sabato 15 giugno 2013

La crisi politica nella maggioranza



1      Massima disponibilità sul piano politico e programmatico a rimettere in discussione, fin da subito, tutte le principali questioni che riguardano il governo della città  col fine di evitare il commissariamento e aprire una stagione di ulteriori riforme, nel pieno rispetto delle istituzioni democratiche e senza concessioni alla demagogia e al populismo, anche se camuffati di democrazia diretta e partecipazione.

2.     La posizione dei Socialisti è sempre stata all’insegna della più assoluta lealtà politica nei confronti del sindaco, degli alleati, e dei gruppi presenti in consiglio. Anche quando il confronto nella maggioranza ha raggiunto toni molto aspri, è avvenuto sempre nella chiarezza delle proposte politiche e mai per contrapposizioni di carattere personalistico. Se da parte dei nostri alleati ci fosse stato fin dall’inizio del mandato un maggiore ascolto delle proposte su temi quali ( minore cemento, Casa protetta, HERA , graduatorie edilizia Sociale e altro) anziché rispondere con l’alzata di un muro e la pretesa dell’infallibilità, forse avremmo avuto minori problemi anche all’interno dello stesso PD che rimane comunque, il nostro interlocutore politico principale e al quale chiediamo di ritrovare presto unità interna e credibilità con gli alleati.

3. Nell’attuale situazione di crisi politica, totale rimane la nostra fedeltà al sindaco ricordando un dato politico incontrovertibile. E’ stato scelto dal 57% degli elettori ricevendo il mandato pieno e legittimo di governare per 5 anni. 

4.   La cosa che più ci sconcerta è l'esaltazione acritica fatta del commissario prefettizio. Qui non c’è ne infiltrazione della malavita, ne dissesto delle finanze pubbliche. Qui, se c’è una crisi politica, è la politica che deve farsi carico di risolverla. Come Socialisti non potremo mai tradire questi principi democratici. Se c’è altro, il destino di questa amministrazione è segnato.





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