A sinistra, ma soprattutto dalla parte dei cittadini. L’8 giugno l’assemblea degli iscritti al Partito Socialista del
comune di Ravenna e il 29 giugno il Direttivo provinciale,
riuniti per definire il percorso che dovrà portarci al rinnovo del
consiglio comunale di Ravenna nella primavera del 2016,
hanno deciso che si debba sviluppare ed arricchire
l’esperienza fatta con la lista Emilia Romagna CIVICA
presentata alle elezioni regionali del novembre scorso da
Socialisti, Verdi e movimenti civici; una decisione che si
fonda sulle seguenti considerazioni:
▫rispetto a quella esperienza sono maturate, nella realtà
locale ravennate, positive novità, rilevanti per mettere in
campo una progetto presumibilmente capace di ridare vigore ad una azione amministrativa di sinistra e di centro
sinistra che produca importanti discontinuità con un presente ed un recente passato piuttosto insoddisfacenti;
▫tra queste novità, vi è l’emergere di un utile incontro, libero da schemi, tra diverse espressioni della sinistra, al
quale il riformismo socialista in Romagna tradizionalmente non si sottrae, e forme associative della società civile
desiderose di misurarsi con il governo della cosa pubblica senza pregiudizi ideologici;
▫il principale partito del centro sinistra, il Pd, vive una stagione di arroccamento ed è incapace perciò di superare la
routine di interessi consolidati e di rivolgersi convintamente a tutta la sinistra e a quelle nuove istanze di
cambiamento;
▫si tratta quindi di sensibilità non tutte rappresentate soltanto dai partiti tradizionali;
▫nessuna confusione politica dunque, ma una alleanza di natura civica, sensibile ad esigenze di equità, laicità,
ambientaliste, di cambiamento e di buon governo, quali: il contenimento della fiscalità locale e il corretto utilizzo
delle poche risorse privilegiando la scuola pubblica, il welfare e i beni comuni (dall’acqua ai servizi), il responsabile
uso del territorio, la salvaguardia dell’ambiente e il turismo, la semplificazione burocratica, favorendo una vera
partecipazione dei cittadini alle scelte fondamentali per lo sviluppo futuro della città.
Il socialismo democratico e riformista poggia su due presupposti, la libertà e l’equità, che riassumono le libertà
individuali e collettive ed i relativi diritti civili e sociali, e tutto ciò che rende giustizia delle disparità.
La ‘famiglia’ socialista può essere l’approdo per tanti cittadini ormai senza rappresentanza e per quanti nella sinistra
condividono questo modello.
Questi l’auspicio e il commento in casa socialista, mentre sono in corso proficui incontri con quanti possono aderire
al progetto di dare a Ravenna un futuro migliore.
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