L’aggregazione delle agenzie della mobilità della Romagna è un’operazione che presenta molti aspetti controversi. Lo rileva Marco Lombardi, consigliere regionale di Forza Italia in scadenza di mandato. “La Regione, anche nel campo del Trasporto Pubblico Locale, ha creato un sistema in cui i Comuni, come per i servizi pubblici locali, sono soci sia di chi gestisce il servizio sia dell’organismo che dovrebbe controllare e sovraintendere al servizio medesimo, concretizzando così un enorme ed evidente conflitto di interessi che aumenta i costi e peggiora i servizi”.
Un’operazione che arriverà in fretta e furia nei consigli comunali, nonostante i contorni legislativo del percorso per Lombardi non siano ancora certi, che prevede di trasformare “Agenzia Mobilità, che oggi è un consorzio di comuni, in una società di capitali che poi si dividerà nel segmento TPL conferito nella nuova Agenzia Mobilità Romagnola, e nel segmento proprietà degli asset e gestione TRC che assieme ai debiti resterà in un contenitore tutto riminese”.
Un lato positivo per Lombardi c’è: “è evidente che cambiando così tanto le carte in tavola, per il Comune di Riccione si apre una possibilità certa di uscire dall’Accordo di Programma del TRC“. Ma prevale la preoccupazione per il futuro dei servizi e le ricadute sui cittadini.
Maurizio Ceccarini
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