mercoledì 22 luglio 2009

Sostegno al reddito dei lavoratori e alle imprese

I Socialisti di Santarcangelo salutano con soddisfazione, il recente intervento del PD che attraverso un comunicato stampa, denunciando gli insufficienti provvedimenti del governo centrale, sollecita la Provincia e l’amministrazione comunale di farsi carico, in modo più massiccio di quanto fatto finora, del sostegno al reddito dei lavoratori colpiti dalla crisi economica e delle imprese in difficoltà, citando l’esempio dell’Unicem e delle tante piccole realtà economiche soffocate dalla recessione. Vogliamo tuttavia fare sapere, per amore di verità, ai cittadini di Santarcangelo che già in fase di stesura del programma elettorale, noi Socialisti sollecitammo l’allora candidato sindaco e tutti i partiti della coalizione a considerare la questione urgente e meritevole di essere formalizzata nel programma come impegno dell’intero centro sinistra . Purtroppo né l’allora candidato sindaco, né tanto meno i partiti della coalizione compreso il PD vollero accettare la nostra proposta, sostenendo che il problema era già stato affrontato in maniera esaustiva dalla provincia. Evidentemente i tempi sono cambiati. Ora che anche il PD riconosce urgente e inderogabile il problema tanto da chiedere alle istituzioni del governo locale, compresa l’amministrazione comunale , lo stanziamento di fondi straordinari, torniamo alla carica riportando di seguito, come contributo alla discussione, la proposta Socialista a suo tempo non accettata. “E’ fondamentale in questo momento aiutare i lavoratori licenziati o colpiti dalla crisi economica e le imprese in difficoltà attraverso provvedimenti concreti : - blocco delle tariffe dei servizi pubblici (acqua, gas, rifiuti); - esenzioni o forti sconti delle rette degli asili nido e scuole materne; - incremento dei contributi per l’affitto; - il Comune si deve fare garante nei confronti delle banche per definire periodi di sospensione nel pagamento delle rate dei mutui e per favorire l’accesso al credito dei giovani imprenditori; - sostegno economico alle imprese in particolare a quelle impegnate nella stabilizzazione dei dipendenti precari.”

sabato 18 luglio 2009

OSPEDALE “ FRANCHINI “ Si difende solo potenziandolo

Ritornano con cadenza oramai fissa le voci su un possibile ridimensionamento del nostro Ospedale, alternate a inaugurazioni di strumentazioni sofisticate di valenza regionale e promesse di lunga vita. È di pochi giorni la notizia apparsa sulla stampa locale di una paventata chiusura del reparto di chirurgia nell’ottica di un potenziamento della specialistica per la cura del seno a fronte di una progressiva sottrazione di servizi sanitari di base. I nostri concittadini e quelli dell’intera vallata sono preoccupati, anche per il susseguirsi di notizie contrastanti e contradditorie e vorrebbero conoscere cosa sta maturando ai vertici regionali della sanità. Noi Socialisti che abbiamo fatto della difesa e del potenziamento del “Franchini” da lungo tempo uno dei nostri maggiori impegni, e sottoscritto un programma di legislatura che considera la questione prioritaria, chiediamo all’intera classe dirigente locale (comunale e provinciale) di farsene carico in maniera convinta e totale. Da parte nostra, terremo alta la guardia essendo assolutamente convinti che questa sia una battaglia da condurre con determinazione ed intelligenza attivando tutti i contatti possibili ad ogni livello. Il Franchini non è un ospedale obsoleto, è dotato di attrezzature e strumentazioni moderne, già svolge e potrà svolgere in futuro un ruolo fondamentale per l’intera vallata (specie in vista dell’ingresso dell’Alta Valmarecchia) e oltre, per tutte le popolazioni comprese tra Rimini e Cesena, ma siamo anche convinti che la sua difesa passi attraverso un suo potenziamento, in assenza del quale è inevitabile il declino. Per questo noi Socialisti torniamo a chiedere alcune misure già ampiamente presentate in campagna elettorale: - un pediatra dentro il Pronto Intervento almeno nel fine settimana; - una guardia medica all’interno dell’ospedale e una in servizio sul territorio per evitare che i tempi di attesa per i pazienti siano troppo lunghi; - un’ambulanza medicalizzata in servizio permanente; - ambulatori specialistici odontoiatrico e andrologico. Sono interventi non proibitivi anche in termini di costi, che darebbero comunque un segnale positivo e fugherebbero le preoccupazioni della nostra gente.

lunedì 6 luglio 2009