giovedì 18 febbraio 2016

Ma il Comune unico della Valmarecchia ci auguriamo di non vederlo mai !!

Ospedale Novafeltria: l'Unione dei Comuni complica il suo ruolo di servizio ad area disagiata

Ospedale Novafeltria: l'Unione dei Comuni complica il suo ruolo di servizio ad area disagiataSanitàNovafeltria
13:06 - 17 Febbraio 2016
Folta partecipazione di pubblico, martedì sera al Teatro Sociale di Novafeltria ,alConsiglio aperto dell'Unione dei Comuni Valmarecchia sul tema sanità, alla presenza delle alte cariche regionali: ilPresidente Stefano Bonaccini e l'Assessore alla Sanità Sergio Venturi.
Entro Aprile, in conferenza territoriale, l'ospedale "Sacra Famiglia" di Novafeltria avrà - una volta per tutte - riconosciuto lo status di presidio ospedaliero in zona particolarmente disagiata. "Lo diciamo ufficialmente", ha precisato l'Assessore Venturi.

Il Presidente Bonaccini ha ribadito che gli ospedali di Novafeltria e Santarcangelo non chiuderanno e che le "Case delle salute" non li sostitutiranno, ma li miglioreranno e garantiranno più servizi alla cittadinanza.
Parole rassicuranti e di fiducia, o parole spese per campagna elettorale, a seconda dei punti di vista delle forze politiche che hanno partecipato all'incontro e a seconda della sensibilità di chi leggerà questo articolo. 

Sull'Ospedale Sacra Famiglia, è stato significativo l'intervento del Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle Raffaella Sensoli, che ha fatto emergere un "nodo" relativo proprio allo status di nosocomio al servizio di area disagiata. Il decreto Balduzzi prende a riferimento, nella definizione di aree disagiate, le unioni dei comuni. Lo puntualizziamo per i lettori più distratti, per il termine unioni non si intende la fusione di due o più comuni in una nuova entità, ma l'ente costituito da due o più comuni che esercita funzioni amministrative o eroga servizi in modo congiunto. 

Il nodo è proprio questo: Novafeltria fa parte dell'Unione Comuni Valmarecchia, di cui fanno parte 10 realtà tra cui la stessa Santarcangelo. La Sensoli nel suo intervento ha precisato: "L'unione della Valmarecchia non è classificabile come area interna e disagiata". Una delibera di agosto della giunta regionale fa però riferimento, nella classificazione di area disagiata, all'Alta Valmarecchia formata dai sette comuni, separandola da Santarcangelo, Verucchio e Poggio Torriana. 

La situazione potrebbe complicarsi ulteriormente a fronte di un progetto di fusione vera e propria che coinvolga i 10 comuni di Alta e Bassa Valmarecchia. Se nascesse questa unica entità, avrebbe due ospedali. "Un fatto curioso", ha spiegato la Sensoli. Quali conseguenze? Le due strutture subirebbero un depotenziamento e forse una delle due verrebbe chiusa.

L'ipotesi però di un comune uno per tutta la Valmarecchia resta fanta-politica, risultando al momento difficilmente percorribile quella di un unico comune per l'Alta Valmarecchia. 

Nessun commento:

Posta un commento