martedì 30 agosto 2011

Abbiamo la nuova giunta!

Abbiamo la nuova giunta, cresce il peso politico e la responsabilità di noi Socialisti che, con la carissima compagna Monica abbiamo oltre alla conferma delle deleghe alla Scuola, Sport e Tempo Libero, la nuova importantissima delega alla Cultura, una novità assoluta per i Socialisti e per la città, che abbiamo cercato e voluto convinti come siamo di poter fare bene.

sabato 27 agosto 2011

I CRISTIANI PAGANO LA CHIESA NO.

La Festa nazionale socialista di domenica 4 settembre verrà dedicata dal PSI a spiegare ai cittadini quali e quanti siano i privilegi e le agevolazioni fiscali di cui gode la Chiesa italiana e come nessuno di questi sia stato messo in discussione in una fase così delicata. Inizieremo in quella sede una raccolta di firme  su una
proposta di legge di iniziativa popolare affinché la Chiesa italiana faccia la sua parte in un momento in cui tutti sono chiamati a fare sacrifici. Ricordo che l’insieme dei benefici (esenzione dal pagamento dell’Ici, pagamento degli insegnanti di religione da parte dello Stato e 8 per mille) valgono tra gli 8 e i 10 miliardi
di euro.  Questa campagna, iniziata un mese fa,  si rivolge a tutti i cittadini italiani nel nome della equità
e della giustizia. Niente di anticlericale ma semplicemente l’appello ad una responsabilità condivisa.
I cristiani pagano, la Chiesa no.
RICCARDO NENCINI

mercoledì 24 agosto 2011

I fatti di Verucchio


Qualche giorno fa, approfittando del buio della notte, alcuni esponenti della Giovane Italia, organizzazione giovanile del Pdl, che però per toni usati, iniziative adottate e idee espresse dai suoi esponenti riminesi, sembra rifarsi più al neofascista MSI della Prima Repubblica, hanno applicato alcuni cartelli sotto le targhe di alcune strade di Villa Verucchio, promettendo di compiere questa poco edificante azione anche a Rimini nel prossimo futuro. L'intento era quello di "riscrivere" la toponamistica, cambiando nome alle vie dedicate alle "icone liberticide della sinistra" per intitolarle a personaggi indubbiamente importanti, come D'Annunzio, Gentile e Marinetti, ma inequivocabilmente ricollegabili all'area politica in cui si colloca la "Giovane Italia". Tra gli "epurati" Marx, Lenin, Che Guevara, Togliatti e Pertini. E se l'azione contro i primi quattro è, in un certo senso, più comprensibile, quella contro quest'ultimo mi ha particolarmente stupito e disgustato, e non tanto e non solo perchè i primi sono icone comuniste mentre invece Pertini era socialista. Il motivo è un altro: Pertini, Presidente della Repubblica tra il 1978 e il 1985, è diventato un simbolo di unità Nazionale per tutti gli italiani, un luminoso esempio di di spirito di sacrificio, di saggezza, di onestà, e di coraggio. La sintesi, in pratica, di tutte le qualità della Buona Politica, e che per questo viene ricordato spesso non solo da noi socialisti, che di lui andiamo fieri, ma da tanti esponenti politici di destra e di sinistra. Pertini fu incarcerato e confinato più volte per volere del fascismo, combattè nella Resistenza, fu deputato socialista per tanti anni fino a diventare Presidente, e durante quei 7 anni ha agito tante volte per la difesa dei cittadini, in occasione del terremoto dell'Irpinia, contro le Brigate Rosse e, in generale, il terrorismo. E allora perchè prendersela proprio con Pertini? Ci ho pensato e alla fine, chiarissima e sconfortante, mi è arrivata la risposta: Sandro Pertini, secondo le ricostruzioni storiche, insieme agli altri esponenti del Cln Leo Valiani, Luigi Longo ed Emilio Sereni, decise per la fucilazione del Duce il 28 aprile 1945. E allora mi chiedo: quale odio, quale rancore può animare dei giovani entrati in politica non solo dopo la fine del fascismo, ma anche dopo la fine delle Prima Repubblica, per andare a ripescare un episodio così tragicamente lontano? Come possono questi giovani contribuire al futuro dei loro coetanei se rimangono con la testa così ostinatamente e pervicacemente girata all'indietro per vendicare tragici fatti passati alla storia? Non mi stupisco perciò che uno di loro, qualche anno fa, annunciasse che il 25 aprile si festeggia la liberazione dell'Italia dal pericolo comunista, avvenuta grazie agli americani. E allora, a chi fa revisionismo dando a Pertini e agli altri protagonisti della Resistenza dei "liberticidi" non possiamo che rispondere che in Italia di liberticida, c'è stato un solo regime: il fascismo.
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Nel "Corriere" di sabato 13 agosto, il signor Giuseppe Dellavalle, che non ho il piacere di conoscere, fa una rilettura polemica della mia lettera pubblicata, sempre su questo giornale, il 10 agosto, in cui commentavo l'azione della "Giovane Italia" che ha visto la sostituzione delle targhe di alcune via della città di Verucchio. Il signor Dellavalle ritiene oltremodo eccessiva la mia indignazione e preoccupazione per questo gesto, derubricandolo semplicemente a "stupida goliardata". Convengo con lui che di questo si è trattato, ma resto dell'idea che non bisogna mai abbassare la guardia su episodi di palese revisionismo e rilettura di parte della Storia, specie se si gettano ombre su personaggi che, come Pertini, dovrebbero solo essere ringraziati per l'altissimo servizio reso alla Nazione, e non dovrebbero mai essere oggetto di divisione, e di odio. Ricordo infatti a tutti i cittadini, e specialmente al Dellavalle, il quale sostiene che parlare dei miti della Resistenza a 66 anni di distanza sia solo "demagogia", che se noi tutti abbiamo la libertà di fare politica, di esprimere le nostre opinioni, anche di vederle pubblicate sugli organi di stampa, lo dobbiamo proprio a chi ha combattuto e si è sacrificato perchè nel nostro Paese venissero ripristinati i diritti civili e politici, che il Fascismo aveva spazzato via. E per questo sì, non ho nessuna remora a dire che Pertini è un mio idolo, e non mi scalfiscono nemmeno le storie che riporta il Dellavalle su un Pertini sanguinario vendicatore. Perchè è vero, io non c'ero in quel periodo storico, al contrario del signor Dellavalle, ma anche se ho solo 24 anni, la storia la conosco come e forse, permettetemelo in virtù di quello che ha scritto, anche meglio di lui, e proprio per questo non posso essere accusato di "vivere di miti" come se fossi un credulone che assimila pedissequamente le storie che gli vengono raccontate. Inoltre non mi infastidisco di fronte alla ricostruzione del comportamento degli Alleati che mi viene sbattuta contro come verità scomoda, penso che sinceramente non cambi nulla nella valorosa storia della Resistenza. E siccome surretiziamente, con la scusa della crisi economica, la festa della Liberazione del 25 aprile è stata annullata dal Governo, credo che ci sia ancor più bisogno, da oggi, di mandare un forte e vibrante messaggio alle nuove generazioni: ragazzi, non dimenticate che, se siete liberi, lo dovete a chi ha combattuto per voi.

Francesco Bragagni
Segretario Provinciale del PSI di Rimini


domenica 21 agosto 2011

Sulla attuale situazione politica

Che qualche goccia del fango che questi signori (Officina & company – IDV ufficiale ) si gettano da mesi a palate non giungesse prima o poi anche a noi Socialisti cominciava a preoccuparci creandoci qualche problema d’identità.
Del tipo, se questi signori non ci attaccano significa che stiamo sbagliando, ma non abbiamo dovuto aspettare troppo a conferma che la demagogia e l’antipolitica colpiscono prima di tutti chi fa politica con seriètà e impegno, spesso nell’ombra , nell’interesse dei cittadini.
Evidentemente questi signori non hanno la benché minima idea di cosa voglia dire stare in un partito, fare dei patti , sottoscrivere un programma, ricevere la fiducia degli elettori , confrontarsi con gli alleati anche in maniera forte e dialettica, per la sua realizzazione.
Mancando questi fondamentali della politica le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, attacchi personali, clima da caccia alle streghe, insinuazioni gratuite, processi alle intenzioni, che potrebbero anche rappresentare un gustoso passatempo per chi voglia divertirsi, ma non cambiano di una virgola i problemi della città. Tutto ciò è da irresponsabili e noi non lo siamo. Se qualcuno smette di essere partito, che significa anche avere un proprio codice di comportamento e comincia a praticare la guerra per bande attaccando tutto e tutti, senza confrontarsi con i problemi reali anche dopo i nostri ripetuti inviti, disertando i tavoli del confronto attaccandosi a cavilli formali o alle famosi questioni di principio, prima o poi la corda si rompe e si pagano le conseguenze. In questo clima di impazzimento generale, chi come noi Socialisti cerca di portare avanti il proprio programma e quello della coalizione con serietà , coerenza e senso di responsabilità, viene dipinto come chi è disposto a barattare le proprie idee in cambio di qualche poltrona.
Quale sarebbe poi ? Ce lo vogliono dire questi signori, duri e puri?
Se siamo arrivati ad una giunta PD-PSI non l’abbiamo voluto certamente noi , anzi come ben sapete abbiamo tentato in più occasioni e in tempi diversi di recuperare un rapporto con tutti i sottoscrittori del programma del 2009 ma non siamo stati mai ascoltati. E noi che dovevamo fare? Abbiamo fatto solamente il nostro dovere e tenuto in conto il patto con gli elettori.
Chi disattende i patti e si sottrae al confronto politico, non si deve lamentare se qualcun altro indirettamente ne viene in qualche modo avvantaggiato, è nelle logica delle cose. Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Nel merito delle questioni per cui siamo stati chiamati in causa:
PSC : il nostro voto del luglio 2010, come oramai ci stiamo stancati di ripetere , era di approvazione con riserva ,in particolare ci siamo astenuti o votato contro guarda caso proprio su quelle aree cadute poi sotto le osservazioni della Provincia e con le stesse motivazioni che già noi Socialisti avevamo espresso in sede di voto.
Successivamente, dopo le dimissioni dell’assessore Fiori , abbiamo seguito costantemente per mesi , unici nel confronto con il PD la variante con il taglio del 20% delle potenzialità edificatorie di quelle aree oggetto delle riserve della Provincia. Ed è pronta per essere adottata.
Contestualmente sempre soli nel confronto con il PD abbiamo riesaminato il RUE attraverso centinaia di osservazioni giunte da privati e associazione concordando modifiche sostanziali dello stesso , sempre nella direzione della tutela dei diritti dei cittadini. Ed è pronto per essere approvato.
ASP: sfido chiunque a provare l’esistenza di un atto o di una dichiarazione di noi Socialisti che vada nella direzione contraria a quella che è la nostra posizione oramai storica in materia, risale al 2003 prima della legge sulle ASP, contrarietà alla fusione con il Valloni, autonomia dell’ASP Valle Marecchia in una prospettiva di sviluppo nella direzione di altri servizi alla persona anche di quelli svolti attualmente dall’ASL E’ ciò che si legge nel programma aggiornato e condiviso da tutti i partiti della coalizione concordato appena pochi giorni fa. A proposito di poltrone , cari amici dell’ IDV ufficiale e FDS, se il programma andava bene, come mai adesso sparate contro tutto e tutti e mettete in discussione l’alleanza?
Meglio tacere.

Fiorenzo Faini seg. PSI
Santarcangelo di R e Valmarecchia.



L'IRCOCERVO

I neo cattocomunisti: Bindi e Vendola
Se, per caso, in giro ci fosse ancora qualcuno che dubita che l'operazione PD voluta da Veltroni nel 2008 non è stata altro che una miope alchimia costruita sulle macerie del compromesso storico, i fatti, le parole di questi giorni, nei quali si intrecciano ansie e timori per il futuro dell'Italia, sgangherate pseudoanalisi con annesse stravaganti proposte demagogiche figlie del mostro (sempre desto) dell'antipolitica, ipocrite prese di posizione ma pure ipotesi di lavoro meritevoli di attenzione e approfondimento, è servito.
Il colpo di maglio al già traballante e instabile equilibrio politico del Pd, alla sua credibilità come partito inteso come felice e feconda sintesi tra i diversi riformismi italiani, l'ha inferto la signora Rosaria Bindi che, con poche battute ha disvelato le profonde e non rimediabili contraddizioni che stanno alla base della costruzione di quello che si può tranquillamente definire alla stregua di un ircocervo, animale che non è mai esistito in natura.
Già, perchè quanto affermato dalla Presidente del Pd,che qualcuno tra i suoi fans, vorrebbe nientepopodimenoche capo della coalizione di csx (Dio ci scampi!),
(http://www.lettera43.it/politica/23858/bihttndi-contraria-all-ici-sui-beni-vaticani.htm), è la plastica dimostrazione di come all'interno del Pd, (partito al quale, a suo tempo, i socialisti non vollero aderire a difesa della propria autonomia e a tutela di valori identitari tra cui spicca la laicità dello stato, pagando il salatissimo presso di venire esclusi dal parlamento), su questioni che danno la cifra dellla capacità di essere laici e riformisti e non piegati ai desiderata del mondo clericale, le contraddizioni esplodano fragororsamente, dando la misura del permanere di un'irresolutezza devastante sui grandi temi che sono dirimenti per l'esistenza stessa di un partito della sinistra riformista.
Non a caso la Rosy, sul tema, si dichiara perfettamente d'accordo con Casini, al quale, per la verità, va almeno riconosciuta una coerenza di fondo che, piaccia o no,lo rende un'interlocutore credibile non fosse altro perchè rivendica con forza il suo essere democristiano e non certo un cattocomunista di nuovo conio come
la Rosy da Sinalunga o certi altri esponenti di scuola democristiana (e antisocialista) che ricoprono ruoli apicali nel Pd come, tanto per fare un cognome, Dario Franceschini o peggio i predicatori di narrazioni da nulla catodico.
Per "dare un senso a questa storia" (Vasco Rossi), per non dare l'impressione "di stare a spalmare l'Autan sulle zanzare" (Maurizio Crozza), per rendere davvero il Pd altra cosa dall'attuale immagine dell'ircocervo che di sè consegna il Pd, a Pier Luigi Bersani non sarà sufficiente sperare che passi anche questa tempesta estiva in attesa di collocarla sotto il tappeto delle tante contraddizioni del suo partito.
Dovrà, inevitabilmente scegliere se continuare il viaggio verso una sinistra contemporanea e laica in compagnia chi è per sua stessa natura funzionale a tale disegno o, al contrario, seguitare ad essere condizionato dagli avanzi di sacrestia che ha in casa  e che sono i principali frenatori di un qualsivoglia disegno strategico che consideri Santa Romana Chiesa non un avversario, ma semplicemente un segmento della nostra Italia, importante fin che si vuole, ma con eguali diritti e pari doveri.

giovedì 18 agosto 2011

ELIMINARE I PRIVILEGI ALLA CHIESA CATTOLICA


MANOVRA. PER IL PSI E' NECESSARIO ELIMINARE I PRIVILEGI ALLA CHIESA CATTOLICA
mercoledì 17 agosto 2011

Per Nencini tuttavia occorre che: “Chi ha di più paghi di più. In questo contesto appare necessario che anche alla
Chiesa Cattolica  sia chiesto di fare la sua parte, eliminando gli attuali privilegi fiscali e finanziari di cui continua a godere, cosa che non avviene con questa manovra del Governo nazionale”.
La proposta del segretario ha subito ottenuto un ampio consenso nel partito.
Roberto Biscardini si è detto  pienamente d’ accordo con Riccardo Nencini: “Non è giusto che sia concesso solo alla
Chiesa di non fare sacrifici. Bisogna che il Parlamento faccia giustizia. Senza la quota non dovuta dell'8 per mille
e introducendo l'obbligo anche per la Chiesa di pagare l'ICI sugli immobili commerciali si recuperebbero almeno
8 miliardi di euro all'anno. Non è poco."

"Tra le tante iniquita' di questa manovra spicca la eliminazione delle festelaiche mentre vengono salvate quelle
religiose. Pasquetta, per il governo italiano, vale dunque più'della Festa dei lavoratori, onorata in tutte le
democrazie occidentali, e della Festa della Liberazione" cosi' Marco Di Lello, coordinatore della segreteria
nazionale del partito. "Evidentemente- conclude Di Lello- più'ancora dei diktat della Bce in Italia valgono quelli
del Vaticano:
spero che ilParlamento in un sussulto di dignita' corregga queste scelte nell'interesse di
tutti gli italiani, e non solo di una parte di essi".
Per Bobo Craxi: “Privilegi fiscali a enti religiosi e affini, assegnati con la revisione concordataria, oggi, con
la grave crisi in atto, non hanno più ragione di sussistere. Mi auguro - ha proseguito Craxi - che venga messa
mano a questa materia con spirito costruttivo e per ragioni di equità, non per altro: si recupererebbero, in misura
consistente, risorse sottratte allo Stato che, notoriamente, a sua volta ha sempre contribuito a sostenere e ad
alimentare enti e istituti religiosi con finalità pubblica”.

venerdì 12 agosto 2011

Piu treni a Santarcangelo


Approvato all'unanimità dal Consiglio Comunale di Santarcangelo l'OdG presentato dal consigliere socialista Trezza per il potenziamento della stazione di Santarcangelo.
PREMESSO
che la stazione di Santarcangelo di Romagna, anche di recente oggetto di un disservizio che ha bloccato due viaggiatori all’interno dell’ascensore per accedere ai binari, si trova ormai in uno stato di abbandono.
VERIFICATO
che ciò è dovuto anche all’esiguo numero di treni che giornalmente fermano a Santarcangelo causando disagi alla popolazione residente che si sposta per motivi di studio e lavoro ed ai turisti che sono costretti a scegliere altri mezzi per raggiungere la nostra città (il disservizio diventa palese soprattutto nel periodo del Festival e durante la stagione estiva che vede una ulteriore riduzione di fermate a fronte di un aumento del numero di presenze in città).
CONSIDERATO
come il tracciato della linea ferroviaria Bologna-Ancona sia stato storicamente modificato per consentire la fermata dei treni a Santarcangelo grazie all’intervento dell’allora primo cittadino Ludovico Marini che giunse ad interessare personalmente Cavour stesso della questione e di come il vecchio tracciato della linea Santarcangelo-Urbino proprio da qui partisse a rimarcare l’importanza strategica e “nodale” della nostra città.
VISTO inoltre:
-          che la mobilità sostenibile è un tema sempre più di attualità in quanto unanimemente riconosciuta come necessaria per giungere ad una impronta ambientale che preservi il nostro ecosistema limitando l’inquinamento atmosferico dovuto ai gas di scarico e conciliandola con il diritto alla mobilità. Tra gli interventi di mobilità sostenibile l’istituzione di ZTL, le piste ciclabili e il trasporto pubblico locale sia su ferro che su gomma.
-          che in materia di trasporto ferroviario regionale e locale competono alla Regione tutte le funzioni di programmazione, amministrazione e finanziamento dei servizi di trasporto pubblico, escluse le funzioni di sicurezza che invece sono rimaste di competenza dello Stato.
-          che l’Atto di indirizzo generale triennale 2011-2013 in materia di programmazione e amministrazione del trasporto pubblico regionale e locale mira a: “promuovere il trasporto pubblico quale soluzione ai problemi di qualità dell’aria, di congestione e di sicurezza nella mobilità locale e regionale” 
-          che la stazione di Santarcangelo è qualificata “silver” da Trenitalia al pari di stazioni limitrofe come Savignano individuandone dunque una funzione di discreta importanza;
IL CONSIGLIO COMUNALE DI SANTARCANGELO CHIEDE:
- che la Giunta Comunale si attivi presso gli uffici regionali preposti per garantire una intensificazione del  numero di fermate alla stazione ferroviaria di Santarcangelo, soprattutto negli orari di punta, ai treni da e per Bologna per i lavoratori pendolari e studenti;
- che il presente atto venga trasmesso al Presidente della Regione Emilia Romagna, alla Giunta e al Consiglio Regionale.
Il consigliere comunale
Angelo Trezza