domenica 23 agosto 2015

Raccogliamo e condividiamo questa denuncia su un problema che come Socialisti denunciamo da anni...... INVANO !!


Treni e Stazione Ferroviaria di Santarcangelo: VERGOGNA !

Egregio direttore di Santarcangelonews.it,

vorrei far conoscere il disagio giornaliero (mio e di altri) che affronto per recarmi al lavoro utilizzando il treno.
Sono un pendolare, abito a Santarcangelo e lavoro a Forlì. Ogni giorno utilizzo il treno per recarmi al lavoro e vorrei farvi partecipi delle problematiche annose che io e altri pendolari (studenti, lavoratori, ecc.) siamo costretti a subire perché le fermate a Santarcangelo, per chi proviene da Forlì (o Bologna), sono insufficienti soprattutto nel pomeriggio per il rientro, mentre a Savignano vi sono più fermate dei treni regionali.
In famiglia abbiamo solo un auto e quando serve a mia moglie sono obbligato a prendere il treno a Santarcangelo dove in bicicletta in pochi minuti sono in stazione, ma al ritorno per i miei orari non c’è fermata a Santarcangelo; così mia moglie deve venire a Savignano a prelevarmi alla stazione, incastrando questo giro con le necessità di portare i figli in palestra o prelevarli dal rientro pomeridiano della scuola.
Non si riesce a capire come una città come Santarcangelo (con tutto il bacino che le gravita attorno) non possa avere una stazione all’altezza di analoghe città emiliano romagnole che, anche su tratte minori, sono servite da un trasporto ferroviario più vicino ai bisogni dell’utenza che quotidianamente si muove per necessità lavorative e scolastiche.
Se poi Santarcangelo vuole essere città turistica, anche il treno è un tassello importante per fare giungere in città il turista ecologista che si porta appresso la bici per visitare la Val Marecchia.
Si nota una lontananza e un disinteresse degli amministratori pubblici di Santarcangelo che in questi anni non hanno costruito un percorso di sensibilizzazione con la Regione Emilia Romagna, deputata al trasporto ferroviario regionale: se anche ora si muovessero con l’appeal necessario, passeranno anni prima di ottenere un risultato positivo.
Vorrei segnalare altre problematiche: la stazione di Santarcangelo non ha stalli sufficienti per ospitare le bici (così come tanti altri sono obbligato a lasciarla legata a piante o quant’altro dei giardinetti antistanti il piazzale della stazione dando una visione di degrado); altro problema, non funziona da diversi mesi l’ascensore per scendere sul piano sottostante (i giorni scorso ho dovuto aiutare una vecchietta a scendere e risalire le scale..); altro problema non esiste un bagno (!!!). E se per caso qualcuno volesse arrivare con la sua bicicletta caricandola sul treno per poi utilizzarla per visitare la nostra bella vallata, dovrebbe portare la bici a spalle su e giù per le scale perché non c’è nemmeno uno scivolo (come invece c’è a Savignano!).
Se l’Amministrazione Comunale ha a cuore i suoi cittadini, lavoratori e non, e se anche non è responsabile diretta di questi problemi perché sono di un altro ente, ha il dovere morale di farsi in quattro per sollecitare anche a muso duro chi non provvede a limitare il disagio e il degrado di questa stazione.
Chiedo all’Amministrazione Comunale se vi sono o vi saranno sviluppi per migliorare questa stazione, e vorrei essere informato di ciò anche con locandine appese all’ingresso per portare un pò di ottimismo che non guasta mai per affrontare una giornata lavorativa.
Egregio direttore di SantarcangeloNews, la ringrazio dell’ospitalità che vorrà dare alla mia missiva, affinché cittadini di Santarcangelo si facciamo promotori di sensibilizzazione nei confronti dell’Amministrazione Comunale di Santarcangelo, primo tassello ed anello di congiunzione con la Regione.
firmato: un pendolare che prende il treno a Santarcangelo, ma al ritorno si ferma a Savignano . . .
Come redazione di SantarcangeloNews.it, ringraziamo il nostro concittadino per il suo contributo sulla situazione della Stazione Ferroviaria di Santarcangelo che noi più volte siamo ritornati in questi mesi ad evidenziare. Saremo sempre sul pezzo perché è VERGOGNOSO che una città come Santarcangelo abbia una stazione e un servizio fermata treni che non ci onora sia per noi santarcangiolesi o per chi si reca a Santarcangelo in qualità di ospite.
Per questo daremo il più risalto possibile a quanto ci è pervenuto, facendo pervenire questa lettera alle istituzioni e associazioni locali, affinché si crei una sensibilizzazione che smuova questa situazione vergognosa.

la redazione di SantarcangeloNews.it

mercoledì 19 agosto 2015

Giusto e doveroso !!

"I nostri sindaci ne faranno una bandiera: i comuni dovranno utilizzare i profughi in attività sociali utili alla comunità. Lo Stato spende per loro, loro daranno una mano a svolgere servizi vantaggiosi al bene comune". È l'iniziativa annunciata dal Segretario del PSI e vice ministro dei Trasporti, Riccardo Nencini, per far fronte all'emergenza immigrazione, che i sindaci e gli amministratori socialisti di tutta Italia metteranno in atto per favorire l'integrazione dei migranti che sbarcano nel nostro Paese. "La strada percorsa già dal Sindaco socialista di Fano"- ha aggiunto Nencini. "Utilizzando le associazioni locali e interagendo con le prefetture. Il modo migliore per favorire l'integrazione, Se Kapò Salvini facesse una telefonata ai sindaci leghisti... - See more at: http://www.partitosocialista.it/#sthash.gTHyUmSj.dpuf

domenica 16 agosto 2015

Sanità in Romagna : Tempi d'attesa, questa non è la soluzione

 Di fronte alle  soluzioni prospettate nei giorni scorsi dall’assessore regionale alla salute Venturi che, in procinto di presentare il piano per ridurre i tempi d’attesa, ha proposto l’aumento di prestazioni aggiuntive (ad.es.domenica) attraverso il privato accredito, la Uil ritiene che dette scelte, debbano avere esclusivamente la caratteristica della emergenzialità. A questa deve far seguito un programma strutturato che faccia leva sulla disponibilità e la volontarietà dei professionisti o sull’aumento della committenza esterna, solo dopo avere saturato la potenzialità produttive delle strutture pubbliche della Romagna, anche uniformando gli orari istituzionali dei servizi, come è stato concordato nei diversi protocolli di intesa tra la conferenza socio sanitaria e i sindacati. Ci aspettiamo quindi che la Regione intenda ragionare su prestazioni aggiuntive partendo dalla ricerca prima di tutto di uniformità dell’apertura dei servizi. Ci aspettiamo soprattutto che i costi delle prestazioni siano uniformi nei vari territori, competitivi con il pubblico e che il ricorso ai privati non diventi strutturale. Il ruolo dei privati è importante, ma devono essere consapevoli che accreditarsi non vuole dire pensare elusivamente al profitto. Con lo scopo di migliorare il servizio pubblico, devono aiutare nelle prestazioni eccellenti, ma pure in quelle ordinarie e meno. 

 Paolo Palamarini, coord.sanità UIL area Romagna

Ravenna I Socialisti verso le elezioni comunali del 2016

 A sinistra, ma soprattutto dalla parte dei cittadini. L’8 giugno l’assemblea degli iscritti al Partito Socialista del comune di Ravenna e il 29 giugno il Direttivo provinciale, riuniti per definire il percorso che dovrà portarci al rinnovo del consiglio comunale di Ravenna nella primavera del 2016, hanno deciso che si debba sviluppare ed arricchire l’esperienza fatta con la lista Emilia Romagna CIVICA presentata alle elezioni regionali del novembre scorso da Socialisti, Verdi e movimenti civici; una decisione che si fonda sulle seguenti considerazioni: ▫rispetto a quella esperienza sono maturate, nella realtà locale ravennate, positive novità, rilevanti per mettere in campo una progetto presumibilmente capace di ridare vigore ad una azione amministrativa di sinistra e di centro sinistra che produca importanti discontinuità con un presente ed un recente passato piuttosto insoddisfacenti; ▫tra queste novità, vi è l’emergere di un utile incontro, libero da schemi, tra diverse espressioni della sinistra, al quale il riformismo socialista in Romagna tradizionalmente non si sottrae, e forme associative della società civile desiderose di misurarsi con il governo della cosa pubblica senza pregiudizi ideologici; ▫il principale partito del centro sinistra, il Pd, vive una stagione di arroccamento ed è incapace perciò di superare la routine di interessi consolidati e di rivolgersi convintamente a tutta la sinistra e a quelle nuove istanze di cambiamento; ▫si tratta quindi di sensibilità non tutte rappresentate soltanto dai partiti tradizionali; ▫nessuna confusione politica dunque, ma una alleanza di natura civica, sensibile ad esigenze di equità, laicità, ambientaliste, di cambiamento e di buon governo, quali: il contenimento della fiscalità locale e il corretto utilizzo delle poche risorse privilegiando la scuola pubblica, il welfare e i beni comuni (dall’acqua ai servizi), il responsabile uso del territorio, la salvaguardia dell’ambiente e il turismo, la semplificazione burocratica, favorendo una vera partecipazione dei cittadini alle scelte fondamentali per lo sviluppo futuro della città. Il socialismo democratico e riformista poggia su due presupposti, la libertà e l’equità, che riassumono le libertà individuali e collettive ed i relativi diritti civili e sociali, e tutto ciò che rende giustizia delle disparità. La ‘famiglia’ socialista può essere l’approdo per tanti cittadini ormai senza rappresentanza e per quanti nella sinistra condividono questo modello. Questi l’auspicio e il commento in casa socialista, mentre sono in corso proficui incontri con quanti possono aderire al progetto di dare a Ravenna un futuro migliore. ______________________________________________________________________________________________________

martedì 11 agosto 2015

Gnassi : perchè il NO della Conferenza dei Servizi alla discarica di San Leo

Un progetto ambientalmente incompatibile con il sito proposto. È arrivata una bocciatura ufficiale per la discarica che la ditta CABE di Santarcangelo puntava a realizzare a Pian della Selva – Fontanelle a San Leo.
Venerdì il presidente della provincia Gnassi ha firmato, a conclusione dei lavori della Conferenza di Servizi, il decreto che sancisce il parere negativo alla V.I.A, valutazione di impatto ambientale.
Tra le problematiche emerse, l’impatto visivo dell’impianto, la tipologia e il flusso di traffico sulle strade provinciali interessate, la presenza di abitazioni a ridosso del perimetro della struttura, la non completa disponibilità dell’area da parte della ditta. E’ stata riscontrata inoltre l’incompatibilità urbanistica e territoriale dell’area in esame, suffragata da atti e documenti del Comune di San Leo e dell’Ufficio Pianificazione Territoriale della Provincia stessa.

Nei mesi scorsi erano state tante le iniziative contro la discarica portate avanti da un comitato formatosi ad hoc e sostenuto da molte associazioni ambientaliste.
“La conferenze dei Servizi– commenta il presidente Gnassi- ha espresso il suo parere formale, tenendo prioritariamente conto degli aspetti tecnici della questione. Il giudizio è chiaro e trasparente, e afferma una posizione che va rimarcata per il nuovo valore che immette al territorio e a chi vi risiede. Si afferma infatti una cultura del territorio e della sua vocazione, non più intesa come museificazione (con la quale comunque il progetto risulta incompatibile) ma anzi come leva di uno sviluppo possibile, sostenibile e richiesto a gran voce dalle comunità e che respinge la leva delle funzioni improprie, che poco o nulla hanno a che fare con quel territorio e la sua vocazione”.
Soddisfatto il Comitato San Leo dice No alla Discarica.“Apprendiamo con piacere che molte delle argomentazioni sollevate dai cittadini portatori d’interessi, e dal Comitato, in questi concitati mesi hanno avuto rilevanza fondamentale sull’esito finale.”
“La partecipazione attiva – prosegue il Comitato – dei cittadini -di San Leo e della Valmarecchia-, che il comitato ha coinvolto, informato e sostenuto, ha permesso di ottenere le importanti prese di posizione delle amministrazioni della valle e la rettifica del Piano Urbanistico Attuativo (PUA) da parte del Comune. L’idea dell’Amministrazione -con il PUA di ‘iniziativa pubblica’ approvato nel 2014-, e della ditta, che quell’area potesse essere idonea ad ospitare un impianto di gestione rifiuti viene altresì confutata. Nonostante l’importante risultato ottenuto, emerso nelle argomentazioni del decreto, al Comitato preme ricordare che la rettifica del PUA può essere considerata solo una temporanea correzione, in vista di una nuova destinazione urbanistica del sito, compatibile con le caratteristiche dell’ambiente circostante.”
Andrea Polazzi    Newsrimini.it

Perché a sinistra la LEGALITÀ ha preso il posto della GIUSTIZIA?


Pubblicato il 08-08-2015 Avanti! online


È un mantra. Ovunque si tende l’orecchio si sente sempre la stessa musica: legalità. Sono lontani i tempi di una sinistra che si occupava di giustizia. Legalità e giustizia non sono sinonimi, al contrario di quanto una classe politica sprovveduta, insieme ad una opinione pubblica con i paraocchi e spesso ipocrita, potrebbe pensare.
Per fare qualche esempio, le coppie di fatto non sono legali, ma è una questione di giustizia riconoscerle. Legalità è rispetto delle regole che certamente sarebbe cosa gradita anche a chi scrive. Giustizia è invece contrastare quelle regole, qualora siano contrarie a giusti principi e adoperarsi per cambiarle. Era illegale proteggere, ai tempi del nazifascismo, un ebreo, ma era consono a giustizia. Giustizia è adoperarsi affinché la legalità non sia una limitazione delle libertà individuali e collettive. Giustizia, nell’accezione di giustizia sociale, è poi il riconoscere le differenze, concetto racchiudibile nel famosa citazione di Pietro Nenni “Mai fare parti uguali tra diseguali”.
Giustizia è un sistema progressivo dell’imposta basato sulla capacità contributiva al contrario della salviniana aliquota unica; giustizia è riconoscere un diritto a chi viene disconosciuto.
Giustizia è quel valore che una sinistra smarrita potrebbe e dovrebbe rimettere al centro e sarebbe il più grande antidoto alla demagogia e al populismo che ha contagiato ampi settori del paese, della politica e della sinistra.
Giustizia è, in altre parole, equilibrio e misura, concetto che troppo spesso la sinistra ha avuto serie difficoltà a comprendere.
Francesco Meringolo
Consiglio Nazionale PSI

lunedì 10 agosto 2015

E se a qualcuno passasse la voglia di fare la raccolta differenziata?

Questa è la situazione del cassonetto della plastica in via Terranova a Santarcangelo!! Hera invece di sponsorizzare di qua e di là non farebbe meglio a ripristinare il servizio precedente anziché passare ogni 15 giorni come pare voglia fare ora? Oppure, non si possono aumentare i cassonetti ? Dai oggi, dai domani a qualcuno può anche passare la voglia di fare la raccolta differenziata..... dopo tutto le tariffe aumentano sempre!!

Le ragioni del NO alla discarica di San Leo

La Provincia dice no definitivo alla discarica di San Leo, le ragioni della bocciatura

La Provincia dice no definitivo alla discarica di San Leo, le ragioni della bocciaturaAmbienteRimini
12:55 - 10 Agosto 2015
La Provincia di Rimini stoppa il progetto dell'impianto di trattamento e recupero di rifiuti inerti, con contestuale discarica, a San Leo, in località Pian della Selva. E' infatti negativa la valutazione di impiatto ambientale, resa esecutiva lunedì mattina con decreto 89/2015 firmato dal Presidente della Provincia Andrea Gnassi. Bocciato quindi il progetto delle Cabe Srl di Santarcangelo: il rapporto di impatto ambientale ha giudicato la proposta incompatibile con il sito in cui sarebbe stata realizzata. Elementi "decisivi e non superabili", si legge in una nota della Provincia, "l'impatto visivo dell'impianto in progetto, la tipologia e il flusso di traffico sulle strade provinciali interessate, la presenza di abitazioni a ridosso del perimetro dell'impianto", nonchè "la non completa disponibilità dell'area da parte della ditta". 
E’ stata riscontrata inoltre l’incompatibilità urbanistica e territoriale dell’area in esame, suffragata da atti e documenti del Comune di San Leo e dell’Ufficio Pianificazione Territoriale della Provincia stessa.

da " altarimini.it "

La Provincia dice no definitivo alla discarica di San Leo !!

Finalmente una bella notizia, grazie a tutti coloro che non sono stati alla finestra, una grande vittoria non solo per i leontini ma per tutta la Valmarecchia, grazie Gnassi! Certo che un tempo si esultava quando si riusciva a fare qualcosa di positivo, oggi quando si impedisce di fare qualcosa di dannoso......ma tant'è .....questi sono i tempi !!


La Provincia di Rimini stoppa il progetto dell'impianto di trattamento e recupero di rifiuti inerti, con contestuale discarica, a San Leo, in località .
ALTARIMINI.IT

sabato 8 agosto 2015

Socialisti e Anarchici sempre insieme per la LIBERTA!!

Socialisti e Anarchici insieme per la LIBERTÀ sempre, buon sangue non mente!!

‎Appello di solidarietà con il popolo curdo! - manifestazione a Cesena.

Il Socialisti italiani sempre INTERNAZIONALISTI !!
Segnalo la convinta adesione del Partito Socialista e della Federazione dei Giovani Socialisti di Cesena! La nostra presenza è sintetizzata in una poesia di un poeta curdo, che spero vi piaccia!
QUANDO IL KURDISTAN SARÀ UNITO
di Ahmed Mukhtar
Quando un giorno il Kurdistan sarà unito
- certo quel giorno verrà -
tornerà nei villaggi
l'arte antica, l'antica conoscenza.
I giovani della patria uniranno questa terra
da Kermanshah fino a Urmia
e anche Jezira, Kanaquin e le terre di Ur.
Forti si alzeranno i venti delle tribù
e i nemici saranno vinti
come da Rostam sul campo di battaglia.
E poi dopo la vittoria
lavoreranno a costruire la nuova patria
e la strada arriverà fino ai monti.
E le alture fioriranno di giardini, castelli
e vie che raggiungeranno l'occidente
e nella gioia si alzerà lo stendardo della nazione.

In 5 anni 33 miliardi mobilitati tra Italia e San Marino e 1 miliardo si nasconde

Tra il 2009 e il 2014 sono stati movimentati tra Italia e San Marino oltre 33 miliardi. Lo ha scoperto la Guardia di Finanza che ha avviato un piano operativo nei confronti degli oltre 58mila soggetti che hanno trasferito il denaro dall’Italia alla Repubblica del Titano o viceversa.
I controlli hanno consentito di individuare finora redditi nascosti al fisco per oltre 850 milioni e un’Iva evasa per circa 153 milioni. Sono1.050 le posizioni controllate al momento dagli uomini delle Fiamme Gialle.
(fonte Ansa)
Redazione Newsrimini

La terza casa dell'Acqua a San Martino-Sant'Ermete




Una nuova Casa dell’Acqua verrà installata in località San Martino-Sant’Ermete, all’interno dell’area pubblica di via Trasversale Marecchia, angolo via XII Dicembre. Il via libera alla terza sorgente urbana, dopo quelle installate nel capoluogo e a San Vito, è stato dato nei giorni scorsi dalla Giunta comunale con l’approvazione del relativo protocollo d’intesa fra Comune, Hera, Romagna Acque Società delle Fonti e Società Adriatica Acque. La nuova fonte rientra nel progetto “Sorgente Urbana” con la quale gli enti coinvolti, nel riaffermare che l’acqua è un bene di tutti e che quella erogata dalla rete pubblica è buona, controllata ed economica, sottolineano anche l’attenzione riservata al rispetto dell’ambiente. Nello scorso anno, infatti, in Italia sono stati raccolti circa sei miliardi di bottiglie di plastica, pari a 40 volte la circonferenza della terra, mentre ogni anno nel nostro Paese per trasportare la sola acqua minerale circolano 300mila Tir.
Una nuova Casa dell'Acqua installata entro settembre a San Martino-Sant'Ermete

Hera Spa, attraverso la Società Adriatica Acque, da tempo promuove l’iniziativa “L’Acqua dei Sindaci” che coinvolge altre città italiane ed altre società gestrici del servizio idrico integrato, con l’obiettivo di creare un network legato all’acqua potabile, fra i sindaci di alcune città del nord-est, che attraverso il manifesto dell’acqua si impegnano a garantire la qualità dell’acqua erogata, assicurando ai cittadino che l’acqua che esce dal rubinetto è attentamente controllata dai laboratori dei singoli acquedotti e dagli organi sanitari preposti. Inoltre, l’acqua che esce dal rubinetto oltre ad essere sicura e controllata, è anche economica dal momento che un litro costa poco più di 0,001 euro e quindi 500 volte meno di quella minerale. Anche Romagna Società delle Fonti Spa, alla luce dell’importante ruolo che riveste nell’ambito del territorio romagnolo, quale soggetto a capitale pubblico che concorre a garantire la fornitura di un servizio di primaria importanza come l’approvvigionamento dell’acqua per l’intero fabbisogno dei cittadini romagnoli, intende promuovere, come già avvenuto in passato attraverso le campagne di sensibilizzazione sul risparmio idrico, iniziative volte a valorizzare la risorsa idrica con l’obiettivo di educare sempre più il cittadino ad un uso consapevole della risorsa idrica, incentivando l’uso dell’acqua del rubinetto in sostituzione delle acque minerali.
“Per l’Amministrazione comunale - sottolineano l’assessore ai Lavori Pubblici Filippo Sacchetti e quello all’Ambiente Pamela Fussi - l’installazione della Casa dell’Acqua a San Martino-Sant’Ermete va innanzitutto nella direzione di dotare le frazioni di nuovi servizi che, in questo caso, favoriscono il rispetto dell’ambiente dal momento che scegliere l’acqua pubblica invece di quella in bottiglia significa innanzitutto ridurre le emissioni di CO2”. “Il riscontro particolarmente positivo delle Case dell’Acqua installate da alcuni anni nel piazzale Augusto Campana e a San Vito – aggiungono i due assessori - confermano quanto i cittadini apprezzino questo servizio che si traduce in un concreto risparmio economico per le famiglie”.
“La scelta di installare la nuova fonte erogatrice di acqua liscia o gassata in via Trasversale Marecchia, angolo via XII Dicembre – concludono gli assessori Sacchetti e Fussi – è motivata dal fatto che l’area è centrale rispetto al centro abitato e ben visibile oltre ad essere facilmente raggiungibile per i pedoni grazie alla presenza di un percorso protetto”. La nuova Casa dell’Acqua, i cui costi saranno sostenuti da Romagna Acque e da Hera, sarà inaugurata entro settembre. Hera si farà carico anche della realizzazione delle necessarie predisposizioni per l’alloggiamento e il funzionamento della struttura (platea, contatore idrico, scarichi, pozzetti), mentre l’Amministrazione comunale sosterrà i costi relativi all’utenza elettrica e al consumo di acqua per una spesa complessiva annua stimata in 2.000 euro. Qualche dato sulle Case dell’Acqua del capoluogo (installata nel giugno 2011) e di San Vito (inaugurata nel giugno del 2013). In base ai report forniti da Adriatica Acque (aggiornati al 30 giugno 2015), la prima eroga mediamente 1.729 litri di acqua al giorno, la seconda 1.106. L’utilizzo delle Case dell’Acqua al posto della minerale in Pet da 1,5 litri ha permesso un risparmio complessivo di oltre 2.200.000 bottiglie di plastica. Il risparmio annuo, calcolando una media di 0,20 euro al litro per l’acquisto di comuni acque minerali, è pari a 609.000 euro.