venerdì 28 febbraio 2014


PRIMARIE DELLE IDEE 2014

Esprimi 4 preferenze

      Arresto consumo del territorio
      Riduzione delle tariffe di Hera
      Potenziare la chirurgia dell’ ospedale
      Ricovero anziani gestito dal Comune
      Più fermate di treni alla stazione
      Sviluppo turistico della Valmarecchia
      Riqualificazione dell’edilizia scolastica
      Meno burocrazia negli uffici comunali
      Rifacimento e pedonalizzazione di p.zza Marini  
      Sostegno ai disoccupati e alle imprese
      Edilizia sociale e pubblica
      Messa in sicurezza della via Emilia
      Aumento dei servizi nelle frazioni
      Sostegno al Festival dei Teatri

IDEE O PARERI
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GRAZIE DELLA COLLABORAZIONE!
Le vostre idee saranno priorità  nel nostro programma.


martedì 25 febbraio 2014

Regolamento " Primarie delle idee " 8° marzo 2014

Le “Primarie delle idee” 2014 sono una pubblica consultazione, durante la quale i cittadini santarcangiolesi potranno esprimere il loro parere sulle priorità della  città. Il voto comprende 1 scheda che contiene 14 proposte sulle quali è possibile esprimere fino a 4 preferenze. Inoltre è concessa la possibilità di scrivere, autonomamente, pareri o idee.
Per partecipare alle “Primarie delle idee” è sufficiente essere residenti o domiciliati a Santarcangelo di Romagna, maggiori di anni 16 ed in possesso di un qualunque documento d’identità (C.I.- Pat.).
Non occorre essere iscritti ad alcun partito politico
Non occorre versare alcun contributo in denaro.

lunedì 24 febbraio 2014

Santarcangiolesi, dite la vostra!


Le primarie i Socialisti le faranno le “PRIMARIE DELLE IDEE”

I Socialisti di Santarcangelo prima di ultimare definitivamente  il loro programma elettorale, vogliono ascoltare l’opinione e il parere dei santarcangiolesi
Attraverso un questionario andranno a sondare le opinioni dei cittadini per comprendere meglio le esigenze della comunità santarcangiolese; i cittadini si esprimeranno su proposte guida e su temi di estrema attualità a livello locale e di Valmarecchia. Ciò che ne scaturirà,  entrerà tra le priorità  e diventerà parte integrante della proposta socialista per le prossime elezioni amministrative.
Grazie a questa consultazione che si terrà per tutta la giornata di sabato 1 marzo in piazza Rino Molari, le idee e le esigenze dei santarcangiolesi diventeranno la base per un confronto con  le altre forze politiche.

In un prossimo comunicato renderemo pubbliche le modalità e gli argomenti su cui i santarcangiolesi saranno invitati ad esprimersi all’interno di un ventaglio di idee riformiste e su progetti concreti e realizzabili.

venerdì 21 febbraio 2014

Monica Ricci candidata alla segreteria regionale del PSI

Sabato 22 febbraio è in programma a Imola il Congresso Regionale del Partito Socialista Italiano. La novità importante per i Socialisti e per la città di Santarcangelo è che alla segreteria regionale avremo la candidatura, in rappresentanza di tutta la Romagna unita ma anche di alcune zone emiliane, della nostra concittadina Monica Ricci, ex assessore comunale ed attuale presidente della Fondazione Culture Santarcangelo Fo.Cu.S, proprio in questi giorni sulle pagine di tutti i giornali per l’intensa attività di promozione culturale che svolge per nostra città.
Si tratta di una opportunità da cogliere perché, al di là degli esiti finali del congresso, avremo la possibilità di portare la Romagna e la città di Santarcangelo negli organismi decisionali di una forza politica, quella Socialista, presente nella maggioranza del governo regionale dell’Emilia Romagna.

Facciamo notare inoltre che il PSI, e quello romagnolo in particolare, si è sempre distinto all’interno del centro-sinistra regionale per la proposta politica originale ed autonoma sulle principali questioni del governo regionale, dalla sanità , ai trasporti, alla gestione dei rifiuti,  denunciando sempre con estremo vigore lo scarso peso della Romagna nell’ambito del sistema emiliano-romagnolo.

lunedì 17 febbraio 2014

Santarcangelo , periferia di Rimini o porta naturale della Valmarecchia ?

La risposta a questa domanda e per noi scontata. Davanti a noi ci sono due strade, una è quella di continuare ad essere  il terminale nord di una provincia di  Rimini che non sarà più come l’abbiamo conosciuta negli ultimi 20 anni, ma diventerà uno dei tanti centri di una grande Romagna , accanto a Cesena, Forlì, Ravenna.  Si sta attuando la tanto sperata unità della Romagna? In un certo senso sì, anche se non nelle forme e nei modi, da tanti di noi immaginati, ma sicuramente un passo avanti a dispetto di coloro che, non amandola, le hanno affibbiato il nome “tecnico” e burocratico di “Area Vasta”.
L’altra strada è quella, in un certo senso obbligata, che ci assegna la storia e la posizione geografica. Andare, seppur con la gradualità necessaria, ma con convinzione e senza indugio verso l’unificazione della Valle del Marecchia, di cui la nostra città rappresenta la capitale storica, culturale ed economica, porta naturale di un bacino di oltre 40 mila abitanti.
Non ci muoviamo isolati, anzi, lo facciamo sull’onda di un profondo riordino  istituzionale voluto dalla Regione che coinvolge attraverso la nascita della rinnovata Unione dei  Comuni e dell’Ambito Ottimale,  tutti e 10 i Comuni della bassa e dell’alta valle, nella direzione di una sempre maggiore integrazione.
Questo significa che nel momento in cui ci accingiamo a prospettare le linee per il governo della città dei prossimi 5 anni, ogni aspetto dello sviluppo e del futuro di Santarcangelo, ma anche di Verucchio e non solo ( ambiente, paesaggio, viabilità, trasporti, servizi socio-sanitari , sviluppo urbanistico, turismo, cultura  ) andrà pensato in un’ottica di vallata o almeno con soluzioni anche se parziali, non in contrasto con questa visione d’ insieme.
Non ci illudiamo che la strada sarà facile, avremo rallentamenti e pause, dettate dalle inevitabili ritrosie che potranno sorgere nel lasciare il conosciuto per il nuovo, allora si dovrà attendere senza forzare, per riprendere il cammino appena superati gli ostacoli.

Fiorenzo Faini

Seg. PSI Santarcangelo di R. e Valmarecchia

sabato 15 febbraio 2014

L' Unione a 10 parte male ?

Le ultime notizie riguardanti la prima seduta del consiglio della rinnovata Unione del Comuni della Valmarecchia non sono confortanti. Si percepisce una certa conflittualità tra i Comuni montani e una certa passività tra quelli della bassa valle in particolare di Santarcangelo, il cui ruolo nell'unione non può essere di secondo piano. Siamo fiduciosi che superata una prima fase di assestamento e con le nuove rappresentanze politiche che emergeranno dalle prossime elezioni amministrative si potranno affrontare con maggiore vigore e responsabilità tutte le problematiche, a partire da quelle del giusto equilibrio tra i territori.

giovedì 13 febbraio 2014

Chi ha paura delle primarie ?

Siamo stupiti di come il PD ( Filippo Sacchetti ) si arrampichi sugli specchi per giustificare al proprio elettorato e ai Santarcangiolesi il rifiuto di fare le primarie di coalizione con noi Socialisti.
Abbiamo accettato di fare da spettatori passivi per oltre un mese in attesa che il PD scegliesse un candidato sindaco fra persone di spicco fuori da ogni logica partitica (dove ha trovato solo porte e finestre chiuse), poi abbiamo aspettato ancora che lo trovasse al proprio interno, senza mai scartare la possibilità, venendo a mancare il primo presupposto, di chiedere primarie di coalizione. E loro lo sapevano. E alla prima occasione utile l’abbiamo fatto. O fare o non fare le primarie è a totale discrezione del PD e delle proprie logiche interne ? E tutti gli altri si accodano!
Ora il PD  ci parla del non rispetto di una data “fatale e fatidica” e assolutamente invalicabile.
Una data che non è poi così rigida nelle diverse  realtà dell’Emilia Romagna: in molti casi, è vero è fissata al 2 marzo, ma non per tutti, c’è chi le fa il 9 marzo, per altri non c’è ancora una data    definitiva e siamo al 12 febbraio. O all’interno della stessa Regione è in vigore un calendario diverso, o la data non è così scolpita nella pietra come si cerca di far passare ma è frutto di una volontà e di accordi a seconda delle varie realtà territoriali. Perché non siamo stati avvisati per tempo e in maniera ufficiale che la scadenza del 31 gennaio non riguardava solo le candidature del PD ma anche eventuali candidature di coalizione? E questo fatidico regolamento provinciale esiste davvero ? Chi la visto? Noi No. E se esiste riguarda solo il PD o anche eventuali candidati non PD? A Riccione sembra sia possibile! Hanno partecipato altri partiti alla sua stesura? A noi non risulta. Non sarà che l’anomalia, insopportabile per questo partito, è la possibile competizione a due tra un PD e un non PD, essendo le primarie state inventate per selezionare innanzitutto la propria classe dirigente e amministrativa?
Viene il dubbio che ci si aggrappi disperatamente ad un comma di un articolo per evitare un confronto serio, per il timore del confronto stesso.
E’ come se in una partita di calcio ci dicessero che il pallone lo mettono loro e perciò decidono chi gioca, salvo poi improvvisamente cambiare gioco perché il calcio non va più bene o perché magari a calcio non sono poi tanto forti.
Insomma siamo alle solite, è il copione del 2009 quando anche all’ora presentammo la richiesta di partecipare alle primarie e ci venne risposto che eravamo fuori tempo massimo. Cinque anni passati invano? Dov’è questo tanto sbandierato rinnovamento?
Filippo, la nostra richiesta come ben sai non è né dettata dal caso né tantomeno frutto di un calcolo politico.
La nostra richiesta non va nemmeno “contro” al candidato indicato dal PD. Fin da subito abbiamo chiarito che avremmo parlato di programmi senza aver pregiudizi sui nomi (noi non siamo quelli che pongono veti sulle persone), perché la città ha bisogno di un programma di governo serio. E il nostro programma ce l’hanno da oltre 20 giorni e non sono stati in grado di dargli neppure un’occhiata, forse erano troppo impegnati a trattare solo con la Civica ? Con i risultati poi che si sono visti!
Vero Filippo che è andata proprio così?

Fiorenzo Faini

Seg. PSI Santarcangelo e Valmarecchia

venerdì 7 febbraio 2014

L’utilità delle primarie e di una candidatura Socialista per il centro-sinistra

Ci aspetta una lunga ed incerta campagna elettorale dove i partiti del centro-sinistra saranno chiamati nel difficile compito di fare dimenticare gli ultimi 10 mesi di amministrazione, quando all’interno di alcuni di essi si è creata, prima instabilità, poi sfociata nella crisi che ha portato al commissariamento. Non basta vivere di ricordi nel solco di una passata buona amministrazione, serve rinnovare il fare amministrativo senza dimenticare la storia che esprime la nostra comunità e le sue recenti difficoltà.
Santarcangelo è fatta di chi a fine mese non sa se prenderà lo stipendio o se riuscirà a pagare gli stipendi; di chi non ha santi in paradiso e non sa come costruire il proprio futuro ed aiutare i propri figli in cerca di lavoro; dei precari, dei pensionati a 490 euro al mese, di chi non si rassegna e vuole migliorare, di chi appartiene ancora e faticosamente alla classe media, ma vede un'intera vita di lavoro vanificata da un'ingiustizia fiscale crescente.
Dobbiamo dare dunque un segnale forte di volere vincere queste elezioni amministrative e cambiare verso alla città di Santarcangelo a partire da un programma innovativo e d'avanguardia.
Il grande dono che ci è concesso, è quello di non perdere l’occasione che abbiamo, ma anche di saper trarre le dovute lezioni dal periodo che stiamo vivendo dal punto di vista economico e sociale. La grande responsabilità che ne deriva è di saper affrontare il futuro con la consapevolezza di cosa è cambiato e di cosa ci aspetta.
L'utilità delle primarie consiste nel rafforzare il sistema politico e migliorare la qualità della democrazia rappresentativa e fare conoscere e crescere i futuri amministratori; convincere gli indecisi e i delusi della politica ad andare a votare; avvicinare la politica ai problemi quotidiani della gente; fornire ai movimenti strumenti di controllo sulla politica; aiutare gli eletti a non finire succubi delle dinamiche del potere provinciale e del monolite regionale dove vi sono gruppi di potere e di pressione; spingere i cittadini a interessarsi delle questioni pubbliche e a prendere decisioni coraggiose.
Per questo motivo siamo giunti alla conclusione che sia indispensabile per il centro-sinistra fare primarie vere  alle quali vogliamo presentare anche una candidatura socialista. Per dare una scossa salutare, per offrire un punto di vista diverso, per colmare il distacco tra politica e problemi quotidiani dei cittadini, per rivitalizzare il rapporto oramai deteriorato tra partiti ed elettori. 
Ciò offrirà al PD e all’intero centro-sinistra un’occasione unica e irripetibile, forse l’ultima per non disperdere un patrimonio di consensi andato via via assottigliandosi. Perché viene da una parte politica, quella socialista, organica al centro-sinistra, che è stata parte attiva in tutte le primarie di coalizione svolte in Italia ad ogni livello e in ogni regione. Che si è spesa con persone oneste e capaci nel governo della città degli ultimi 14 anni. Che non ha responsabilità dirette per la crisi della giunta Morri, anzi ne ha subito le conseguenze.
Per dimostrare che altre culture politiche oltre a quelle che hanno costituito il PD sono presenti nell’area riformista e possono concorrere con una visione originale, laica e liberale al governo della città. Per tentare di allargare il perimetro della sinistra. E infine perché sarebbe poco elegante e poco democratico fare ricorso alle primarie solo e quando vuole il PD e negarle a chi chiede di fare scegliere ai cittadini il loro candidato sindaco.

Il direttivo del PSI di Santarcangelo di R.