Al comunicato seguirono manifestazioni e un sciopero generale della Cgil.
Cosa
sarebbe successo oggi – a parti rovesciate - se anziché il 40-42,5 per
cento come quorum per il premio, si fosse riproposta la legge del ’53,
che premia chi ha la maggioranza e non chi non ce l’ha? Una rivoluzione
contro il principio della sovranità popolare?
Se
la preoccupazione di Bersani è il problema della governabilità, questo
lo risolse a suo tempo Benito Mussolini con la Legge Acerbo….
Ma se era una truffa il 50%+1, ogni percentuale inferiore cos’è?.Maggiore coerenza. Se si vuol sapere subito dopo lo spoglio chi governerà un paese, l’abbiamo visto tutti in TV il 6 novembre scorso: si adotta una forma di governo presidenziale come gli USA. Ma in Italia è un tabù, specialmente a sinistra. Non basta neppure un semipresidenziale alla francese, perché Hollande una volta eletto, ha dovuto vincere persino le legislative, aspettando un secondo turno. Bersani non ne avrebbe la pazienza.
Non si può dare la maggioranza, pardon il coraggio, a che non ce l’ha: lo sapeva persino Don Abbondio. Eppure la soluzione è semplice, basta convincere la metà di quelli che hanno deciso di non votare (secondo i sondaggi correnti) sulla bontà della propria proposta politica e programmatica per uscire dalla crisi economica, politica e morale, nella quale ci dibattiamo.
Critica Sociale
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