domenica 13 aprile 2014

Pruccoli non fare il furbo

     Il sindaco di Verucchio non perde occasione per attaccare i Socialisti principali responsabili a suo parere della situazione finanziaria in cui si trova l’azienda che gestisce le strutture per anziani di Verucchio e Santarcangelo in quanto a suo tempo non vollero, insieme alla maggioranza del consiglio comunale santarcangiolese, la fusione con il “ Valloni “ di Rimini.
Certo che questo sindaco ha una bella faccia tosta nel rivoltare la frittata sempre e solo a suo favore  negando una verità che non ci stanchiamo di ripetere e lo faremo fin tanto ché sarà necessario:
1)    E’ vero, la legge regionale fa schifo perché come è stato detto più volte affida alla gestione delle cooperative i servizi in precedenza sotto la gestione diretta  riducendo in questo modo i bilanci, ma soprattutto perché dirigista e burocratica, obbligando a livello distrettuale in un’unica azienda, la grande e articolata realtà delle ex IPAB, patrimonio inestimabile di valori, esperienze e socialità. Ma il nostro caro sindaco non sottolinea abbastanza che questo schifo di legge l’ha pensata e realizzata   il suo partito, il PD, partito sotto le cui insegne è sempre stato eletto alle massime cariche istituzionali e fatto la sua intera carriera politica.
2)    Fatta questa doverosa premessa, entrando nel merito della vicenda, il sindaco ha gestito in maniera opaca e furbesca, ancorchè legale, tutto il passaggio delle strutture della ex IPAB di Verucchio alla nuova ASP ( Azienda Servizi Persona ) Vallemarecchia  sotto la cui competenza è finita anche la casa protetta di Santarcangelo, i cui bilanci erano e sono tutt’ora in attivo.  In sostanza mentre Santarcangelo ha conferito all’ASP Vallemarecchia una struttura sana dal punto di vista finanziario e nel pieno possesso del patrimonio immobiliare, il Comune di Verucchio, non avendo la proprietà piena degli immobili e dovendo regolare precedenti pendenze economiche con l’ASL riminese, tramite il suo sindaco, ha sanato con un complicato intreccio di accordi e convenzioni le pendenze economiche, che questo Comune aveva con l’ASL , a tutto svantaggio della neonata ASP Vallemarecchia che non a caso, ha iniziato ad avere problemi di bilancio, tutt’ora irrisolti.
3)    Il sindaco Pruccoli non ha alcun diritto o autorità di dire che il futuro sarà quello di un’unica azienda a livello distrettuale perché non spettano a lui tali decisioni, bensì alle future amministrazioni della vallata. D’altra parte nel documento programmatico del centro-sinistra santarcangiolese di cui il suo partito, il PD, è artefice fondamentale, non si legge affatto quello che lui afferma, ma l’esatto contrario e su questo dal PD santarcangiolese ci aspettiamo una risposta conseguente.  Come non può accusare noi socialisti di esserci sottratti al pubblico confronto perché primo, non è lui che stabilisce i luoghi del confronto, secondo, che si è da tempo pronunciata in maniera chiara ed inequivocabile la massima assise rappresentativa di Santarcangelo e a noi basta e avanza, non abbiamo bisogno di altro, caro sindaco.
4)    A conclusione di tutto, il sindaco Pruccoli ricordi una cosa:  noi Socialisti vogliamo e crediamo in una Valmarecchia unita e solidale, purchè su basi di chiarezza e lealtà. Non abbiamo bisogno né di giochetti né di furberie e neanche si approfitti della situazione di debolezza politica che sta vivendo la nostra città, perché non durerà a lungo e allora sapremo recuperare il tempo perduto con gli interessi.


I Socialisti di Santarcangelo e Valmarecchia

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