Dopo
oltre due anni e tre passaggi in Consiglio Comunale, ci accingiamo questa sera
a dare a Santarcangelo il suo RUE (regolamento edilizio).
Noi
crediamo che questo strumento urbanistico, tanto atteso dai nostri cittadini,
imprese e categorie professionali, abbia avuto un tempo di gestazione troppo
lungo.
Come Socialisti
di Santarcangelo, avevamo espresso fin dall’inizio di questo mandato la precisa
volontà di fare una scelta netta per una
riduzione del consumo di territorio (vedi nuove lottizzazioni che aggrediscono
terreno agricolo).
Come fare per far
convivere lo sviluppo sostenibile che soddisfi le esigenze del presente senza
compromettere la possibilità delle generazioni future, coniugare la necessità
di una casa e il mantenimento del nucleo familiare e rimettere in moto
l’economia locale?
La nostra proposta era ed è di agevolare ed
incentivare gli ampliamenti di case esistenti, provvedere al recupero e al
rinnovo del patrimonio edilizio in condizioni di
degrado e non più a norma e negli ambiti consolidati di mantenere il valore e
le potenzialità del lotto di terreno frutto di sacrifici e di risparmi.
Con
questi intenti ci siamo seduti attorno un tavolo con tutta la maggioranza trovandoci
di fronte una prima bozza di RUE con regole molto rigide dove era difficile per
il cittadino ampliare il proprio fabbricato o costruire sul lotto di terreno un
nuovo fabbricato per sé o per un familiare.
Vi
erano indici di permeabilità in certi casi eccessivi, limiti di intervento sui
piccoli lotti, riduzione in percentuale della superficie utile, difficoltà nel
demolire ricostruire con gli stessi indici, così come le definizioni dei piani
interrati (vedi extra sedime) e dei
sottotetti risultavano di difficile interpretazione riducendo i margini di
intervento oltremisura.
Questi
sono solo alcuni casi di una lista lunghissima.
Si
aveva la sensazione che venissero posti troppi ostacoli al cittadino che voleva
intervenire su quello che era già suo; come dire se vuoi una casa rivolgiti
alle nuove lottizzazioni.
In
maggioranza vi erano posizioni molto rigide e dure da scalfire ma poi
discutendo a volte anche animatamente si è giunti a modellare il RUE sulle
esigenze dei Santarcangiolesi, introducendo normative meno rigide, restituendo
i vecchi indici di edificabilità per le nuove costruzioni di classe A premiando di fatto coloro che utilizzano nuove
tecniche costruttive e di bioedilizia.
Inoltre
abbiamo cercato di raccogliere le esigenze di ampliare il nucleo familiare in
zone agricole anche ai non imprenditori agricoli considerando il presidio delle
campagne una esigenza importantissima che può essere svolta anche da chi
agricoltore non è o non lo è in modo esclusivo.
Anche
con l’approvazione degli ultimi emendamenti di questa sera si va nella
direzione da noi auspicata, tuttavia la nostra sensazione è che ancora molto ci
sarà da lavorare su questo RUE.
Lo
scopo è quello di rivedere e modificare quelle parti che, dopo una necessaria
fase di sperimentazione, presenteranno aspetti di inadeguatezza in rapporto al
quadro legislativo nazionale ma soprattutto sulla base delle prime applicazioni,
dovranno subire quelle modifiche e quegli aggiustamenti tali da giungere ad uno
strumento utile e snello, di facile consultazione, al servizio dei cittadini e
delle imprese del territorio.
Vorrei
concludere richiamando tutti a quella anomalia che sono gli I.C. (Intervento
Diretto Convenzionato) riportando il contenuto di un osservazione al RUE che noi sottoscriviamo:
“Gli
ambiti IC sono per natura un “anomalia” del sistema, nel senso che non possono
essere né ricompresi negli interventi diretti standard perché si rende
obbligatoria la sottoscrizione di una Convenzione con l’Amministrazione
Comunale, ma non sono nemmeno catalogabili come interventi indiretti per i
quali vi è l’obbligo di inserimento nel POC. Proprio perché trattasi di
“anomalia” deve essere assolutamente trasparente il percorso ed il destino che
avranno tali interventi. Ma soprattutto deve essere chiara l’intenzione di aver
individuato tali aree per ottenere dei benefici per la collettività e di averli
in tempi brevi e certi”.
Per
questo motivo noi avevamo chiesto e ottenuto che ogni IC dovesse essere
presentato e votato in Consiglio Comunale, ma per sopravvenute disposizioni di
legge nazionale, la competenza è ora della Giunta Comunale. Nonostante
questo, l’impegno di questa maggioranza è di portarli in commissione consiliare
prima di approdare in giunta per la loro approvazione.
Angelo Trezza
Angelo Trezza
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