Ridurre il consumo di territorio con “sforbiciate” nei nuovi ambiti del PSC.
Questo era uno degli obiettivi primari del programma elettorale del Partito Socialista. Con gli ultimi avvenimenti, salvo sorprese dell’ultima ora, riteniamo sia stato almeno in parte raggiunto.
Ma è stata molto dura iniziare a scalfire innanzitutto una cultura dello sviluppo basato essenzialmente sul mattone, ma alla fine con l’aiuto della Provincia e non certamente di quei partiti sempre pronti a fare a gara a chi la spara più grossa ma totalmente privi di cultura riformista e di governo, si è ottenuta per la prima volta nella storia di Santarcangelo, l’inversione di rotta.
Cari amici della Civica non confondiamo la gente e stiamo ai fatti, le previsioni aggiuntive del PSC non sono quelle che voi dite di oltre 2000 appartamenti, in quanto in questa quota massima sono compresi i circa 1500 appartamenti di previsione residua del vecchio PRG, per cui la quota aggiuntiva consentita dal PSC era di circa 650 abitazioni. Ora con la variante viene fatto un taglio del 20% andando in questo modo nella direzione richiesta dalla Provincia.
Forse a qualcuno potrà sembrare poco, per noi che avevamo chiesto di più, è comunque un buon risultato visti i rapporti di forza e l’isolamento pressoché totale in cui abbiamo condotto questa battaglia politica all’interno della maggioranza; perché vengono tagliati circa 120 appartamenti e liberati a verde circa 87.000 mq. di terreno.
Sentiamo già le solite voci “amiche” che ripetono, questo PSC non era necessario, bastavano e avanzavano le previsioni del vecchio PRG, può anche darsi che sia vero, ma cari amici questo significa affermare che non era necessario neanche il criterio innovativo della perequazione con la possibilità di acquisire gratuitamente aree al patrimonio pubblico senza ricorrere all’esproprio? O la quota obbligatoria del 30% di edilizia pubblica che la legge del PSC prevede? No cari amici, come forza socialista e riformista non siamo d’accordo.
Siamo consapevoli che di strada da fare ce ne sia ancora molta, dove servirà molta attenzione nei Piani Attuativi Comunali (POC), perché quello che oggi è uscito dalla porta non rientri dalla finestra. Ci riferiamo a quelle aree produttive dismesse destinate almeno in parte alla riconversione residenziale: cementificio Buzzi Unicem, tipografia Maggioli, costruzione meccaniche Pagliarani, ecc. dove l’interesse pubblico dovrà essere prevalente su quello privato.
Si è perso tempo prezioso a causa dell’ottusità ed arroganza del partito di maggioranza (Partito Democratico) nel blindare e difendere ad oltranza ciò che era indifendibile, quello che la Provincia di Rimini ci chiedeva di ridurre; non ha voluto ascoltare l’alleato Socialista che proponeva circa un anno fa, la riduzione dell’edificato di quel 20% nelle aree a rischio ambientale che ora viene accettato e addirittura sbandierata come una conquista del PD!!!
Noi non vogliamo prenderci tutto il merito, a differenza di quanto il segretario del PD molto impropriamente fa, ma ora, a fronte della grande prova di serietà e responsabilità che stiamo dando ,vi è un prezzo politico che il PD dovrà pagare a noi e agli alleati (IDV e PRI), perché su questa materia urbanistica molte cose ci sono state nascoste, altre raccontate in modo non veritiero; non possiamo cancellarle con un colpo di spugna.
Questa situazione sta causando un rallentamento nell’attuazione del programma amministrativo che difficilmente sarà recuperato. Come partiti di maggioranza dovremo renderne conto ai nostri concittadini, dove le responsabilità hanno un nome e cognome, e non è certamente quello dei Socialisti.
Le ultime vicende amministrative (PSC, ASP, HERA), hanno lasciato il segno all’interno dei partiti che sostengono la maggioranza del Sindaco Morri, il quale ha il dovere di ascoltare le loro ragioni e le loro richieste e recepirle nel più breve tempo possibile altrimenti altre sorprese potrebbero esserci nei prossimi consigli comunali.
Certamente noi Socialisti, non saremo più disponibili ai continui rinvii da parte di chi sottovaluta i problemi con l’intento di logorarci lentamente o farci diventare una comoda ruota di scorta, ma gli elettori stiano tranquilli perché questo non succederà.
Eros Tonini
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