Le ragioni
fondamentali che ci hanno portato alla approvazione di questa Variante specifica
al PSC sono già state ampiamente espresse in occasione della sua adozione e a
quelle rimandiamo. Non dobbiamo
dimenticare che è stata redatta ai sensi dell’art. 32-bis della L.R. 20/2000.
Ciò significava andare al recepimento puntuale
delle riserve che la Provincia aveva fatto nulla più e nulla meno,
perché è questo che la norma chiede. E’
stato proprio interpretando in maniera un po’ estensiva le richieste della
Provincia e in accordo con essa che siamo arrivati a portare questa maggioranza
ad un risultato particolarmente significativo. La riduzione di oltre 150
potenziali nuovi alloggi in alcune aree a tutela idrogeologica e questo
nonostante la Provincia, come tutti sanno, non avesse chiesto alcuna riduzione
del numero di alloggi ma solo il chiarimento dell’equivoco sorto sulla reale
estensione della superficie edificabile rispetto all’intera superficie
territoriale dell’ambito interessato all’edificazione.
Si tratta del taglio del 20%
della Superficie Utile pari a 152 alloggi rispetto alle previsioni del PSC
approvato nel luglio 2010, negli ambiti sotto indicati.
-
Contea tagliati
2810 mq. = 35 alloggi
in meno
-
Corderie tagliati 2871 mq.
= 36 alloggi in meno
-
S. Martino tagliati
2480 mq. = 31
alloggi in meno
-
Via Scalone
tagliati 4000 mq. = 50 alloggi
in meno
-------------------------------------------------
totale 12161 mq. tagliati
= 152 alloggi in meno
Nelle aree
su indicate, che tutti conosciamo come particolarmente critiche per il carico
urbanistico programmato inizialmente , con la Variante approvata il numero di
alloggi massimo previsto sarà ridotto delle quantità indicate, rispetto alle
previsioni del PSC approvato a luglio 2010.
Resta fuori, nonostante la nostra
posizione fortemente critica, l’ambito di Casale di San Vito, che non essendo
oggetto delle riserve della Provincia, non siamo riusciti ad includere
nell’intervento. Qualcuno dirà o a già
detto: se il dimensionamento
complessivo del PSC pari a 2107 alloggi resta tale, qual è la garanzia che quei
152 alloggi tagliati in quelle aree non vengano costruiti altrove? E qui dobbiamo essere onesti e stare ai
fatti. Premesso che oltre il 70% del dimensionamento del Psc non è altro che la
conferma del vecchio Prg e delle sue numerose varianti dove noi
Socialisti non abbiamo avuto voce in capitolo.
La riduzione del dimensionamento, pur se condivisibile, non rientrava
tra le riserve della Provincia e intraprendere quella strada significava andare
ad una revisione dell’Accordo di Programma con la Provincia, percorso lungo e
dall’esito incerto. Ecco perché abbiamo deciso di non seguire quella strada. Inoltre sta girando ancora la favola che il
PSC prevede 2107 alloggi in più e anche su questo va detta la verità una volta
per tutte. La quota aggiuntiva rispetto alla previsione del PRG è di 541 alloggi rapportata al numero di anni in
cui sarà coperta integralmente non avendo il Psc una scadenza definita e
comunque non inferiore ai 15 anni. Continuando gli attuali chiari di luna,
potrebbe anche non esserlo mai!
Quella
garanzia ( che quei 152 alloggi non saranno spostati altrove ) al momento non
esiste, non si può definire in questa fase, non è un Prg, lo deciderà il Poc
strada facendo, sul quale noi diremo la nostra, e le condizioni del
mercato. Non dimentichiamoci che parliamo di numeri ipotetici finchè il
Poc non interviene assegnando i diritti edificatori, indici compresi. Rimane
comunque il fatto, questo sicuramente certo, che in quelle aree a rischio ambientale si
faranno 152 alloggi in meno perche così è riportato nelle schede
specifiche! E a nostro parere non è un risultato da poco.
Per questo il
voto del gruppo socialista è favorevole.
Angelo Trezza
Angelo Trezza
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