Dalle elezioni appena concluse emergono tre novità, la prima clamorosa , la seconda salutare, la terza attesa da tempo.
1) Il movimento di Grillo è il primo in Italia, non sono preoccupato solo curioso di vedere cosa farà.
2) Di Pietro non è più in parlamento, si respira meglio.
3) Ritornano i Socialisti, sono pochi, 6 in tutto, li aspettavamo vedremo di che pasta sono fatti.
Fiorenzo
giovedì 28 febbraio 2013
Opere necessarie
Il POC ZERO costituisce un'
anticipazione del primo POC, che è già in corso di elaborazione per
dare completa attuazione alla nuova strumentazione
urbanistica. Si tratta in gran parte di opere pubbliche già finanziate o con
finanziamento certo previste dalla programmazione triennale del Comune. Sono inoltre inserite le opere pubbliche realizzate
da privati a seguito di impegni convenzionali già condivisi e gli ambiti
produttivi con urgenti e indifferibili esigenze di investimento, conformi agli
strumenti urbanistici. Questo al fine di facilitare gli investimenti produttivi
in una fase di acuta recessione. Il Comune ha il dovere, secondo noi
Socialisti, in questa fase storica particolarmente difficile, di incentivare al
massimo l’iniziativa economica attraverso le opere pubbliche. Certo tutto
questo sarebbe potuto partire molto prima se solo si fossero tenuti nel giusto
conto i suggerimenti e le richieste avanzate da noi Socialisti, ma la nostra
forza in questa maggioranza non ci ha permesso di fare di più. Nel merito
stiamo dando attuazione ad una serie di interventi, in particolare nel settore della viabilità, dell’arredo
urbano ( portici Torlonia )delle fognature e dell’edilizia scolastica da tempo
attesi dalla città. Abbiamo già espresso forti perplessità su uno di questi. Si
tratta del percorso ciclo-pedonale S.Giustina-Santarcangelo che pur ritenendola
un’opera utile e necessaria non pensiamo che il tracciato scelto, attraverso
l’area artigianale sia il migliore da un posto di vista della sicurezza e delle
esigenze delle imprese. Avremmo preferito quello lungo la ferrovia anche per
renderlo fruibile dai residenti di Casale di San Vito.Cosi come altre soluzioni
progettuali non ci sembrano il massimo della funzionalità. Comunque si tratta
di opere modificabili e migliorabili anche grazie alle osservazioni che i
cittadini e le forze sociali potranno fare entro metà aprile prima che i
progetti divengano definitivi. Infine un richiamo al comportamento dei gruppi
di opposizione che hanno preferito non partecipare al voto sottolineando i
tempi troppo ristretti in cui hanno dovuto esaminare gli atti deliberativi. Hanno
ragione, non di avere abbandonato l’aula, ma se vogliamo che anche dalle
minoranze venga un contributo concreto al governo della città dobbiamo dare loro
gli strumenti e i tempi per farlo.
Angelo Trezza
venerdì 15 febbraio 2013
Lettera aperta al sindaco
Caro Sindaco,
Cordialmente.
Piero Ricci
credo non ti sia sfuggito che il 6 novembre 2012 il
Governo della Repubblica di San Marino, i Presidenti delle Province di Rimini
e di Pesaro-Urbino, l’Associazione Parchi Scientifici e Tecnologici
Italiani, l'Università della Repubblica di San Marino, le Associazioni di
categoria di San Marino, Rimini, Pesaro e Urbino, hanno sottoscritto un
accordo ai fini di dare esecutività alla realizzazione del Parco Scientifico e
Tecnologico San Marino – Italia.
Con questo accordo è iniziata così l’attività preparatoria
per la realizzazione del sopraindicato Parco e alla costituzione e al
funzionamento dello stesso.
Credo che quanto ho sostenuto nei Forum sulla Buzzi-Unicem
avesse un fondamento.
Non avere voluto approfondire questa proposta, ha comportato la perdita di una opportunità irrepetibile per il sito industriale dell’ex
cementificio.
Cordialmente.
Piero Ricci
giovedì 14 febbraio 2013
Una parola abusata
La
parola più usata e abusata della campagna elettorale in corso è: riformista.
Tutti
la usano, tutti la invocano, tutti vi fanno riferimento per accreditare, di se
stessi, l’immagine di una forza politica, di una lista elettorale o di un
semplice candidato, in chiave moderna.
Ma
cosa significa “riformista”?
Riformista,
letteralmente e storicamente, significa: “Forma di Socialismo che tende al
rinnovamento della società attraverso riforme graduali”.
Non lo dico io, lo dice il dizionario e,
soprattutto, lo dice la storia del Socialismo Italiano. I partiti e i politici italiani sono, quindi, diventati tutti socialisti?
Oppure, com’è più probabile e realistico, sono tutti alla ricerca di un modello di governo della società che, abbandonate le forme massimaliste - di destra e di sinistra - riscopre, appunto, il più pragmatico, antico ed equo, riformismo socialista?
E
se le cose stanno così mi domando perché i socialisti italiani, che hanno
generato questa giusta strategia politica, non debbano avere il giusto riconoscimento
di questa loro ragione storica?
Stupendo
e strano Paese il nostro dove chi ha torto fiorisce e chi ha ragione sparisce!
Alessandro
Guidi
mercoledì 13 febbraio 2013
Un'altra domanda senza risposta
Caro segretario Nencini,
anche se non hai risposto alla mia prima domanda, non demordo e ne faccio una seconda.
Ieri nel corso dell'intervista a Repubblica TV hai dichiarato che la tua solidarietà alla figlia del prof. Ichino - messa in croce da una miltante del PD perchè ha un contratto a tempo indeterminato e per questo abbracciata da Bersani - dipende dal fatto che i figli non devono mai essere responsabili per le colpe dei padri.
La domanda è, caro compagno Nencini, qual'è la colpa del prof. Ichino?
Fiorenzo Faini
anche se non hai risposto alla mia prima domanda, non demordo e ne faccio una seconda.
Ieri nel corso dell'intervista a Repubblica TV hai dichiarato che la tua solidarietà alla figlia del prof. Ichino - messa in croce da una miltante del PD perchè ha un contratto a tempo indeterminato e per questo abbracciata da Bersani - dipende dal fatto che i figli non devono mai essere responsabili per le colpe dei padri.
La domanda è, caro compagno Nencini, qual'è la colpa del prof. Ichino?
Fiorenzo Faini
lunedì 11 febbraio 2013
Una domanda senza risposta
Caro Segratario Nencini
che fine ha fatto il progetto riformista ed europeo della flexsecurity, per superare le differenze tra lavoratori di serie A e lavoratoti di serie B e C , che da anni
andiamo giustamente proponendo ? Vedo che non c'è nel decalogo
socialista, forse perchè la Cgil da sempre e ora anche il PD ( orfano di Ichino )
non ne vogliano più sentire parlare ?
Fiorenzo Faini
domenica 10 febbraio 2013
il giorno del ricordo
Il giorno del ricordo per tutte quelle donne e uomini innocenti gettati nelle foibe solo perchè italiani
martedì 5 febbraio 2013
replica alla Voce
Notiamo con
piacere che la Voce ha commentato le nostre forti perplessità sul tracciato della pista ciclabile Santa
Giustina-Santarcangelo inserita nel POC zero, con alcune considerazioni volte a
evidenziare le contraddizioni di questa nostra presa di posizione.
A questo
punto vorremmo replicare alle suddette considerazioni, intendendo dimostrare
quanto siano perlomeno un po’schematiche e superficiali.
-
È
vero che noi il POC zero l’abbiamo votato, ma è altrettanto vero che
relativamente al tracciato di quella
pista ciclabile abbiamo espresso le nostre critiche in tutte le sedi
istituzionali in cui si è dibattuto ( commissioni e aula consiliare ) e se alla
fine il nostro voto all’adozione del POC zero è stata favorevole è perché il
nostro giudizio complessivo è positivo e non era tecnicamente possibile
scorporare il voto su quell’opera.
-
Il
progetto in questione come l’intero POC zero è stato solo adottato e così come
ogni altro strumento urbanistico dovrà
seguirne l’iter previsto dalla legge attraverso le osservazioni dei cittadini e
la definitiva approvazione in una versione che non è detto corrisponda a quella
adottata in tutte le sue parti.
-
A
proposito dell’obiezione che l’opera sarebbe già finanziata non è certo una
ragione ostativa perché si debba mantenere tutto com’è. La ditta costruttrice è
tenuta a seguire le indicazioni del Comune.
-
Riguardo
al presunto calo del traffico dei mezzi nell’area artigianale e quindi
diminuzione della sua pericolosità lasciamo ai lettori ogni considerazione in
merito.
Contiamo
sulla possibilità di vedere pubblicate queste nostre precisazioni , conoscendo e
apprezzando la Voce quale libera tribuna di confronto delle idee.
Grazie e
Cordiali Saluti
Fiorenzo
Faini Seg. PSI
domenica 3 febbraio 2013
Ripensiamo la ciclabile
Il tracciato che è stato scelto per la pista ciclabile
che collegherà la frazione di Santa Giustina alla stazione ferroviaria di
Santarcangelo ci lascia molto perplessi a causa del fatto che per metà (circa 900 metri) dovrà
attraversare la zona artigianale.
Si è espresso in merito anche il nostro consigliere
comunale Angelo Trezza, evidenziando, in Consiglio Comunale, la pericolosità
che questo tracciato comporta.
Il percorso individuato, oltre che ridurre la sede
stradale interna di circa 2,5
metri per fare posto alla ciclabile togliendo in questo
modo spazio ai mezzi commerciali in transito e ai parcheggi delle auto, dovrà
fare i conti anche con il pericolo causato all’utenza, dai mezzi pesanti in
manovra di entrata e uscita dai capannoni.
Anche se si usassero tutti gli accorgimenti tecnici
possibili per ridurre la pericolosità di questa parte di tracciato, non
sarebbero mai sufficienti per raggiungere condizioni di sicurezza effettiva.
Fermiamoci un attimo a valutiamo con attenzione se vi
sia una soluzione alternativa al percorso previsto, tecnicamente possibile e
che metta nelle condizioni chi lo percorra in bicicletta o a piedi di farlo in
condizione di sicurezza e in un ambiente lontano dai capannoni artigianali.
I cittadini della frazione di Santa Giustina che in
questi giorni stanno lottando per avere la nuova circonvallazione anche nel
tratto riminese del loro territorio e quindi allontanare definitivamente il
caotico traffico che l’attraversa e poter vivere in un ambiente più sicuro e
salubre, a cui va tutta la nostra
solidarietà, non crediamo possano essere d’accordo con una opera
ciclo-pedonale di una simile criticità ambientale e di sicurezza.
Per noi Socialisti il percorso più idoneo e lontano da
pericoli di sorta, può essere individuato partendo dal parcheggio di Via Caduti
in Guerra in località Santa Giustina con un tracciato che fiancheggi la
recinzione della linea ferroviaria, oltrepassi il parco, ora in stato di
semi-abbandono (vi sono comunque lampioni
funzionanti) e poi prosegua nella parte finale fino alla stazione
ferroviaria e da qui al centro di Santarcangelo.
Questo percorso, oltre al recupero di un parco pubblico
di circa 5.000 mq. può in futuro, con un sottopasso ciclo-pedonale attraverso
la linea ferroviaria all’altezza della Via Pedrizzo da una parte e di Via del
Convento dalla parte opposta, dare la possibilità ai cittadini di Casale-S.Vito
di utilizzare tale percorso per raggiungere il centro di Santarcangelo.
Non sprechiamo le poche risorse che il Comune di
Santarcangelo ha in questo momento, con un opera pubblica che così com’è stata
concepita, a nostro parere, sarà sottoutilizzata e pensiamo ad una soluzione
alternativa più confacente alle esigenze dei cittadini e che non sia da
intralcio alle imprese.
Fiorenzo
Faini
Seg. PSI Santarcangelo di R. e Valmarecchia
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