lunedì 17 febbraio 2014

Santarcangelo , periferia di Rimini o porta naturale della Valmarecchia ?

La risposta a questa domanda e per noi scontata. Davanti a noi ci sono due strade, una è quella di continuare ad essere  il terminale nord di una provincia di  Rimini che non sarà più come l’abbiamo conosciuta negli ultimi 20 anni, ma diventerà uno dei tanti centri di una grande Romagna , accanto a Cesena, Forlì, Ravenna.  Si sta attuando la tanto sperata unità della Romagna? In un certo senso sì, anche se non nelle forme e nei modi, da tanti di noi immaginati, ma sicuramente un passo avanti a dispetto di coloro che, non amandola, le hanno affibbiato il nome “tecnico” e burocratico di “Area Vasta”.
L’altra strada è quella, in un certo senso obbligata, che ci assegna la storia e la posizione geografica. Andare, seppur con la gradualità necessaria, ma con convinzione e senza indugio verso l’unificazione della Valle del Marecchia, di cui la nostra città rappresenta la capitale storica, culturale ed economica, porta naturale di un bacino di oltre 40 mila abitanti.
Non ci muoviamo isolati, anzi, lo facciamo sull’onda di un profondo riordino  istituzionale voluto dalla Regione che coinvolge attraverso la nascita della rinnovata Unione dei  Comuni e dell’Ambito Ottimale,  tutti e 10 i Comuni della bassa e dell’alta valle, nella direzione di una sempre maggiore integrazione.
Questo significa che nel momento in cui ci accingiamo a prospettare le linee per il governo della città dei prossimi 5 anni, ogni aspetto dello sviluppo e del futuro di Santarcangelo, ma anche di Verucchio e non solo ( ambiente, paesaggio, viabilità, trasporti, servizi socio-sanitari , sviluppo urbanistico, turismo, cultura  ) andrà pensato in un’ottica di vallata o almeno con soluzioni anche se parziali, non in contrasto con questa visione d’ insieme.
Non ci illudiamo che la strada sarà facile, avremo rallentamenti e pause, dettate dalle inevitabili ritrosie che potranno sorgere nel lasciare il conosciuto per il nuovo, allora si dovrà attendere senza forzare, per riprendere il cammino appena superati gli ostacoli.

Fiorenzo Faini

Seg. PSI Santarcangelo di R. e Valmarecchia

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