sabato 25 febbraio 2012

Bilancio 2012

Finanze comunali sempre meno dipendenti dal consumo di territorio
Chi possiede di più deve dare di più                                          
Sconti agli agricoltori e aggravi agli alloggi sfitti.

Siamo di fronte alla crisi economica e sociale più devastante dal dopoguerra, con conseguenze gravissime nelle condizioni di vita e di lavoro delle nostre popolazioni,  mettendo a rischio l’esistenza stessa della Nazione come l’abbiamo conosciuta finora. Ma ,come spesso accade nelle situazioni di crisi, si è costretti a fare salti culturali e scelte innovative, che in contesti “normali” difficilmente si farebbero. A questo proposito, più di uno sono gli aspetti positivi di questo bilancio 2012 e del piano triennale del lavori pubblici a cominciare dal ridimensionamento di quest’ultimo, che lo rende molto più realistico. Abbiamo inoltre un sostanziale blocco delle tariffe pubbliche e un taglio del 2% della tassa sui rifiuti solidi urbani TARSU.  Questa riduzione, avrebbe potuto essere anche superiore, viste le condizione di forte incremento della raccolta differenziata che ha superato il 70% e le generali condizioni finanziarie di HERA. Ma su questo torneremo presto. Come occorre sottolineare il forte impegno verso il recupero dell’evasione fiscale, nonchè la conferma degli stanziamenti a favore di imprese , scuole, cultura ed edilizia pubblica. Ma due sono gli aspetti più innovativi di questo bilancio, che cambiano di fatto il criterio attraverso il quale il Comune attinge le risorse. Vengono tagliati del 55% gli oneri di urbanizzazione e di questi solo il 45% andrà a copertura della spesa corrente. Questo significa che le finanze comunali saranno sempre meno dipendenti dalle nuove lottizzazioni e dal consumo di territorio agricolo. D’altra parte con l’introduzione dell’IMU si apre la possibilità  per il Comune di fare pagare i cittadini meno su quello che guadagnano dal loro lavoro, ( infatti l’addizionale IRPEF sebbene maggiorata  per i redditi oltre i 55.000 euro in omaggio ad un principio di equità consente un gettito complessivo di poco superiore a quello dello dell’attuale ICI ) e di più sui loro patrimoni , salvaguardando il più possibile la prima casa e quella data ai famigliari e penalizzando le seconde e ancora di più quelle tenute sfitte. Questo in omaggio alla verità indiscussa che nei periodi di forte crisi economica e sociale diminuisce il lavoro e aumenta la rendita e come Socialisti abbiamo il dovere di introdurre un criterio di giustizia redistributiva dentro questa dinamica per mantenere la nostra comunità il più possibile unita e solidale. Un discorso a parte abbiamo voluta fare per gli agricoltori,  per i quali ci siamo fortemente battuti, affinchè le aliquote IMU fossero le più basse possibili anche per il ruolo complessivo che questo settore svolge, a partire dalla salvaguardia del territorio  e dalla profonda crisi in cui versa e pensiamo di esserci riusciti,  tenendole al di sotto della base stabilita dal governo. Se poi, come auspichiamo, avremo ulteriori riduzioni per azione governativa o delle istituzioni provinciali e associazioni del settore, avranno tutto il nostro appoggio.

Angelo Trezza consigliere comunale PSI
Fiorenzo Faini  seg. comunale PSI












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