Il bilancio dell’Azienda dei Servizi alla Persona ASP “Valle Marecchia“ (che gestisce le case protette e altre residenze per anziani di Santarcangelo e Verucchio) è in perdita. La responsabilità principale è imputabile, oltre che ad alcune incongruenze della legge regionale, al comportamento a dir poco scorretto, del sindaco di Verucchio che nel 2011, con decisione unilaterale e una allora dirigenza dell’ASP muta, ha sottratto alla disponibilità di questa azienda e dei suoi bilanci oltre 110 mila euro annui per una residenza protetta finita sotto la gestione diretta di quel Comune.
Noi Socialisti appena ci siamo resi conto di questa situazione (inizio del 2012) l’abbiamo denunciata con forza e ripetutamente all’interno della maggioranza di cui facevamo parte anche incontrando i rappresentanti verucchiesi. L’abbiamo fatto come ogni forza di governo dovrebbe fare, cercando innanzitutto un confronto all’interno delle istituzioni e senza suscitare inutili allarmismi tra i cittadini e indicando l’unica via attraverso la quale sanare il bilancio di questa azienda.
Che il Comune di Verucchio conferisse all’ASP ogni anno quei 110 mila euro che versa indebitamente nelle proprie casse. L’abbiamo fatto con convinzione avendo sempre creduto nella giustezza di unificare i servizi alla persona a livello di vallata, ma le risposte sono sempre state evasive ed inconcludenti tendenti ad incancrenire la malattia per poi arrivare ad accettare la fusione con il Valloni di Rimini come unica soluzione possibile. Lo stesso tentativo, a quanto ci risulta è stata fatta dagli organi amministrativi dell’ASP, senza risultati, mancando la volontà politica del partito egemone a livello provinciale di trovare una soluzione giusta e condivisa.
Perdurando questa situazione, di cui come santarcangiolesi non abbiamo colpa alcuna, noi Socialisti riteniamo che l’ASP “Valle Marecchia“ non abbia futuro. Il Comune di Santarcangelo e in definitiva la nostra comunità non possono accollarsi il costo di 90 mila euro (50% della perdita del 2013) per un risanamento finanziario che non spetta a noi.
D’altra parte sappiamo anche che la parte santarcangiolese di questa azienda, costituita dalla Casa Protetta “Suor Angela Molari“ e dalla residenza attigua - storica struttura di ricovero degli anziani di questa città frutto di donazioni e azioni caritatevoli ultracentenarie - ha i propri bilanci in attivo. Non solo, produce utili pari a 140 mila euro annui derivanti dal canone che la cooperativa che gestisce la Casa Protetta versa. In definitiva ci sono le risorse per fare quegli investimenti necessari in incremento dei posti letto anche diurni e adeguamenti vari di cui la struttura ha assolutamente bisogno anche in considerazione delle crescenti richieste della nostra popolazione anziana.
Per questo motivo facciamo un appello a tutti i partiti e movimenti politici, associazioni, singoli cittadini, affinché si mettano da parte polemiche strumentali, insinuazioni gratuite, atteggiamenti da primi della classe e si dica apertamente cosa si vuole fare per dare un futuro certo e sereno alla nostra Casa per Anziani. La nostra proposta è di costituire un fronte comune di opinione pubblica e pressione politica al fine di raggiungere l’unico obiettivo a questo punto ragionevole e giusto per i nostri anziani.e la città intera “Riportare la Casa per Anziani “Suor Angela Molari“ al Comune di Santarcangelo“ sarà un bene per tutti!
Il segr. del PSI di Santarcangelo di R.
Fiorenzo Faini
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO
Sezione “Andrea Costa”
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