venerdì 23 gennaio 2015

Comitato Acqua Bene Comune


Acqua - Rimini e provincia
 Rispettare il Referendum, Ripubblicizzare il servizio idrico
No ai colpi di mano, avviare una istruttoria pubblica,
 i cittadini devono discutere e decidere per l'affidamento del servizio idrico
Assemblea pubblica
Sabato 24 gennaio 2015 alle ore 16.00
a Rimini
Presso la sala del Buonarrivo
(sede della Provincia di Rimini)
Corso D'Augusto, 231
promossa dai Comitati Acqua Bene Comune Emilia Romagna



            In provincia di Rimini  il 12 giugno 2011 hanno votato 153.174 cittadini pari al 61,54 degli aventi diritto, 145.534 (96,01%) hanno votato Sì ai referendum contro la privatizzazione dell'acqua e contro il profitto in bolletta.
            Nel territorio Riminese è ormai da tempo scaduto l'affidamento del servizio idrico integrato, attualmente gestito da HERA in regime di proroga.
            Abbiamo saputo dell'intenzione del consiglio territoriale di ATERSIR, di procedere ad un nuovo affidamento del servizio tramite gara ad evidenza pubblica che produrrebbe la sostanziale privatizzazione del servizio idrico.
            Un passaggio così importante non può avvenire senza una istruttoria pubblica che prospetti la possibilità che i Comuni decidano l'affidamento in House ad una Azienda Speciale interamente dipendente dai comuni del Riminese stessi.
            Per la ripresa di controllo e di potestà decisionale dei Comuni su un fattore fondamentale del governo del territorio, per garantire gli interessi del territorio Riminese e dei suoi cittadini e della dovuta cura delle risorse idriche del territorio.
            Chiediamo ai sindaci di fermare il processo che si è avviato per non trovarci di fronte al fatto compiuto, l'acqua è un diritto umano fondamentale e come tale richiede percorsi democratici e senso del ruolo pubblico delle istituzioni.
Sono invitati a partecipare i Sindaci e gli amministratori pubblici, i consiglieri comunali e tutti i cittadini


 Comitati Acqua bene comune Emilia Romagna

martedì 20 gennaio 2015

E nel centro-sinistra di questo non si discute?

L’aggregazione delle agenzie della mobilità della Romagna è un’operazione che presenta molti aspetti controversi. Lo rileva Marco Lombardi, consigliere regionale di Forza Italia in scadenza di mandato. “La Regione, anche nel campo del Trasporto Pubblico Locale, ha creato un sistema in cui i Comuni, come per i servizi pubblici locali, sono soci sia di chi gestisce il servizio sia dell’organismo che dovrebbe controllare e sovraintendere al servizio medesimo, concretizzando così un enorme ed evidente conflitto di interessi che aumenta i costi e peggiora i servizi”.
Un’operazione che arriverà in fretta e furia nei consigli comunali, nonostante i contorni legislativo del percorso per Lombardi non siano ancora certi, che prevede di trasformare “Agenzia Mobilità, che oggi è un consorzio di comuni, in una società di capitali che poi si dividerà nel segmento TPL conferito nella nuova Agenzia Mobilità Romagnola, e nel segmento proprietà degli asset e gestione TRC che assieme ai debiti resterà in un contenitore tutto riminese”.
Un lato positivo per Lombardi c’è: “è evidente che cambiando così tanto le carte in tavola, per il Comune di Riccione si apre una possibilità certa di uscire dall’Accordo di Programma del TRC“. Ma prevale la preoccupazione per il futuro dei servizi e le ricadute sui cittadini.
Maurizio Ceccarini

sabato 17 gennaio 2015

Forlì-Cesena

I Comuni salutano Hera: sì alla società in house

Passa nel Consiglio dei trenta Comuni la proposta di Forlì: contrari solo Cesena, Gambettola, Savignano e San Mauro

30/Dicembre/2014 - H. 08.58
FORLI' - Cinque ore di discussione per “dare il benservito” a Hera. Il Consiglio locale di Atersir, partecipato dalla Provincia e dai trenta Comuni del forlivese e del cesenate, ieri ha approvato con un’ampia maggioranza l’avvio del procedimento per costituire la società in house per la gestione della raccolta dei rifiuti, attualmente nelle mani di Hera. Su trenta Comuni, solo quattro hanno votato contro l’operazione: Cesena, Gambettola, Savignano sul Rubicone e San Mauro. Nel forlivese su quindici Comuni presenti, nessun no: solo Santa Sofia e Civitella di Romagna si sono astenuti.
Un “risultato che parla da solo”, commenta l’assessore all’Ambiente del Comune di Forlì, Alberto Bellini, promotore della proposta che vuole riportare in mano interamente pubblica la gestione di raccolta dei rifiuti. Bellini infatti è da tempo sostenitore della necessità di separazione del ciclo del sistema rifiuti perché si ottengono vantaggi economici indiretti dal recupero di materia, non a vantaggio del gestore del servizio al quale, da questo,  invece deriva solo un danno.
Le prossime tappe - fa sapere l’assessore - sono “la scelta della società, la verifica del piano industriale e di tutti i criteri di legge perché la legge di stabilità ha imposto ulteriori vincoli: un piano triennale certificato da un istituto di credito. Ci siamo dati quattro mesi di tempo per arrivare all’approvazione dell’affidamento alla società in house. Ci vorranno poi circa sei mesi per l’attuazione”. Se tutto va bene nel 2016 dovrebbe partire il nuovo sistema.
Forlì-Cesena

I capoluoghi divorziano sui rifiuti

Dopo Hera: richiesta alla Regione di dividere in due l’attuale bacino provinciale per poter fare scelte diverse sulla gestione degli scarti

03/Gennaio/2015 - H. 12.04
FORLI'-CESENA - Divorzio sui rifiuti tra Forlì e Cesena dopo che i due concapoluoghi si sono trovati in disaccordo sulla creazione di una società “in house” per la raccolta e lo spazzamento degli scarti urbani. Cesena infatti non è d’accordo con l’iniziativa e ha votato contro. Il consiglio locale di Atersir inoltre ha stabilito all’unanimità di chiedere alla Regione Emilia Romagna la modifica della direttiva 1470/2012 per consentire la partizione dell’attuale bacino provinciale in due bacini in grado di fare scelte gestionali diverse.
Tutto nasce dalla votazione del Consiglio d’ambito di Atersir che lo scorso 30 dicembre ha approvato l’avvio del procedimento istruttorio finalizzato alla verifica delle condizioni per l’affidamento del servizio rifiuti del bacino provinciale con modalità in-house.
L’attuale gestione proseguirà fino alla decorrenza del nuovo affidamento, nel rispetto della  Convenzione con Hera per la gestione dei rifiuti urbani sottoscritta dalla precedente Autorità d’Ambito di Forlì-Cesena nel 2006 e scaduta a fine 2011.
“Questa scelta che sarà verificata in accordo alla normativa vigente - dice il Comune - consentirà di realizzare un modello di gestione rifiuti dove il rifiuto diventa un bene comune e viene gestito in maniera pubblica per garantire: trasparenza e controllo delle fasi di pianificazione e di valorizzazione della materia raccolta in forma differenziata; separazione tra i gestori della raccolta e i gestori dello smaltimento dei rifiuti, per spezzare il monopolio del ciclo integrato dei rifiuti, che è, di fatto, un ostacolo alla riduzione di rifiuti poiché implicherebbe minore fatturato e minore margine economico per i gestori dello smaltimento. Tale percorso consentirà ai singoli Comuni di verificare in maniera competitiva il confronto tra le possibili modalità di gestione: in-house, gara europea o gara a doppio oggetto (affidamento a un gestore misto pubblico-privato) - dice l’assessore all’Ambiente del Comune di Forlì, Alberto Bellini - confronto che sarà disponibile entro aprile 2015”.
Su trenta Comuni, quattro hanno votato contro l’operazione: Cesena, Gambettola, Savignano sul Rubicone e San Mauro. Nel forlivese su quindici Comuni presenti, nessun no: solo Santa Sofia e Civitella di Romagna si sono astenuti.
Forlì-Cesena

Hera-rifiuti, Bagno di Romagna segue Forlì

L'assessore Gabrielli e l'intenzione di approfondire il percorso di una società in house

02/Gennaio/2015 - H. 15.11
FORLI'-CESENA - Nella sede della Provincia, il 29 dicembre si è tenuto il consiglio locale Atesir e al centro del dibattito con Provincia e i 30 Comuni del territorio, c'era il futuro della raccolta rifiuti. Hera era l'argomento chiave e contrapposta all'attuale gestione della raccolta, spuntava l'ipotesi caldeggiata da Forlì, con l'istituzione di una società in house. Con una nota stampa, l'assessore Simone Gabrielli di Bagno di Romagna fa chiarezza sulla strada che intende percorrere il comune appenninico: seguire gli studi del progetto 'Forlì' e nel caso di esito negativo "procedere all’affidamento del servizio tramite gara pubblica”.
"La problematica che abbiamo sul tavolo oggi - recita la nota del Comune - è quella del dover arrivare entro il 2020 a portare la raccolta differenziata ad un minimo del 59% (oggi il Comune di Bagno di Romagna si trova sotto il 20%!!!) e per questo sono anni che si dibatte sulle modalità di Affidamento del Servizio, che per legge, può essere affidato con tre distinte modalità: Gara, Gara a doppio oggetto, In House". “Ad oggi - spiega l’assessore Gabrielli - ci troviamo la convenzione con Hera SpA scaduta (in data 31/12/2011) ed in un regime transitorio che richiede l'individuazione definitiva delle modalità di Affidamento del Servizio per i prossimi anni. Allo stato attuale il territorio provinciale risultava suddiviso in 2 bacini per quanto riguarda le intenzioni delle Amministrazioni in merito alla gestione del servizio rifiuti. Da un lato il bacino Cesenate con Bagno di Romagna, Borghi, Cesena, Cesenatico, Gambettola, Gatteo, Longiano, Mercato Saraceno, Montiano, Premilcuore, Roncofreddo, S.Mauro Pascoli, S.Sofia, Sarsina, Savignano sul R. e Verghereto, dall'altro quello Forlivese (orientata all'affidamento in house) con Bertinoro, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Civitella, Dovadola, Forlì, Forlimpopoli, Galeata, Meldola, Modigliana, Portico, e S. Benedetto, Predappio, Rocca S. Casciano e Tredozio".

Già da luglio l'assessore Gabrielli ha iniziato un approfondimento sul tema andando a verificare con le altre Amministrazioni vicine, ma anche con Comuni toscani e del nord Italia, le modalità di raccolta rifiuti che stanno portando avanti da anni analizzando i risultati ottenuti fino ad oggi in termini di percentuali di raccolta differenziata e di tariffe che ne derivano per i cittadini. Parallelamente, in questi mesi, è stato attivato un tavolo di concertazione con i Comuni limitrofi del Sub-Ambito Montano e con alcuni del versante forlivese, oltre che con l'attuale gestore (Hera) per comprendere al meglio quali strategie perseguire in merito alla modalità di gestione rifiuti, anche attraverso la formulazione di proposte concrete di sviluppo della raccolta differenziata con modalità "vestite ad hoc" per la morfologia del territorio.

“All'interno del dibattito di lunedì - continua l’assessore - mi sento di dire che il buon senso di molti amministratori abbia prevalso su tutto il resto, oltrepassando un'impostazione puramente politica e concentrando l’attenzione sugli sviluppi concreti del servizio”. “Molti amministratori hanno infatti manifestato la necessità e l’opportunità di approfondire nel merito le varie ipotesi per giungere ad un aumento della percentuale raccolta differenziata senza ulteriori costi. Su questo terreno, una proposta alternativa, portata avanti da Forlì, che prevede la gestione della raccolta attraverso una societàin house e che intendiamo approfondire con interesse per verificarne la realizzabilità e la sostenibilità in concreto. Nel caso di esito negativo, valuteremo l’opportunità di procedere all’affidamento del servizio tramite gara pubblica”

domenica 11 gennaio 2015

CONGRESSO FEDERAZIONE GIOVANILE SOCIALISTA

Si conclude oggi a Ravenna il congresso della FGS Federazione Giovanile Socialista. La registrazione completa dell'evento, molto interessante per le proposte e le riflessioni emerse dopo i tragici fatti di Parigi su WWW.RADIORADICALE.IT , buon ascolto

Almeno a Cesena !!

Ieri a Cesena bella e molto partecipata manifestazione per la libertà di espressione "JE SUIS CHARLIE." Complimenti a quel consiglio comunale che ha deciso tutto in poche ore e all'unanimità.

venerdì 9 gennaio 2015

JE SUIS CHARLIE

VA BENE LA BANDIERA A MEZZ'ASTA MA A SANTARCANGELO NESSUNA MANIFESTAZIONE PER LA LIBERTA' DI PENSIERO CONTRO LA BARBARIE ?

giovedì 8 gennaio 2015

Charlie Hebdo. Nencini: Attacco alla democrazia. L'Ue faccia fronte comune per respingere la violenza e il terrorismo



“La libertà d’espressione è il caposaldo di qualsiasi paese libero e civile. Attaccando quella si distrugge ogni forma di democrazia  e libertà”. Sono le parole del segretario nazionale del Psi e vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, commentando l’attentato di oggi a Parigi, alla redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo. Quanto accaduto è “terribile e folle. Una pagina triste e buia della storia della Francia e dell’Europa. La Ue ha  il dovere di fare fronte comune per respingere ogni forma di violenza e terrorismo, di cui oggi la Francia è stata scenario drammatico”- ha aggiunto Nencini. “I socialisti italiani esprimono cordoglio e vicinanza al popolo francese, ai suoi giornalisti e alle famiglie delle vittime”