CI MANCAVA SOLO RUBy…
E’ arrivata Ruby, ed ecco che anche Rimini ha sentito l’esigenza di buttarsi a capofitto nelle squallide polemiche che stanno riempiendo il paese di melma, più di quanto già non lo sia.
Forse è comprensibile, le menti di tutti, stanche della politica, preferiscono annegarsi in queste avvincenti storie da romanzo erotico, oppure perdersi nei loschi meandri delle ultime rivelazioni della ragazza di turno. Dopotutto, un serio e responsabile paese come il nostro, si potrà pur permettere di spostare l’attenzione dai problemi dei giovani, dalle questioni economiche e sociali, dalle vicende internazionali...a Ruby.
I socialisti non si sono mai appassionati più di tanto queste vicende, forse (e la situazione del paese lo dimostra) non è più di moda occuparsi di politica.
Se dico che a me non fregava un fico della venuta a Rimini della avvenente Ruby, corro il rischio di passare per un cinico amorale? Forse sì…ebbene lo correrò.
Mi è parso incredibile come si sia alzato un sentimento di generalizzata indignazione, alla notizia della venuta in riviera della ragazza. In effetti sarebbe stato scandaloso se l’industria del divertimento rivierasco e cittadino non fosse da anni all’avanguardia del cattivo gusto. Scusate ma non riesco a capire lo spirito bigotto che si è scatenato e soprattutto questo impegno a moralizzare il paese a tutti i costi, a purificarlo dalle sue tossine immorali. Io credo nella laicità, non credo nella moralizzazione dei costumi, non mi sento depositario di una verità rivelata e soprattutto non penso che il male di questo paese, della sua politica, del suo governo sia Ruby o il modo con cui,con lei, qualche potente si sollazza.
Cari giovani, cari coetanei, il problema non è Ruby, non è se la gente sia andata o meno al Paradiso. Il problema è forse che per l’ennesima volta la brutta politica e i media, non vogliono che i cittadini italiani pensino alla sostanza, ma si accontentino dei contorni. Col berlusconismo la disinvoltura morale ha raggiunto il livello più alto che si fosse mai visto nel paese, ma io dico Berlusconi è moralmente impresentabile? Non votatelo. Berlusconi ha commesso dei reati? Che la magistratura lo appuri e lo condanni se è colpevole. Io mi fermo a dire questo, lo stato di diritto si ferma qui con me.
Non potremo mai battere Berlusconi con una berlusconizzazione di sinistra, strada che troppo spesso il Pd ed i suoi giovani virgulti hanno dimostrato di prediligere, e nemmeno con la logica della creazione di un’egemonia culturale opposta.
Ma ci siamo mai chiesti perché le donne continuino a votare in massa Berlusconi nonostante il ripetersi di simili episodi e relative messe all’indice?
Berlusconi non vince perché quello italiano è un popolo più immorale d’altri, ma perché è un popolo da troppo tempo disabituato ad una corretta cultura politica.
Berlusconi si batte con la buona politica, l’unica grande arma che i socialisti conoscano.
Faini Fabio
Coordinatore della Federazione dei giovani socialisti di Rimini