sabato 12 maggio 2012

Dichiarazione di voto sul RUE


Dopo oltre due anni e tre passaggi in Consiglio Comunale, ci accingiamo questa sera a dare a Santarcangelo il suo RUE (regolamento edilizio).
Noi crediamo che questo strumento urbanistico, tanto atteso dai nostri cittadini, imprese e categorie professionali, abbia avuto un tempo di gestazione troppo lungo.                     
Come Socialisti di Santarcangelo, avevamo espresso fin dall’inizio di questo mandato la precisa volontà di fare una scelta netta  per una  riduzione del consumo di territorio (vedi nuove lottizzazioni che aggrediscono terreno agricolo).
Come fare per far convivere lo sviluppo sostenibile che soddisfi le esigenze del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future, coniugare la necessità di una casa e il mantenimento del nucleo familiare e rimettere in moto l’economia locale?
La nostra proposta era ed è di agevolare ed incentivare gli ampliamenti di case esistenti, provvedere al recupero e al rinnovo  del patrimonio edilizio in condizioni di degrado e non più a norma e negli ambiti consolidati di mantenere il valore e le potenzialità del lotto di terreno frutto di sacrifici e di risparmi.
Con questi intenti ci siamo seduti attorno un tavolo con tutta la maggioranza trovandoci di fronte una prima bozza di RUE con regole molto rigide dove era difficile per il cittadino ampliare il proprio fabbricato o costruire sul lotto di terreno un nuovo fabbricato per sé o per un familiare.
Vi erano indici di permeabilità in certi casi eccessivi, limiti di intervento sui piccoli lotti, riduzione in percentuale della superficie utile, difficoltà nel demolire ricostruire con gli stessi indici, così come le definizioni dei piani interrati (vedi extra sedime) e dei sottotetti risultavano di difficile interpretazione riducendo i margini di intervento oltremisura.                          
Questi sono solo alcuni casi di una lista lunghissima.
Si aveva la sensazione che venissero posti troppi ostacoli al cittadino che voleva intervenire su quello che era già suo; come dire se vuoi una casa rivolgiti alle nuove lottizzazioni.
In maggioranza vi erano posizioni molto rigide e dure da scalfire ma poi discutendo a volte anche animatamente si è giunti a modellare il RUE sulle esigenze dei Santarcangiolesi, introducendo normative meno rigide, restituendo i vecchi indici di edificabilità per le nuove costruzioni di classe  A  premiando di fatto coloro che utilizzano nuove tecniche costruttive e di bioedilizia.                                                                                                                         
Inoltre abbiamo cercato di raccogliere le esigenze di ampliare il nucleo familiare in zone agricole anche ai non imprenditori agricoli considerando il presidio delle campagne una esigenza importantissima che può essere svolta anche da chi agricoltore non è o non lo è in modo esclusivo.
Anche con l’approvazione degli ultimi emendamenti di questa sera si va nella direzione da noi auspicata, tuttavia la nostra sensazione è che ancora molto ci sarà da lavorare su questo RUE.
Lo scopo è quello di rivedere e modificare quelle parti che, dopo una necessaria fase di sperimentazione, presenteranno aspetti di inadeguatezza in rapporto al quadro legislativo nazionale ma soprattutto sulla base delle prime applicazioni, dovranno subire quelle modifiche e quegli aggiustamenti tali da giungere ad uno strumento utile e snello, di facile consultazione, al servizio dei cittadini e delle imprese del territorio.
Vorrei concludere richiamando tutti a quella anomalia che sono gli I.C. (Intervento Diretto Convenzionato) riportando il contenuto di un osservazione al RUE  che noi sottoscriviamo:
“Gli ambiti IC sono per natura un “anomalia” del sistema, nel senso che non possono essere né ricompresi negli interventi diretti standard perché si rende obbligatoria la sottoscrizione di una Convenzione con l’Amministrazione Comunale, ma non sono nemmeno catalogabili come interventi indiretti per i quali vi è l’obbligo di inserimento nel POC. Proprio perché trattasi di “anomalia” deve essere assolutamente trasparente il percorso ed il destino che avranno tali interventi. Ma soprattutto deve essere chiara l’intenzione di aver individuato tali aree per ottenere dei benefici per la collettività e di averli in tempi brevi e certi”.
Per questo motivo noi avevamo chiesto e ottenuto che ogni IC dovesse essere presentato e votato in Consiglio Comunale, ma per sopravvenute disposizioni di legge nazionale, la competenza è ora della Giunta Comunale.                                                             Nonostante questo, l’impegno di questa maggioranza è di portarli in commissione consiliare prima di approdare in giunta per la loro approvazione.


Angelo Trezza

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