domenica 21 novembre 2010

IL PAPA SU USO PRESERVATIVI: IN ALCUNI CASI GIUSTIFICATO. ONU: IMPORTANTE PASSO AVANTI

(CLANDESTINOWEB - domenica 21 novembre 2010)

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Si' al profilattico in alcuni casi giustificati; la riabilitazione di Pio XII; lo scandalo pedofilia all'interno della Chiesta, la proibizione per donne musulmane di indossare il burqa, la droga e il sacerdozio femminile. Questi alcuni fra i temi affrontati nel libro Luce del mondo, che raccoglie le conversazioni di Papa Benedetto XVI con il giornalista e scrittore tedesco Peter Seewald, anticipate dall'Osservatore romano.
IL PROFILATTICO SOLO IN SINGOLI CASI GIUSTIFICA - Vi possono essere dei casi nei quali l'uso del condom pu essere giustificato. Per il pontefice si tratta di singoli casi, ad esempio quando una prostituta utilizza un profilattico, e questo pu essere il primo passo verso una moralizzazione, un primo atto di responsabilità per sviluppare di nuovo la consapevolezza del fatto che non tutto è permesso e che non si pu far tutto ci che si vuole. Per, conclude il pontefice, questo non è il modo vero e proprio per vincere l'infezione dell'Hiv. veramente necessaria una umanizzazione della sessualità.
Concentrarsi solo sul profilattico vuol dire banalizzare la sessualità, e questa banalizzazione rappresenta proprio la pericolosa ragione per cui tante e tante persone nella sessualità non vedono più l'espressione del loro amore, ma soltanto una sorta di droga, che si somministrano da sè - spiega il pontefice - Perci anche la lotta contro la banalizzazione della sessualità è parte del grande sforzo affinchè la sessualità venga valutata positivamente e possa esercitare il suo effetto positivo sull'essere umano nella sua totalità. Per, conclude il Papa, questo non è il modo vero e proprio per vincere l'infezione dell'Hiv. veramente necessaria una umanizzazione della sessualità.
GLI ABUSI? UNO SCHOCK ENORME - Le rivelazioni sugli abusi sessuali compiuti nella Chiesta non mi hanno colto di sorpresa del tutto ma le dimensioni comunque furono uno shock enorme. Tre anni e mezzo fa, nell'ottobre 2006, in un discorso ai vescovi irlandesi avevo chiesto loro di stabilire la verità di ci che è accaduto in passato, prendere tutte le misure atte ad evitare che si ripeta in futuro, assicurare che i principi di giustizia vengano pienamente rispettati e, soprattutto, guarire le vittime e tutti coloro che sono colpiti da questi crimini abnormi2, spiega il Papa.
Vedere il sacerdozio improvvisamente insudiciato in questo modo, e con ci la stessa Chiesa Cattolica, è stato difficile da sopportare. In quel momento era importante per non distogliere lo sguardo dal fatto che nella Chiesa il bene esiste, e non soltanto queste cose terribili.
Nell'intervista, Benedetto XVI parla anche dell'azione dei media sul caso, evidentemente non guidata solo dalla pura ricerca della verità. Per il Papa c'è stato del compiacimento a mettere alla berlina la Chiesa e, se possibile, a screditarla.
Ma era necessario che fosse chiaro questo: sin tanto che si tratta di portare alla luce la verità, dobbiamo essere riconoscenti. La verità, unita all'amore inteso correttamente, è il valore numero uno. E poi i media non avrebbero potuto dare quei resoconti se nella Chiesa stessa il male non ci fosse stato. Solo perchè il male era dentro la Chiesa, gli altri hanno potuto rivolgerlo contro di lei.
NO A PROIBIZIONE GENERALIZZATA DEL BURQA - Non vedo ragione di una proibizione generalizzata. Si dice che alcune donne non lo portino volontariamente ma che in realtà sia una sorta di violenza imposta loro. chiaro che con questo non si pu essere d'accordo. Se per volessero indossarlo volontariamente, non vedo perchè glielo si debba impedire.
Quando alla presenza dei cattolici nei paesi mediorientali, il Papa afferma: I cristiani sono tolleranti e in quanto tali permettono anche agli altri la loro peculiare comprensione di sè. Ci rallegriamo del fatto che nei Paesi del Golfo arabo (Qatar, Abu Dhabi, Dubai, Quwait) ci siano chiese nelle quali i cristiani possono celebrare la Messa e speriamo che cos accada ovunque. Per questo è naturale che anche da noi i musulmani possano riunirsi in preghiera nelle moschee.
LE DONNE E IL SACERDOZIO? DIO CHE NON LO PERMETTE - La formulazione di Giovanni Paolo II è molto importante: La Chiesa non ha in alcun modo la facoltà di conferire alle donne l'ordinazione sacerdotale', afferma Benedetto XVI. Non si tratta di non volere ma di non potere. Il Signore ha dato una forma alla Chiesa con i Dodici e poi con la loro successione, con i vescovi ed i presbiteri (i sacerdoti). Non siamo stati noi a creare questa forma della Chiesa, bens è costitutiva a partire da Lui. Seguirla è un atto di obbedienza, nella situazione odierna forse uno degli atti di obbedienza più gravosi - spiega il pontefice - Ma proprio questo è importante, che la Chiesa mostri di non essere un regime dell'arbitrio.
Non possiamo fare quello che vogliamo. C'è invece una volontà del Signore per noi, alla quale ci atteniamo, anche se questo è faticoso e difficile nella cultura e nella civiltà di oggi. Per il Papa non si tratta di una scelta discriminatoria: Le funzioni affidate alle donne nella Chiesa sono talmente grandi e significative che non pu parlarsi di discriminazione. Sarebbe cos se il sacerdozio fosse una specie di dominio, mentre al contrario deve essere completamente servizio. Se si dà uno sguardo alla storia della Chiesa, allora ci si accorge che il significato delle donne, da Maria a Monica sino a Madre Teresa, è talmente eminente che per molti versi le donne definiscono il volto della Chiesa più degli uomini.
PIO XII SALV GLI EBREI, STATO UNO DEI GRANDI GIUSTI - Per Benedetto XVI, Pio XII ha fatto tutto il possibile per salvare gli ebrei. Naturalmente ci si pu sempre chiedere: Perchè non ha protestato in maniera più esplicita'? Credo che abbia capito quali sarebbero state le conseguenze di una protesta pubblica. Sappiamo che per questa situazione personalmente ha sofferto molto. Sapeva che in sè avrebbe dovuto parlare, ma la situazione glielo impediva.
Oggi, dice il Papa, persone più ragionevoli ammettono che Pio XII ha salvato molte vite ma sostengono che aveva idee antiquate sugli ebrei e che non era all'altezza del Concilio Vaticano II. Il problema tuttavia non è questo. L'importante è ci che ha fatto e ci che ha cercato di fare, e credo che bisogna veramente riconoscere che è stato uno dei grandi giusti e che, come nessun altro, ha salvato tanti e tanti ebrei.
LA DROGA DISTRUGGE IL FUTURO - Credo che questo serpente del commercio e del consumo di droga che avvolge il mondo sia un potere del quale non sempre riusciamo a farci un'idea adeguata. Distrugge i giovani, distrugge le famiglie, porta alla violenza e minaccia il futuro di intere nazioni.
Benedetto XVI racconta dei racconti di tanti vescovi, soprattutto dell'America Latina i quali riferiscono chelà dove passa la strada della coltivazione e del commercio della droga, e questo avviene in gran parte di quei paesi, è come se un animale mostruoso e cattivo stendesse la sua mano su quel paese per rovinare le persone.
Anche questo aspetto è una terribile responsabilità dell'Occidente: ha bisogno di droghe e cos crea paesi che gli forniscono quello che poi finirà per consumarli e distruggerli. sorta una fame di felicità che non riesce a saziarsi con quello che c'è; e che poi si rifugia per cos dire nel paradiso del diavolo e distrugge completamente l'uomo.
ONU: IMPORTANTE PASSO IN AVANTI - "Un passo significativo e positivo". Cosi' Michel Sidibe, direttore esecutivo dell'agenzia delle Nazioni Unite per la lotta alla diffusione dell'aids, Unaids, commenta le parole del Pontefice sul profilattico nel nuovo libro intervista di Peter Seewald, anticipate ieri dall'Osservatore romano.
''Questo passo avanti riconosce che un comportamento sessuale responsabile e l'uso dei profilattivi hanno un ruolo importante nella prevenzione dell'Hiv'', ha aggiunto Michel Sidibe, a nome delle Nazioni Unite.

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