domenica 8 maggio 2011

Visita al " Franchini "


Negli scorsi giorni una delegazione del Partito Socialista di Santarcangelo guidata dal consigliere comunale Angelo Trezza, ha incontrato la Direzione Sanitaria dell’Ospedale Franchini di Santarcangelo per fare il punto su quanto emerso nella precedente discussione in Consiglio Comunale e per chiedere tempistiche certe di attivazione dei servizi direttamente agli addetti ai lavori.
Il nostro Ospedale è e dovrà essere un fiore all’occhiello per quanto riguarda il trattamento del tumore al seno, ma è necessario che diventi sempre più un punto di riferimento per la cittadinanza santarcangiolese e dei Comuni limitrofi in termini di servizi, soprattutto ambulatoriali.
Noi sosteniamo che un potenziamento dei poliambulatori specialistici soprattutto in oculistica, odontoiatria, pediatria, ortopedia, ecc. e una maggiore presenza settimanale, vada incontro alle esigenze degli utenti e della collettività.
E’ qui che sono emerse alcune criticità, dovute forse ad una scarsa attenzione passata dell’USL di Rimini. L’Ospedale Franchini infatti risulta essere in ritardo rispetto alla realizzazione della “casa della salute” con annesso ospedale di comunità aperto 24 ore, così come prevista dal Piano Sanitario Nazionale e dalla Legge Regionale già attiva da diverso tempo in altre strutture regionali e nei dintorni (ad esempio Savignano). La “casa della salute” è la realizzazione di poliambulatori afferenti a diverse specializzazioni che permettono al cittadino di non doversi recare in strutture distanti per eseguire accertamenti e visite specialistiche, diminuendo in questa maniera i disagi ed i tempi di attesa.
Noi Socialisti riteniamo che la Direzione Sanitaria dell’Usl di Rimini sia in grave ritardo nell’applicazione della legge per la realizzazione della “casa della salute” a Santarcangelo e nella Valmarecchia. Ancora non si è provveduto ad attuare un accordo tra l’Azienda USL riminese e i Medici di Medicina Generale, in modo da estendere su tutto il territorio il servizio di continuità assistenziale fornita dai Nuclei di Cure Primarie e una sempre maggior integrazione nel tempo dei Medici di Medicina Generale con le strutture e i servizi deputati all’erogazione dell’assistenza primaria, così come suggeriscono le indicazioni regionali per la realizzazione della “Casa della Salute”.
Vediamo per esempio che a Morciano con un bacino di utenza di  circa n° 10.000 utenti è già pronta mentre a Santarcangelo e nella Valmarecchia dove gravita un bacino di circa n° 35.000 utenti si è nello stato embrionale, anche se La Direzione Sanitaria ci ha rassicurati che nonostante i ritardi, l’ala riservata ai poliambulatori vedrà iniziare i lavori entro l’estate per essere terminata entro un anno. Noi sosteniamo che si deve partire e terminare prima. Abbiamo fatto nuovamente presente che il centro prelievi (altro tasto dolente: l’attuale situazione dell’ingresso dell’Ospedale è quantomeno indegna) non può attendere oltre, è necessario trovare al più presto una collocazione più consona. Anche questo, rassicura la Direzione, troverà spazio nei lavori che inizieranno a breve.
Niente da fare invece per l’ambulanza medicalizzata. Il dott. Tonini  (Direttore dell’USL di Rimini) l’aveva promessa già in ottobre del 2009 in un intervento in Consiglio Comunale. Non possiamo accettare che un Dirigente di una USL si prenda gioco dei cittadini e dei suoi rappresentati. Noi riteniamo che il medico a bordo dell’ambulanza sia indispensabile e possa fornire più garanzie di pronto intervento e soprattutto nell’individuare tempestivamente dove portare il paziente.
E nemmeno per la guardia medica pediatrica nel fine settimana (sabato, domenica e giorni festivi), presso l’Ospedale di Santarcangelo. Crediamo però che qui l’USL Riminese non abbia percorso tutte le possibilità nel ricercare le soluzioni.
Per quanto riguarda la chirurgia specialistica, l’intento, come ribadito anche in Consiglio e durante l’incontro sottolineato chiaramente, è quello di rafforzare ulteriormente la senologia con nuovi macchinari in maniera tale che la Provincia di Rimini risulti assolutamente autonoma senza dover temere che nuovi poli in fase di costruzione (Meldola in particolare) determinino il ridimensionamento di questa importante specializzazione.
Abbiamo sottolineato gli aspetti  presenti nella struttura ospedaliera e attentamente annotato le promesse fatte per verificare concretamente se saranno mantenute e per darne conto ai cittadini. Ringraziamo la Dott.ssa Drudi e il Dott. Busetti per la collaborazione e tutti gli operatori che quotidianamente operano al servizio della collettività

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