Il POC ZERO costituisce un'
anticipazione del primo POC, che è già in corso di elaborazione per
dare completa attuazione alla nuova strumentazione
urbanistica. Si tratta in gran parte di opere pubbliche già finanziate o con
finanziamento certo previste dalla programmazione triennale del Comune. Sono inoltre inserite le opere pubbliche realizzate
da privati a seguito di impegni convenzionali già condivisi e gli ambiti
produttivi con urgenti e indifferibili esigenze di investimento, conformi agli
strumenti urbanistici. Questo al fine di facilitare gli investimenti produttivi
in una fase di acuta recessione. Il Comune ha il dovere, secondo noi
Socialisti, in questa fase storica particolarmente difficile, di incentivare al
massimo l’iniziativa economica attraverso le opere pubbliche. Certo tutto
questo sarebbe potuto partire molto prima se solo si fossero tenuti nel giusto
conto i suggerimenti e le richieste avanzate da noi Socialisti, ma la nostra
forza in questa maggioranza non ci ha permesso di fare di più. Nel merito
stiamo dando attuazione ad una serie di interventi, in particolare nel settore della viabilità, dell’arredo
urbano ( portici Torlonia )delle fognature e dell’edilizia scolastica da tempo
attesi dalla città. Abbiamo già espresso forti perplessità su uno di questi. Si
tratta del percorso ciclo-pedonale S.Giustina-Santarcangelo che pur ritenendola
un’opera utile e necessaria non pensiamo che il tracciato scelto, attraverso
l’area artigianale sia il migliore da un posto di vista della sicurezza e delle
esigenze delle imprese. Avremmo preferito quello lungo la ferrovia anche per
renderlo fruibile dai residenti di Casale di San Vito.Cosi come altre soluzioni
progettuali non ci sembrano il massimo della funzionalità. Comunque si tratta
di opere modificabili e migliorabili anche grazie alle osservazioni che i
cittadini e le forze sociali potranno fare entro metà aprile prima che i
progetti divengano definitivi. Infine un richiamo al comportamento dei gruppi
di opposizione che hanno preferito non partecipare al voto sottolineando i
tempi troppo ristretti in cui hanno dovuto esaminare gli atti deliberativi. Hanno
ragione, non di avere abbandonato l’aula, ma se vogliamo che anche dalle
minoranze venga un contributo concreto al governo della città dobbiamo dare loro
gli strumenti e i tempi per farlo.
Angelo Trezza
Nessun commento:
Posta un commento