venerdì 20 maggio 2011

Ricostituzione della Banda Comunale

PARTITO SOCIALISTA ITALIANO

MOZIONE

Oggetto: Ricostituzione della Banda Musicale cittadina intitolata al Maestro Serino Giorgetti.

- Al Signor Sindaco del Comune di Santarcangelo di R.
Signor Mauro Morri
- Al Signor Presidente del Consiglio Comunale
 Signor Luigi Berlati
- Ai Signori Consiglieri
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Quando l’8 Settembre 1828 “pel fausto avvenimento di essere stato innalzato Santarcangelo al grado di Città - per concessione del Papa Leone XII - coll’intervento di tutte le autorità del Luogo, del Clero, e di tutti i più rispettabili cittadini... La Banda Musicale colle sue armonie accorse ove le Autorità ed il Popolo si agglomeravano per solennemente festeggiare un dono Sovrano di tanta importanza” (si sente l’entusiasmo con cui Elia Gallavotti lo riferisce nel suo Giornale di notizie risguardanti Santarcangelo di R. 1700-1905,  p. 117);
Quando il 24 Giugno 1859 venne festiaggiato “il cangiamento di Governo per l’abbandono del Reggime Pontificio, di appoggio alla R. Casa di Savoia”,
la Banda non c’era
si avverte il rammarico di Elia Gallavotti (presente personalmente all’avvenimento) perchè mancava dice “il principale ornamento di qualunque Paese” (così la definisce la Banda Musicale Elia Gallavotti);
Quando l’altro giorno, 16 Marzo 2011, nella festa del 150° dell’Unità d’Italia, settecento bambini in Piazza Ganganelli cantavano l’Inno Nazionale, mancava la Banda Musicale, “il principale ornamento di qualunque Paese”
LA BANDA,
perchè poche cose esprimono e sollecitano un senso di felicità condivisa ed euforica, quasi esplosiva, quanto i Concerti della Banda Musicale sulla Piazza di un Paese. Viene da pensare alla storia del “pifferaio magico”, cioè a una sorta di seduzione collettiva, che la Banda esercita sugli astanti. Le ragioni di questo senso di festa e di ebbrezza, stanno nella universalità di questo messaggio. Non tanto o solo per il fatto musicale, ma perché questa musica non fa discriminazioni fra adepti, intenditori, e persone totalmente ignare delle formule da pentagramma. Forse perché la banda, composta di soli fiati e percussioni, esprime la gamma di sonorità che può esprimere il corpo.              
Bussando sul nostro torace, o schiaffeggiando le guance o altre parti del corpo, noi otteniamo suoni di percussione. Il fiato poi modula tante cose, dal sussurro al grido, con o senza parole. La nostra voce viene dal mantice del respiro. Così, anche la Banda è un corpo. La Musica è femmina, perchè sorgente prima, procreatrice. Parla il nostro linguaggio ancestrale. Le forme della sua comunicazione appartengono a tutti. Non ci si può non riconoscere.
E il corpo, indipendentemente dal ruolo sociale della persona, è una prima ragione di condivisione di identità della specie. Così, ascoltando una Banda, cadono immediatamente tutte le barriere che abbiamo innalzato per essere diversi. Non c’è nulla dunque di più popolare, di più egualitario, di più democratico. Anche perché non c’è nemmeno la distinzione generazionale. Il concerto bandistico esalta in egual misura adulti e bambini e in questi ultimi specialmente, perché più liberi, si esprime come euforia del movimento, ecco le défaut dell’altra mattina in piazza.

Ma l’intergenerazionalità non è solamente dalla parte degli ascoltatori, ma anche dalla parte dei suonatori. Nei paesi che si possono pregiare di una Banda Musicale, le diverse generazioni condividono un’unica esperienza.
L’adolescente suona a fianco del settantenne, e la loro vicinanza, anche nello sfilare, è già una lezione etica. Alta condivisione etica. Una lezione di bellezza. Se poi si pensa che queste generazioni vivono insieme per lunghi periodi nei tempi dello studio e delle prove, ecco, si arriva a dire che il paese ha in sé una scuola di vita: alta pedagogia.
Piuttosto che lo studio, appartato e privato, tanto costoso a volte da essere riservato a pochi privilegiati, ecco, la Banda è un accesso al fatto musicale ancora una volta popolare. Per tutti: con o senza portafoglio. Se poi qualche ragazzo ha talento, potrà essere incoraggiato per il conservatorio.
E anche questo, nel nostro territorio, per fortuna non è stato ancora privatizzato. Là, se vuole, potrà trovare anche un corso di perfezionamento per corpo bandistico. Quindi accedere a concorsi nazionali e internazionali. Potrà insomma, magari, anche trovare un mestiere. E ne saremmo orgogliosi, come paese. Perché la banda esprime anche una identità territoriale, e nondimeno una identità nazionale. I nostri più grandi musicisti (Verdi, Mascagni), Verdi soprattutto, hanno inteso la Banda proprio così.
E studiando per Banda si studia anche la storia. La nostra storia unitaria che è passata attraverso tutti i paesi. E si fa storia: storia di un paese. Dei suoi accadimenti più rilevanti (felici, o anche non). Chi suona, e chi ascolta, potrà dire: io c’ero.

Certamente c’era e c’è stato
Serino GIORGETTI (Santarcangelo di R. 1911-1994), diplomato al Liceo Musicale di Bologna, violinista, direttore di banda e compositore.
Alla morte del suocero Giulio Faini (1935), anch’egli, santarcangiolese (la Scuola di Musica cittadina porta il suo nome), prese in mano le redini della Scuola di Musica e del corpo Bandistico locali, che mantenne fino al 1974.
Formò, curò e diresse il gruppo corale dei «canterini» di Santarcangelo di R.. Egli stesso compose alcune cante. La più nota di queste è Chenta Rumagna, su testo dialettale di Paolo Bezzi.
Gli eredi del maestro Giorgetti  hanno donato, alla fine del 2010, al Comune di Santarcangelo di R. (notizia apparsa anche sul foglio locale) vario materiale musicale ed archivistico (tra cui studi e musiche del Maestro, anche inedite).
Detto materiale è conservato ora dalla Biblioteca comunale “A. Baldini”.
Credo che ben possa la ricostituenda Banda Cittadina fregiarsi del nome di questo grande Maestro.
E anche per ricordarlo, naturalmente.
Ciò detto e pour cause
si CHIEDE
che il Consiglio Comunale impegni la Giunta a che:
1 - venga ricostituita la Banda Musicale Cittadina e porti il nome di Serino Giorgetti;
2- venga destinato, allorchè si liberi, parte del fabbricato, attualmente occupato dalla Biblioteca Comunale, a sede della ricostituita Banda Musicale Cittadina e, all’uopo e di conseguenza, anche quale sede della vigente Scuola di Musica, versando pur’anche in locali non più adeguati.

Cordialmente
Santarcangelo di R., 29 Marzo 2011

Angelo Trezza
Consigliere Comunale

domenica 15 maggio 2011

Il Vademecum dei candidati Socialisti



L’obiettivo dei socialisti è la riduzione dei costi della burocrazia pubblica ed una maggiore efficienza dell’apparato dello stato a livello locale.

Le priorità:


Superare le Comunità Montane sostituendole con l’Unione dei Comuni.
Promuovere e favorire la fusione dei Comuni più piccoli
Favorire l’associazione tra le Province affinché le funzioni fondamentali vengano svolte in modo sinergico in modo da abbattere i costi e consentire decisioni più efficaci per il territorio.
Mettere subito in cantiere la formazione delle ‘Città Metropolitane’ previste dalla legge
Promuovere il voto ai sedicenni per l’ elezione dei Consigli di Circoscrizione
Definire una normativa  per rendere trasparente, attraverso registri pubblici, la presenza dei gruppi di pressione nelle istituzioni locali

IL BUONGOVERNO DELL’ECONOMIA


Il principale obiettivo dei socialisti impegnati nelle amministrazioni comunali e provinciali consisterà nella promozione di norme che aiutino concretamente le fasce di popolazione più colpite dalla crisi, attraverso una serie di misure specifiche e facilmente sostenibili.
Fondi per gli anziani destinati al pagamento delle utenze domestiche.
Interventi per la dilazione del pagamento dei mutui per acquisto della prima casa previo accordo-quadro tra amministrazioni locali ed istituti di credito.
Incentivi economici, finalizzati a investimenti, per le imprese operanti nel commercio al minuto.
Variazione delle rette per nidi, materne, mense e trasporti scolastici ed esenzione dal pagamento per quanti hanno perso il lavoro lasciando la famiglia a reddito zero. Fruizione allargata delle esenzioni sulle rette dei servizi educativi.
Accordi con istituti di credito per agevolare lo smobilizzo dei crediti vantati da fornitori di beni e servizi comunali attraverso anticipi su fatture.
Istituzione del ‘reddito di cittadinanza’ per coloro che hanno perso il lavoro e che non possono contare sugli ammortizzatori sociali, vincolando l’indennità alla partecipazione a corsi di formazione. 
Un fondo di garanzia per l’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese destinato a investimenti e ripatrimonializzazioni.
L’impiego di disoccupati in funzioni di natura civica: dal controllo delle strade alla vigilanza di parchi e giardini pubblici, scuole, monumenti.
Impegno per  la realizzazione dell’innalzamento dell’occupazione femminile.
Intensificazione della lotta all’evasione fiscale e alle tante forme di illegalità (contraffazione, lavoro minorile ecc).
Non conteggiare nel Patto di stabilità i denari recuperati da Comuni e Regioni dalla lotta all’evasione fiscale

IL PROGETTO GIOVANI


E’ indispensabile promuovere strumenti per la valorizzazione del merito garantendo un diritto allo studio reale, allo scopo di favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e delle professioni.
Il progetto intende rimuovere le difficoltà che impediscono una reale emancipazione dalla famiglia di origine e una partecipazione attiva alla società civile tramite sostegni per le giovani famiglie a basso reddito, sul versante dei servizi sociali e delle politiche abitative.

Casa: Introduzione del ‘Contributo di emancipazione’ per l’affitto e l’ acquisto  della prima casa

Diritto allo studio: Indroduzione di Borse di studio e istituzione di fondi per studenti universitari sotto forma di contributo alle spese di trasporto, acquisto libri, tasse universitarie e prestiti d’onore per percorsi universitari e di alta specializzazione

Sostegno ad attività economiche: Introduzione di strumenti come il microcredito e interventi mirati per le imprese a titolarità femminile. Prevedere l’apertura a tutti i settori produttivi e l’innalzamento dell’età dell’imprenditore beneficiario da 35 a 40 anni.

Lavoratori atipici: Introduzione di un fondo di garanzia per lavoratori atipici – giovani con contratto diverso da quello a tempo indeterminato – per consentire loro l’accesso al credito finalizzato ad interventi legati alla propria condizione familiare.
 

martedì 10 maggio 2011

CULTURA

la cultura è un diritto


è l'arte della relazione

tra persone

tra saperi e culture

tra presente e passato

tra saper vedere e saper fare

lunedì 9 maggio 2011

I dolori si sentono e si vedono.

Che ci siano dei problemi intestini nel partito di maggioranza relativa è ormai un segreto di pulcinella.


Non ci aspettavamo però una simile figura nell’ultimo Consiglio Comunale. Abbiamo sempre pensato, in maniera responsabile, che le questioni politiche debbano essere risolte prima e diversamente. Il Governo della città è una cosa seria che non deve prestarsi a giochetti ed infantili prove di forza fra correnti e correntine di un partito.

E’ un gioco che non ci piace.

E’ un gioco che rischia di far male prima e soprattutto alla città.

Questo è il motivo principale per cui ci siamo astenuti sulla delibera, peraltro poco chiara e non discussa a tempo debito, con la quale si affidava la gestione dei servizi sociali all’Unione dei Comuni e che comunque non aveva i numeri per passare al di là del nostro voto.

Non vogliamo far parte di questo stupido sistema di ripicche.

E’ una posizione difficile: se voti contro sei un traditore, se voti a favore diventi parte della “disfida” interna. Il nostro non è un semplice distinguo, ma un segnalare, come da tempo continuiamo a fare nei vari incontri con il PD ed i partiti di maggioranza, che non si possono distribuire le colpe individuando per ogni questione dei capri espiatori ad hoc (il consigliere o perfino l’Assessore di turno) evitando continuamente e costantemente di guardarsi allo specchio.

Non funziona così.

Il continuare a dire che “va tutto bene” perché il dissenso è fisiologico corrisponde a nascondere la polvere sotto il tappeto perché il problema non sono I Socialisti, I Repubblicani o l’IDV ed ormai è molto chiaro.

Non va più “tutto bene”.



Caro Sacchetti, caro Sindaco, caro PD ci aspettiamo ben altro. E non si tratta solo del tanto declamato e reclamato rimpasto di Giunta. Ci aspettiamo una responsabile discussione sulle sfide che questa maggioranza si troverà ad affrontare nel prossimo futuro. Si tratta di declinare nuovamente il programma di mandato alla luce della mutata condizione economica fissando delle priorità condivise.



Noi ci siamo, e voi?

domenica 8 maggio 2011

Visita al " Franchini "


Negli scorsi giorni una delegazione del Partito Socialista di Santarcangelo guidata dal consigliere comunale Angelo Trezza, ha incontrato la Direzione Sanitaria dell’Ospedale Franchini di Santarcangelo per fare il punto su quanto emerso nella precedente discussione in Consiglio Comunale e per chiedere tempistiche certe di attivazione dei servizi direttamente agli addetti ai lavori.
Il nostro Ospedale è e dovrà essere un fiore all’occhiello per quanto riguarda il trattamento del tumore al seno, ma è necessario che diventi sempre più un punto di riferimento per la cittadinanza santarcangiolese e dei Comuni limitrofi in termini di servizi, soprattutto ambulatoriali.
Noi sosteniamo che un potenziamento dei poliambulatori specialistici soprattutto in oculistica, odontoiatria, pediatria, ortopedia, ecc. e una maggiore presenza settimanale, vada incontro alle esigenze degli utenti e della collettività.
E’ qui che sono emerse alcune criticità, dovute forse ad una scarsa attenzione passata dell’USL di Rimini. L’Ospedale Franchini infatti risulta essere in ritardo rispetto alla realizzazione della “casa della salute” con annesso ospedale di comunità aperto 24 ore, così come prevista dal Piano Sanitario Nazionale e dalla Legge Regionale già attiva da diverso tempo in altre strutture regionali e nei dintorni (ad esempio Savignano). La “casa della salute” è la realizzazione di poliambulatori afferenti a diverse specializzazioni che permettono al cittadino di non doversi recare in strutture distanti per eseguire accertamenti e visite specialistiche, diminuendo in questa maniera i disagi ed i tempi di attesa.
Noi Socialisti riteniamo che la Direzione Sanitaria dell’Usl di Rimini sia in grave ritardo nell’applicazione della legge per la realizzazione della “casa della salute” a Santarcangelo e nella Valmarecchia. Ancora non si è provveduto ad attuare un accordo tra l’Azienda USL riminese e i Medici di Medicina Generale, in modo da estendere su tutto il territorio il servizio di continuità assistenziale fornita dai Nuclei di Cure Primarie e una sempre maggior integrazione nel tempo dei Medici di Medicina Generale con le strutture e i servizi deputati all’erogazione dell’assistenza primaria, così come suggeriscono le indicazioni regionali per la realizzazione della “Casa della Salute”.
Vediamo per esempio che a Morciano con un bacino di utenza di  circa n° 10.000 utenti è già pronta mentre a Santarcangelo e nella Valmarecchia dove gravita un bacino di circa n° 35.000 utenti si è nello stato embrionale, anche se La Direzione Sanitaria ci ha rassicurati che nonostante i ritardi, l’ala riservata ai poliambulatori vedrà iniziare i lavori entro l’estate per essere terminata entro un anno. Noi sosteniamo che si deve partire e terminare prima. Abbiamo fatto nuovamente presente che il centro prelievi (altro tasto dolente: l’attuale situazione dell’ingresso dell’Ospedale è quantomeno indegna) non può attendere oltre, è necessario trovare al più presto una collocazione più consona. Anche questo, rassicura la Direzione, troverà spazio nei lavori che inizieranno a breve.
Niente da fare invece per l’ambulanza medicalizzata. Il dott. Tonini  (Direttore dell’USL di Rimini) l’aveva promessa già in ottobre del 2009 in un intervento in Consiglio Comunale. Non possiamo accettare che un Dirigente di una USL si prenda gioco dei cittadini e dei suoi rappresentati. Noi riteniamo che il medico a bordo dell’ambulanza sia indispensabile e possa fornire più garanzie di pronto intervento e soprattutto nell’individuare tempestivamente dove portare il paziente.
E nemmeno per la guardia medica pediatrica nel fine settimana (sabato, domenica e giorni festivi), presso l’Ospedale di Santarcangelo. Crediamo però che qui l’USL Riminese non abbia percorso tutte le possibilità nel ricercare le soluzioni.
Per quanto riguarda la chirurgia specialistica, l’intento, come ribadito anche in Consiglio e durante l’incontro sottolineato chiaramente, è quello di rafforzare ulteriormente la senologia con nuovi macchinari in maniera tale che la Provincia di Rimini risulti assolutamente autonoma senza dover temere che nuovi poli in fase di costruzione (Meldola in particolare) determinino il ridimensionamento di questa importante specializzazione.
Abbiamo sottolineato gli aspetti  presenti nella struttura ospedaliera e attentamente annotato le promesse fatte per verificare concretamente se saranno mantenute e per darne conto ai cittadini. Ringraziamo la Dott.ssa Drudi e il Dott. Busetti per la collaborazione e tutti gli operatori che quotidianamente operano al servizio della collettività