Considerato che:
- l’apertura del nuovo anno scolastico 2010/2011 si è rivelata particolarmente difficoltosa anche nella nostra realtà locale, sia in termini di offerta formativa che di sovraffollamento delle classi;
- che la richiesta di tempo pieno alla scuola primaria Pascucci è rimasta insoddisfatta per la nuova classe prima rischiando così di privare l’intera collettività di un tempo scuola fondamentale per coloro che hanno necessità familiari e lavorative.
Considerato altresì che:
- già oggi spesso le famiglie sono costrette a farsi carico delle spese per il funzionamento didattico;
- i tagli delle risorse e del personale scolastico stanno determinando un notevole aggravio di costi per i Comuni ad esempio per l’aumento del numero di ore necessarie per il sostegno educativo agli alunni disabili e per supplire all’accorciamento dell’orario didattico;
- il progetto didattico maturato e consolidato nelle nostre scuole riceve un significativo ridimensionamento incidendo fortemente sulla qualità educativa specie per quanto riguarda lo svolgimento delle attività di recupero e sostegno degli alunni svantaggiati e in difficoltà.
- per quanto riguarda la scuola primaria il restringimento del tempo scuola e delle compresenze ha sconvolto il progetto negandone di fatto l’anima pedagogica;
Ricordato che:
- proprio in considerazione della carenza di tempi scuola adeguati la Provincia di Rimini risulta essere tra le ultime in Emilia Romagna per tassi di occupazione femminile (58,3% dato del “Rapporto sull’economia della Provincia di Rimini 2009/2010) ricadendo le attività di cura e di organizzazione domestica prevalentemente sulle donne;
il Consiglio Comunale di Santarcangelo, con il presente Ordine del Giorno, fa appello a tutte le forze politiche e impegna la Giunta e l’Amministrazione Comunale e il Consiglio stesso:
- ad assumere tutte le iniziative opportune presso il Ministero della Pubblica Istruzione, l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Ufficio Scolastico Provinciale affinché gli studenti possano proseguire il loro corso di studi mantenendo il precedente livello qualitativo di insegnamento;
- e quindi, in particolare, ad esercitare azioni e pressioni verso il Ministero della Pubblica Istruzione al fine di garantire la scelta formativa compiuta dagli studenti e dalle famiglie sia come copertura di organico che come trasferimenti economici dovuti alle scuole in quantità e tempestività adeguate;
- ad esercitare tutte le ulteriori azioni locali possibili che aiutino le scuole a garantire per i cittadini un’offerta scolastica di qualità e in particolare a coinvolgere sempre più tutte le eccellenze territoriali a partire dal CET (Centro Educativo Territoriale) e dall’ IMC e le realtà dell’Associazionismo e del Volontariato (associazioni culturali, sportive..).
Questo ordine del giorno è stato presentato all'ultimo Consiglio Comunale. La città di Santarcangelo ha bisogno di un corso a tempo pieno. Le motivazioni sono pedagogiche, sociali, culturali ed organizzative. E' stato chiesto all'intero Consiglio Comunale di adoperarsi per far pressione sulle autorità competenti perché il tempo pieno è una ricchezza ed una necessità per l'intera collettività e perché la scuola non ha bisogno di fazioni: la sua importanza va al di là ed al di sopra di ogni appartenenza politica.
Almeno così la pensiamo noi.
C'è chi invece ha sottolineato la necessità che i bambini restino a casa con le mamme, novelli angeli del focolare. C'è poi chi vorrebbe in tali classi solo i bambini romagnoli..
Vengono i brividi.
Il risultato è il seguente:
13 i voti favorevoli (PSI, PD, IdV, Lista Civica)
6 i voti di astensione (PDL e Lega)
1 il voto contrario (Apolloni PDL).
..come se i genitori di una certa appartenenza politica non avessero bisogno di tempo pieno..