sabato e' sostenuta anche dal partito socialista europeo che in una deliberazione congiunta dei suoi aderenti nazionali, sollecita la costituzione di un' Agenzia europea di rating e una riforma urgente della finanza nei nostri mercati. Del resto, politica e' stata la reazione animata dal richiamo alla sicurezza nazionale del Presidente Napolitano, affinché venisse approvata urgentemente la manovra di salvaguardia dei conti dello Stato, che ha tagliato le unghie già pronte a graffiare i risparmi di massa degli italiani all'inizio della settimana scorsa. Se la politica non avrà paura, la speculazione non potrà nulla contro l'euro, contro l' Europa, contro gli europei. L' aggressione in corso da parte dei criminali della finanza speculativa non e' indirizzata contro questo o quello Stato, ma punta a far saltare la debolezza politica dell' Unione. Ne colpisce uno per terrorizzare tutti. L' aggressione in corso contro la moneta unica e' un' aggressione contro l' Europa atlantica, perché - questo e' il centro dello scontro- l' euro oggi non e' solo una moneta, ma e' lo scudo che difende la democrazia europea alla quale e' legato il destino politico di ogni Paese. Le sorti della moneta unica sono prima di tutto un problema politico, sia per l'Unione e sia per la speculazione: se salta l'euro ogni paese si troverà a dover affrontare da solo, senza Europa, enormi difficoltà nel mare aperto della globalizzazione senza regole. Sarebbe la fine dell' Europa e la vittoria della criminalita' finanziaria. La fine degli Stati, travolti dalla conflittualità sociale, e la vittoria dei piani alti dove siedono le vere caste. In Italia le iene finanziarie mangeranno la seconda repubblica e la crisi di sistema si accompagnera' allo scoppio della rivolta dei giovani meridionali come nel Maghreb. L' unita' nazionale e' dunque in pericolo.Non cogliere la natura politica delle sorti dell'euro, in particolare da parte della Germania, sarebbe un errore fatale anche per lei, perché si innesterebbe una reazione a catena che nemmeno la Merkel potrebbe sostenere di fronte al diffondersi di un prevedibile sentimento anti-tedesco che ci porterebbe indietro nel tempo, agli anni '40.Laddove non e' riuscito Stalin e i suoi successori, liquidare cioè l'Europa atlantica, possono riuscire, se la Germania sbaglia posizione giovedi, le forze criminali della speculazione che puntano alla destrutturazione degli Stati per lasciare campo libero alla rapina e al terrorismo finanziario, ben piu' spaventoso di quello armato.

lunedì 18 luglio 2011

Pettegolezzi

Ecco perché sono socialista.
Convintamente.
Recentemente mi è capitato di incontrare un conoscente di incontrovertibile fede comunista (non PD).
"Siete bravi voi socialisti: prima tirate il sasso poi vi nascondete!"
Evidentemente un richiamo alla delicata situazione politica locale.
Sono rimasta un attimo perplessa "sei mai venuto in Consiglio Comunale?".
"No, mai".
E dunque mi chiedo come si possa essere a volte così ciechi e sordi da credere senza verificare.. Il "sentito dire", il "me l'hanno detto al partito".. sono lontani anni luce.
Verificare.
E' semplice ma evidentemente non così naturale.
In tutta la vicenda "rimpasto/non rimpasto" che negli ultimi mesi ha movimentato e alimentato il gossip politico, da parte del partito socialista non è mai stata spesa pubblicamente una parola né in un senso né nell'altro.
Non abbiamo chiesto la testa di nessuno e nessuno abbiamo diffamato.
Non abbiamo posto condizioni in Consiglio Comunale disseminando "ricatti" più o meno velati.
Forse l'essere attualmente il secondo partito di maggioranza con un solido rappresentante in Consiglio Comunale ci permetterebbe di alzare la voce e imporre un prezzo politico.
Come abbiamo già avuto modo di ribadire più volte però noi crediamo che governare sia altro: non gettare fango né rovesciare colpe sugli altri. Non può essere sempre colpa di Berlusconi se qualcosa non va a livello nazionale (anche se spesso è così) né colpa dei socialisti se non va a livello locale.
Responsabilità.
E i problemi vanno prima chiariti all'interno.
Il "divide et impera" non può più funzionare. Il seminare pettegolezzi ad arte sul conto di questo o quell'altro allo scopo di screditarlo è sintomo di una politica che puzza di chiuso e di stantìo.
Forse non tutti se ne sono accorti ma il vento sta cambiando, mi dicono che anche a Roma faccia più fresco.

Monica


domenica 17 luglio 2011

NENCINI: I ‘COMPAGNI SOCIALISTI’ NON AMMAZZAVANO, VENDOLA NON CONOSCE LA STORIA

giovedì 14 luglio 2011
“Vendola ripudia il termine ‘compagno’ sostenendo che chi lo ha usato ha fatto troppi morti nella storia. Giusto e sbagliato. I socialisti – commenta Riccardo Nencini, segretario del Psi - non hanno mai ammazzato nessuno; al contrario sono stati incarcerati per difendere la libertà ed hanno lottato per liberare dalle galere di mezzo mondo quanti vi erano stati rinchiusi per le loro idee. Vendola – conclude Nencini - per favore tenga fuori i socialisti, pensi alle responsabilità di altri e si prepari meglio in storia.
Sul sito www.partitosocialista.it, da oggi, è on line un sondaggio relativo alle affermazioni del presidente della Regione Puglia.