venerdì 23 marzo 2012
No al decreto legge
Un governo che dice di non accettare veti dai sindacati ma li accetta dai tassisti e dalle banche, e dunque dimostra di non essere libero, non può assumere con decreto legge una riforma così rilevante per il futuro dell'Italia. Deve discutere subito in Parlamento le modifiche alla sua proposta”. E' l'opinione che Riccardo Nencini, segretario nazionale del Psi, ha espresso nel corso degli incontri avuti tra ieri e oggi con il segretario della Uil Luigi Angeletti e con alcuni dirigenti della Cgil. Secondo Nencini, che per l'articolo 18 propone di adottare il sistema tedesco, il testo del governo è “un buon inizio”, che i socialisti condividono soprattutto per la parte relativa alla predisposizione di nuovi ammortizzatori sociali e ai contratti di ingresso per i più giovani nel mercato del lavoro. “Ma – prosegue il segretario socialista - mancano ancora interventi decisi a favore della maggioranza dei precari esclusi dalle tutele e un'estensione delle nuove norme relative all’apprendistato per chi ha un’età superiore ai 35 anni, ovvero più della metà dei nuovi precari”. “La lacuna più grave – conclude Nencini - è l’assenza di un fondo destinato a sostenere progetti mirati all’assunzione dei più giovani. Fondo che si sarebbe potuto costituire con i proventi attinti dalla patrimoniale sulle grandi ricchezze”.
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