giovedì 14 febbraio 2013

Una parola abusata



La parola più usata e abusata della campagna elettorale in corso è: riformista.
Tutti la usano, tutti la invocano, tutti vi fanno riferimento per accreditare, di se stessi, l’immagine di una forza politica, di una lista elettorale o di un semplice candidato, in chiave moderna.
Ma cosa significa “riformista”?
Riformista, letteralmente e storicamente, significa: “Forma di Socialismo che tende al rinnovamento della società attraverso riforme graduali”.
Non lo dico io, lo dice il dizionario e, soprattutto, lo dice la storia del Socialismo Italiano.
I partiti e i politici italiani sono, quindi, diventati tutti socialisti?
Oppure, com’è più probabile e realistico, sono tutti alla ricerca di un modello di governo della società che, abbandonate le forme massimaliste - di destra e di sinistra - riscopre, appunto, il più pragmatico, antico ed equo, riformismo socialista?
E se le cose stanno così mi domando perché i socialisti italiani, che hanno generato questa giusta strategia politica, non debbano avere il giusto riconoscimento di questa loro ragione storica?
Stupendo e strano Paese il nostro dove chi ha torto fiorisce e chi ha ragione sparisce!
Alessandro Guidi

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