Forlì-Cesena
Hera-rifiuti, Bagno di Romagna segue Forlì
L'assessore Gabrielli e l'intenzione di approfondire il percorso di una società in house
02/Gennaio/2015 - H. 15.11
FORLI'-CESENA - Nella sede della Provincia, il 29 dicembre si è tenuto il consiglio locale Atesir e al centro del dibattito con Provincia e i 30 Comuni del territorio, c'era il futuro della raccolta rifiuti. Hera era l'argomento chiave e contrapposta all'attuale gestione della raccolta, spuntava l'ipotesi caldeggiata da Forlì, con l'istituzione di una società in house. Con una nota stampa, l'assessore Simone Gabrielli di Bagno di Romagna fa chiarezza sulla strada che intende percorrere il comune appenninico: seguire gli studi del progetto 'Forlì' e nel caso di esito negativo "procedere all’affidamento del servizio tramite gara pubblica”.
"La problematica che abbiamo sul tavolo oggi - recita la nota del Comune - è quella del dover arrivare entro il 2020 a portare la raccolta differenziata ad un minimo del 59% (oggi il Comune di Bagno di Romagna si trova sotto il 20%!!!) e per questo sono anni che si dibatte sulle modalità di Affidamento del Servizio, che per legge, può essere affidato con tre distinte modalità: Gara, Gara a doppio oggetto, In House". “Ad oggi - spiega l’assessore Gabrielli - ci troviamo la convenzione con Hera SpA scaduta (in data 31/12/2011) ed in un regime transitorio che richiede l'individuazione definitiva delle modalità di Affidamento del Servizio per i prossimi anni. Allo stato attuale il territorio provinciale risultava suddiviso in 2 bacini per quanto riguarda le intenzioni delle Amministrazioni in merito alla gestione del servizio rifiuti. Da un lato il bacino Cesenate con Bagno di Romagna, Borghi, Cesena, Cesenatico, Gambettola, Gatteo, Longiano, Mercato Saraceno, Montiano, Premilcuore, Roncofreddo, S.Mauro Pascoli, S.Sofia, Sarsina, Savignano sul R. e Verghereto, dall'altro quello Forlivese (orientata all'affidamento in house) con Bertinoro, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Civitella, Dovadola, Forlì, Forlimpopoli, Galeata, Meldola, Modigliana, Portico, e S. Benedetto, Predappio, Rocca S. Casciano e Tredozio".
Già da luglio l'assessore Gabrielli ha iniziato un approfondimento sul tema andando a verificare con le altre Amministrazioni vicine, ma anche con Comuni toscani e del nord Italia, le modalità di raccolta rifiuti che stanno portando avanti da anni analizzando i risultati ottenuti fino ad oggi in termini di percentuali di raccolta differenziata e di tariffe che ne derivano per i cittadini. Parallelamente, in questi mesi, è stato attivato un tavolo di concertazione con i Comuni limitrofi del Sub-Ambito Montano e con alcuni del versante forlivese, oltre che con l'attuale gestore (Hera) per comprendere al meglio quali strategie perseguire in merito alla modalità di gestione rifiuti, anche attraverso la formulazione di proposte concrete di sviluppo della raccolta differenziata con modalità "vestite ad hoc" per la morfologia del territorio.
“All'interno del dibattito di lunedì - continua l’assessore - mi sento di dire che il buon senso di molti amministratori abbia prevalso su tutto il resto, oltrepassando un'impostazione puramente politica e concentrando l’attenzione sugli sviluppi concreti del servizio”. “Molti amministratori hanno infatti manifestato la necessità e l’opportunità di approfondire nel merito le varie ipotesi per giungere ad un aumento della percentuale raccolta differenziata senza ulteriori costi. Su questo terreno, una proposta alternativa, portata avanti da Forlì, che prevede la gestione della raccolta attraverso una societàin house e che intendiamo approfondire con interesse per verificarne la realizzabilità e la sostenibilità in concreto. Nel caso di esito negativo, valuteremo l’opportunità di procedere all’affidamento del servizio tramite gara pubblica”
"La problematica che abbiamo sul tavolo oggi - recita la nota del Comune - è quella del dover arrivare entro il 2020 a portare la raccolta differenziata ad un minimo del 59% (oggi il Comune di Bagno di Romagna si trova sotto il 20%!!!) e per questo sono anni che si dibatte sulle modalità di Affidamento del Servizio, che per legge, può essere affidato con tre distinte modalità: Gara, Gara a doppio oggetto, In House". “Ad oggi - spiega l’assessore Gabrielli - ci troviamo la convenzione con Hera SpA scaduta (in data 31/12/2011) ed in un regime transitorio che richiede l'individuazione definitiva delle modalità di Affidamento del Servizio per i prossimi anni. Allo stato attuale il territorio provinciale risultava suddiviso in 2 bacini per quanto riguarda le intenzioni delle Amministrazioni in merito alla gestione del servizio rifiuti. Da un lato il bacino Cesenate con Bagno di Romagna, Borghi, Cesena, Cesenatico, Gambettola, Gatteo, Longiano, Mercato Saraceno, Montiano, Premilcuore, Roncofreddo, S.Mauro Pascoli, S.Sofia, Sarsina, Savignano sul R. e Verghereto, dall'altro quello Forlivese (orientata all'affidamento in house) con Bertinoro, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Civitella, Dovadola, Forlì, Forlimpopoli, Galeata, Meldola, Modigliana, Portico, e S. Benedetto, Predappio, Rocca S. Casciano e Tredozio".
Già da luglio l'assessore Gabrielli ha iniziato un approfondimento sul tema andando a verificare con le altre Amministrazioni vicine, ma anche con Comuni toscani e del nord Italia, le modalità di raccolta rifiuti che stanno portando avanti da anni analizzando i risultati ottenuti fino ad oggi in termini di percentuali di raccolta differenziata e di tariffe che ne derivano per i cittadini. Parallelamente, in questi mesi, è stato attivato un tavolo di concertazione con i Comuni limitrofi del Sub-Ambito Montano e con alcuni del versante forlivese, oltre che con l'attuale gestore (Hera) per comprendere al meglio quali strategie perseguire in merito alla modalità di gestione rifiuti, anche attraverso la formulazione di proposte concrete di sviluppo della raccolta differenziata con modalità "vestite ad hoc" per la morfologia del territorio.
“All'interno del dibattito di lunedì - continua l’assessore - mi sento di dire che il buon senso di molti amministratori abbia prevalso su tutto il resto, oltrepassando un'impostazione puramente politica e concentrando l’attenzione sugli sviluppi concreti del servizio”. “Molti amministratori hanno infatti manifestato la necessità e l’opportunità di approfondire nel merito le varie ipotesi per giungere ad un aumento della percentuale raccolta differenziata senza ulteriori costi. Su questo terreno, una proposta alternativa, portata avanti da Forlì, che prevede la gestione della raccolta attraverso una societàin house e che intendiamo approfondire con interesse per verificarne la realizzabilità e la sostenibilità in concreto. Nel caso di esito negativo, valuteremo l’opportunità di procedere all’affidamento del servizio tramite gara pubblica”
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