lunedì 20 settembre 2010

Buon Anno Scolastico

BUON NUOVO ANNO SCOLASTICO! (E NE AVREMO VERAMENTE BISOGNO)



Con la diminuzione dei posti per gli insegnanti scaturita dalle misure prese dal Ministro dell’Istruzione Gelmini e dal Governo di cui fa parte, anche Santarcangelo e la sua scuola sono stati penalizzati, avendo dovuto assistere alla mancata conferma del tempo pieno per le nuove classi prime.

Solo grazie all’amministrazione comunale di Santarcangelo e in particolare all’assessore socialista Monica Ricci è stato possibile, di fatto, “inventare” una soluzione innovativa, in accordo con la direzione didattica ed il dirigente scolastico, che permetta di preservare la didattica ed il diritto all’apprendimento uguali per tutti, in una doppia ottica di tutela delle famiglie più disagiate o impegnate e dello studio dei ragazzi.

L’obiettivo era ed è quello di scongiurare l’affermarsi di una logica ad excludendum che sta, pericolosamente, intaccando la scuola pubblica italiana, impoverendola e sottraendola al principio di uguaglianza sostanziale della popolazione studentesca. Non dobbiamo, infatti, dimenticare quanto l’istituto scolastico rappresenti probabilmente l’unico recinto nel quale si possa ancora convivere in totale uguaglianza senza distinzioni di natura economica o di altra natura.

Questo preziosissimo modello che sta alla base di una società giusta sta venendo scardinato dalla riforma attuata dal Governo centrale. Nelle realtà più grandi ed in quelle più piccole come Santarcangelo si avvertono profondi disagi a cui le amministrazioni locali solo in parte possono ovviare.

Ne consegue che la scuola elementare italiana, fino a qualche hanno fa prima in Europa, sta perdendo le sue qualità in conseguenza alla perdita delle sue risorse, che costringe alla formazione di classi sempre più numerose (26/27 bambini alle elementari, 29 alle materne). Diminuendo il numero delle classi diminuisce, ovviamente quello degli insegnanti, impedendo anche, di fatto, l’accesso ad un posto di lavoro come docente, bloccato per i prossimi anni.

Ci ritroviamo, quindi, con una scuola che invece di avvicinarsi ai moderni e funzionali standard europei, torna indietro a quella dell’anteguerra, con classi enormi, pochi insegnati, poche risorse economiche, pochi strumenti formativi.

Come Socialisti riconfermiamo a Santarcangelo il nostro impegno prioritario per l’edilizia scolastica pubblica sia per quanto riguarda le nuove strutture che per l’adeguamento e la messa e norma di quelle esistenti.

Che sia dunque veramente un buon anno per gli oltre 3000 ragazzi che frequentano la nostra scuola, per i docenti e per le famiglie, sperando che la passione e l’abnegazione vincano contro l’incapacità e la cattiva politica.

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