Finalmente
anche qualche consigliere comunale di opposizione comincia a rendersi conto
(meglio tardi che mai) di come il costo del ciclo dei rifiuti, gestito da HERA,
sia diventato per il Comune di Santarcangelo un grave fattore di rigidità e di
blocco delle possibilità di spesa. Com’è stato ribadito nell’ultimo Consiglio
Comunale, la spesa corrente del Comune risulta già impegnata al 95% al momento
della predisposizione del bilancio e solo con una diversa e più razionale
gestione dei costi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti può iniziare
una svolta.
La
stessa riduzione della tassa rifiuti (TARI) per il 2014 del 6% alle famiglie e
del 11% alle imprese, resa pubblica in quella sede, non è di fatto reale in
quanto trattasi di uno sconto su una previsione di spesa stimata in eccesso. Infatti, il Comune,
verificato un incasso superiore a quanto dovuto a HERA, ha potuto permettersi
di fare questo annuncio, ma quello che non si dice mai è che HERA costa alle
casse del Comune (e a noi tutti) ogni anno di più, con una progressione
continua, senza che nessuno, voglia o possa mettervi mano. I Santarcangiolesi, dimostrando alto senso
civico, in questi anni hanno raggiunto percentuali di raccolta differenziata
molto alta superando la soglia del 70%. Da questa HERA, rivendendola ricava un
utile non indifferente e diminuisce i costi del conferito all’inceneritore. E
nonostante tutto i cittadini pagano di più. E’ giusto e logico tutto questo ?
Potrà
sembrare paradossale e quasi comico, ma nel bel mezzo di una crisi economica e
sociale senza precedenti, nella quale le imprese e le famiglie ma anche le
pubbliche amministrazioni si dibattono per fare quadrare i conti; in piena crisi
dei consumi e conseguente calo dei rifiuti che causa lo spettro della deflazione
(riduzione dei prezzi per calo della domanda), sapete cosa ci tocca vedere?
Che
il Comune di Santarcangelo (e ciascuno di noi) paga ad HERA una somma
aumentata, anche per il 2014, del tasso di inflazione programmata dell’ 1,5%.
Per
non parlare dei maxi stipendi degli amministratori di HERA sfuggiti anche ai nuovi
parametri di contenimento cui sono sottoposti quelli delle aziende statali, da
cui si potrebbero ottenere risparmi di 2 milioni di euro!
Un
modello diverso per la gestione dei rifiuti non solo è possibile ma è già in
atto in diverse realtà. Non ci si può accontentare dei dividendi per
rimpinguare le magre casse dei Comuni e con questi mettere a tacere le
proteste, perché pochissimi sono i Comuni in Romagna che hanno quote e quindi
dividendi significativi che giustificano il mancato controllo sulla spesa !
Ecco,
la ragione per la quale abbiamo sostenuto nelle primarie per la presidenza
della Regione, il prof. Balzani. Perché su questo, come su altri temi, la pensa
esattamente come noi Socialisti.
Fiorenzo Faini
Seg. PSI
Santarcangelo di R. e Valmarecchia
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