sabato 6 luglio 2013

Tra riformisti e neogiacobini non c'è dialogo possibile

Avevamo promesso di non ritornare sull'argomento urbanistica e infatti non lo facciamo ma interveniamo solo per fare alcune riflessioni conclusive. L'ex consigliere IDV nella sua replica non si smentisce. Come fanno tutti i falsificatori del pensiero e dei fatti, estrapolando alcuni affermazioni da un discorso più ampio, ne stravolge il senso per portare  acqua al proprio mulino.
Inoltre dimostra, ancora una volta, di non conoscere lo spirito della legge regionale 30 sull'urbanistica, peraltro complessa e che si presta facilmente ad equivoci e malintesi.
Ma la sostanza non cambia. Noi Socialisti, forti anche del ritorno di un rappresentante in Consiglio Comunale siamo stati decisivi nell'apportare le uniche modifiche di un certo peso rispetto alla prima stesura del PSC su un aspetto, quello delle previsioni edificatorie, che le osservazioni della Provincia manco avevano sfiorato.
Quindi nessuna fuga dal Titanic, ma la riaffermazione di un fatto molto chiaro.
Da una parte c'è una cultura politica laica e riformista che da oltre 100 anni, certo con i propri limiti poichè nessuno è infallibile, si misura con il governo della città e intende continuare a farlo se i cittadini elettori lo vorranno, dall'altra singoli personaggi, girovaghi della politica, espressione della peggiore cultura neogiacobina, frutto di quest'Italia oramai sommersa dall'antipolitica.
Tra questi due mondi non ci può essere dialogo.

Fiorenzo Faini 
seg. PSI Santarcangelo di R.

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