mercoledì 25 novembre 2009

In memoria di Giuliano Vassalli

Giuliano Vassalli. L'ex ministro della Giustizia e' deceduto il 21 ottobre. Nato a Perugia il 25 aprile 1915, giurista, dirigente e parlamentare socialista, ministro, presidente emerito della Corte Costituzionale, Medaglia d’argento al valor militare per il contributo dato alla Resistenza. Dopo essere stato professore di Diritto penale nelle Università di Urbino, Pavia, Padova e Genova, Giuliano Vassalli, dal 1960, ebbe la cattedra all’Università di Roma. E’professore emerito a “La Sapienza” e membro dell’Accademia dei Lincei. Dopo l’8 settembre 1943, Vassalli prese parte alla Guerra di liberazione. nelle file della Resistenza romana. Membro della Direzione clandestina del PSIUP, nei mesi dell’occupazione tedesca fu tra i capi delle formazioni socialiste a Roma. Dall’ottobre 1943 alla fine di gennaio del 1944, sostituì Sandro Pertini nella Giunta militare centrale del CLN. Nel gennaio del 1944 organizzò l’evasione dello stesso Pertini e di Giuseppe Saragat dal carcere di Regina Coeli. Fu poi anche ispettore del CLN in pericolose missioni nell’Italia centrale. Il 3 aprile 1944, Vassalli fu catturato, a Roma, dalle SS che lo rinchiusero nel carcere di via Tasso. Vi restò, sottoposto a stringenti interrogatori e a tortura, sino alla liberazione della Capitale. Nel dopoguerra, con la scissione di Palazzo Barberini dal 1947 al 1949, fece parte della Direzione del Partito Socialista dei Lavoratori Italiani e, dal 1949 al 1951, di quella del Partito Socialista Unitario. Nel 1957 Vassalli fu insignito del “Premio di fedeltà alla Resistenza” per l’attività svolta, come avvocato e come pubblicista, a favore degli ideali della Resistenza. Rientrato nel PSI nel 1959, Vassalli fu consigliere comunale e capogruppo del partito a Roma e poi fu deputato del PSI nella quinta Legislatura. Eletto senatore nel 1983 e riconfermato nel 1987, è stato presidente della Commissione Giustizia e poi del Gruppo parlamentare socialista. Nel 1987 è stato nominato ministro della Giustizia nel governo di Giovanni Goria e riconfermato nei governi De Mita ed Andreotti, lavorando alla stesura del nuovo Codice di procedura penale del 1989. Nominato giudice costituzionale dal presidente della Repubblica Italiana il 4 febbraio 1991, viene eletto presidente della Corte l'11 novembre 1999 Dal 2000 diventa presidente emerito. Infine un motivo in più per ricordarlo nella città di Santarcangelo, Vassalli era nipote del repubblicano Mario Angeloni combattente ed eroe della guerra di Spagna, ma anche marito di Giale Franchini figlia di Achille Franchini a cui è intestato il nostro Ospedale.

lunedì 23 novembre 2009

Sulla Costituzione

E viene fuori che parlare della Costituzione e dei diritti fondamentali in essa contenuti ed enunciati è di “sinistra”. Credo che sia un dato storico assolutamente inconfutabile che la Costituzione dell’Italia Repubblicana sia stata emanata da un’Assemblea Costituente (eletta dal popolo) la quale, proprio per affermare fortemente alcuni valori e prendere le distanze dal nazifascismo, intese sottolineare l’esistenza di Principi Fondamentali (si chiamano proprio così: dall’art. 1 all’art. 12 della Costituzione). Cosa che per altro ricorre in tutte le Costituzioni promulgate nell’Europa del secondo dopoguerra (e forse ci sarà una logica in questa scelta di tempi..). Ripercorrere la storia di tali diritti dalla Rivoluzione Francese, allo Statuto Albertino, alla nostra Costituzione e fino alla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia è appunto una lezione di Storia che aiuta a comprendere i vari passaggi compiuti nel tempo per arrivare ad una tutela internazionale dei Diritti. Forse servirebbe una lezione di Diritto Costituzionale per comprendere che, nonostante possa essere in atto un processo di revisione costituzionale, quelli che sono enunciati come Principi Fondamentali non possono essere in discussione. Ecco il senso della giornata dedicata ai Diritti: ribadire il loro essere inviolabili, immodificabili e fondamentali perché oltre ad una tutela proveniente da una Convenzione Internazionale (in questo caso quella sui Diritti dell’Infanzia) recepita dall’Italia con legge ordinaria, è prevista una tutela ben più “alta” poiché posta in atto attraverso norme Costituzionali non passibili di revisione. In termini più semplici: i Principi Fondamentali devono essere salvaguardati. Mi si permetta quindi un po’ di polemica: non credo che ci si possa permettere, nemmeno in questo Paese, di far polemica sulla Costituzione e definirla “giochino” a vantaggio di questo o quel Partito. Siamo seri. “Tutti i tecnici giuridici si mettano l'anima in pace. Questa Costituzione è la legge delle leggi, è la legge fondamentale, e basilare, che supera tutte le leggi. È una norma, cioè un comandamento. In quanto nella norma è compreso il principio e la disposizione, il diritto e la morale, il presente e l'avvenire” (Mancini, assemblea costituente) Monica Ricci